Luigi Ricci-Stolz

Luigi Ricci-Stolz, all'anagrafe Luigi Stolz (Trieste, 1852Milano, 10 febbraio 1906), è stato un compositore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

All'anagrafe Luigi Stolz[1], chiamato famigliarmente Luigino, era figlio del compositore napoletano Luigi Ricci e della sua amante, il soprano d'opera ceca Francesca (Františka) "Fanny" Stolz (1826-1900), sorella del molto più celebre soprano Teresa Stolz, tra le cantanti favorite di Giuseppe Verdi. Sua sorellastra, nonché cugina, era il soprano Lella Ricci, nata dal matrimonio di suo padre con la sorella gemella di Francesca, Ludmila "Lidia" Stolz, anch'ella soprano[2].

Provenendo da una famiglia particolarmente sensibile al teatro d'opera, Luigi apprese i primi rudimenti dallo zio Federico Ricci,[3], anch'egli compositore, dal momento che il padre morì quando Luigino aveva appena sette anni. Nel 1902, alla morte della facoltosa zia Teresa, ne ereditò i beni. La sorella Lella era infatti morta nel 1871 a soli 21 anni, a causa di un aborto per una gravidanza che minacciava di comprometterle la carriera, lasciandolo unico erede di una famiglia di facoltosi artisti che, grazie anche all'opera di Verdi, avevano raggiunto grande fama sul finire dell'Ottocento.

Nella sua attività di compositore, oltre a musica sacra, canzoni e quartetti per archi, egli pubblicò un buon numero di opere.

Morì a Milano nel 1906 a 54 anni, presso la Casa di riposo per musicisti "G. Verdi". Riposa al cimitero monumentale di Milano[1].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Sotterraneo di S. Sebastiano, bozzetto per Cola di Rienzo atto 1 scena 3 (s.d.). Archivio Storico Ricordi

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Comune di Milano, App di ricerca defunti Not 2 4get.
  2. ^ (EN) Stolz, Teresa (1834–1902) - Dictionary definition of Stolz, Teresa (1834–1902) | Encyclopedia.com: FREE online dictionary, su www.encyclopedia.com. URL consultato il 27 febbraio 2017.
  3. ^ Bel Canto Society Archiviato il 17 dicembre 2005 in Internet Archive.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Irene Tobben: „Ich wollte eine neue Frau werden“. Giuseppina Strepponi, Verdis Frau, Ein Lebensbild. Das Arsenal, Berlino 2003, ISBN 3-931109-47-X.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN176786464 · ISNI (EN0000 0001 3921 1495 · SBN MUSV055180 · Europeana agent/base/110267 · LCCN (ENn2011051548 · J9U (ENHE987007396227005171 · WorldCat Identities (ENlccn-n2011051548