Luigi Gramegna

Luigi Gramegna (Borgolavezzaro, 3 ottobre 1846Torino, 29 marzo 1928) è stato uno scrittore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Gramegna è noto principalmente per i suoi racconti storici sul Piemonte. Il padre esercitava la professione medica a Crova, nel Vercellese ma fu chiamato a Torino per trovare un rimedio contro la pellagra,[1] malattia causata da malnutrizione, a quei tempi particolarmente diffusa nell'Italia settentrionale.

A quindici anni il padre lo fece entrare nell'accademia militare. Successivamente frequentò la facoltà di scienze dove ebbe come compagno di corso Vilfredo Pareto, destinato a divenire un sociologo ed economista.[1] Proseguì la carriera di militare fino al raggiungimento del grado di colonnello, e poi diede le dimissioni dall'esercito. Prima di sposarsi con Giovanna Guerci, nipote del generale piemontese V. Colli, facendo ricerche sugli usi e costumi del vecchio Piemonte, Gramegna scoprì di avere talento e passione per la scrittura.[1]

Nel 1894 pubblicò a sue spese Progresso e Bisogni. Negli anni successivi pubblicò Popolo e Religione nel 1895 e Sabaudia docet. Caratteri della monarchia e del popolo piemontese nel 1896. Nel 1900 diede alle stampe un libro di letture per le scuole elementari: Prime Prove. A partire dal 1906 scrisse 18 romanzi storico-avventurosi tutti pubblicati a Torino e ambientati in Piemonte, che divennero poi una saga. I protagonisti dei suoi racconti erano semplici cittadini e membri di Casa Savoia, dal XV secolo all'unità d'Italia.[1]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • 1894 - Progresso e bisogni
  • 1895 - Popolo e religione
  • 1896 - Sabaudia docet. Caratteri della monarchia e del popolo piemontese
  • 1900 - Prime prove

Saga storico-avventurosa

  • 1906 - Monsù Pingon, ambientato nel 1574
  • 1906 - Dragoni azzurri, ambientato nel 1706
  • 1908 - Il tesoriere del duca, ambientato nel 1536
  • 1910 - Il portarchibugio , ambientato nel 1610
  • 1910 - Cavour e i torinesi, ambientato nel 1859
  • 1911 - Il castello di Rouvres, ambientato nel 1476
  • 1911 - Addio, mia bella, addio!, ambientato nel 1859
  • 1912 - Il cicisbeo, ambientato nel 1747
  • 1912 - Fides, l'unico romanzo contemporaneo all'anno d'uscita.
  • 1913 - Corte gioconda, ambientato nel 1663
  • 1922 - Epidemia d'amore, ambientato nel 1683
  • 1923 - La strega (nella ristampa del 1927 La strega di Novara), ambientato nel 1462/63
  • 1925 - La sibilla del re , ambientato nel 1494/95 (discesa del re di Francia Carlo VIII)
  • 1926 - Occhio di gazzella[1] , ambientato nel 1524

Postumi

  • 1930 - Il barbiere di Sua Altezza[1], ambientato nel 1630
  • 1933 - Il "Tre Paletti", ambientato nel 1812
  • 1945 - Bastian contrario, ambientato nel 1665/72
  • 1950 - La speciaria di Sant'Eusebio[1] , ambientato nel 1640 .

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g Dizionario Biografico degli Italiani, riferimenti in Bibliografia.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giuseppe Zaccaria, Tra storia e ironia. Regione e nazione nella narrativa piemontese postunitaria, Roma 1981, pp. 172-sgg.
  • Giuseppe Zaccaria, «GRAMEGNA, Luigi» in Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 58, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2002.
  • Chiara Settingiano, Luigi Gramegna e il romanzo sabaudo, in Letteratura di frontiera: il Piemonte orientale, atti del convegno (Vercelli, 22-24 ottobre 2001), a cura di. R.Carnero, Vercelli, Mercurio, 2003, pp. 159-166.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN22269770 · ISNI (EN0000 0000 6155 8842 · SBN CFIV084224 · BAV 495/341706 · LCCN (ENno2001020467 · GND (DE119411490 · BNF (FRcb12865786r (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no2001020467