Luigi Facelli

Luigi Facelli
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 175 cm
Peso 70 kg
Atletica leggera
Specialità 400 metri ostacoli, 400 metri piani
Società S.G. Gallaratese
Record
400 m hs 52"4 (1929)
400 m 48"8 (1931)
Carriera
Nazionale
1924-1936Bandiera dell'Italia Italia30
 

Luigi Facelli (Acqui Terme, 10 maggio 1898Milano, 4 maggio 1991) è stato un ostacolista e velocista italiano.

Vanta tre vittorie ai campionati inglesi (1929, 1931 e 1933) sulle 440 iarde ostacoli[1] e 17 titoli italiani, di cui 11 sui 400 metri ostacoli.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Lord David Burghley (a sinistra) con Luigi Facelli (a destra)

Tra i più forti specialisti degli ostacoli sul giro di pista a cavallo tra gli anni venti e trenta, famosa la suà rivalità sportiva con il lord inglese David Burghley,[2] con il quale ebbe la meglio per 6-5 negli scontri diretti. Vanta quattro partecipazioni, e due finali, ai Giochi olimpici estivi.

Facelli sulle figurine Panini

Facelli risiedeva a Corsico, ed è morto in una clinica milanese nel 1991 all'età di 93 anni.[3]

Record europei[modifica | modifica wikitesto]

  • 400 metri ostacoli: 52"4 (Bandiera dell'Italia Bologna, 6 ottobre 1929) - record detenuto per quasi 10 anni, sino al 9 luglio 1939

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Anno Manifestazione Sede Evento Risultato Prestazione Note
1924 Giochi olimpici Bandiera della Francia Parigi 400 metri piani elim. batt. 50"5
400 metri ostacoli elim. semif. 55"6
Staffetta 4x400 metri 3'28"0
1928 Giochi olimpici Bandiera dei Paesi Bassi Amsterdam 400 metri ostacoli 55"6
Staffetta 4x400 metri elim. batt. 3'22"6
1932 Giochi olimpici Bandiera degli Stati Uniti Los Angeles 400 metri ostacoli 53"0
Staffetta 4x400 metri 3'17"8
1934 Europei Bandiera dell'Italia Torino 400 metri ostacoli -
1936 Giochi olimpici Bandiera della Germania Berlino 400 metri ostacoli elim. batt. 55"1

Campionati nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giova ricordare che negli anni venti e trenta, prima dell'istituzione dei campionati europei, gli AAA Championships ne rivestivano eguale importanza.
  2. ^ Annuario FIDAL 2009, pagina 730.
  3. ^ ADDIO, ARTISTA DEL PASSO, su ricerca.repubblica.it, repubblica.it. URL consultato il 23 febbraio 2012.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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