Luigi Engelberto d'Arenberg

Luigi Engelberto d'Arenberg
Luigi Engelberto, duca d'Arenberg ritratto da Pierre Joseph Célestin François nel 1815 circa
Duca d'Arenberg
Stemma
Stemma
In carica1770 –
1803
PredecessoreCarlo Maria Raimondo d'Arenberg
SuccessoreProspero Luigi d'Arenberg
Altri titoliDuca di Aarschot
Duca di Croy
Duca di Meppen
Principe di Recklinghausen
NascitaBruxelles, 3 agosto 1750
MorteBruxelles, 6 marzo 1820 (69 anni)
DinastiaArenberg
PadreCarlo Maria Raimondo d'Arenberg
MadreLuisa Margherita de La Mark
ConsorteLuisa di Lauragais
ReligioneCattolicesimo

Luigi Engelberto Maria Giuseppe Agostino d'Arenberg (Bruxelles, 3 agosto 1750Bruxelles, 6 marzo 1820) fu duca d'Arenberg, duca di Aarschot e Meppen, oltre che principe di Recklinghausen.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Infanzia[modifica | modifica wikitesto]

Luigi Engelberto era il figlio di Carlo Maria Raimondo d'Arenberg, e di sua moglie, Luisa Margherita de La Mark. Era il nipote di Leopoldo Filippo d'Arenberg, governatore della provincia di Hainaut, che aveva protetto Jean-Baptiste Rousseau.

Matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Sposò, il 19 gennaio 1773, Luisa Antonietta Giuseppina Candida Felicita di Lauragais (1755-1812), figlia del conte Luigi Leopoldo di Lauragais. Ebbero cinque figli.

Carriera militare[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia Arenberg era una delle famiglie aristocratiche più importanti d'Europa. Seguendo l'esempio dei suoi antenati, intraprese la carriera militare; ma un evento fatale lo ha costretto, quando aveva solo 24 anni, ad abbandonarlo: era a caccia nel parco di Enghien, con molti dei suoi amici, uno di loro gli ha sparato accidentalmente un colpo che lo ha colpito in faccia e lo rese cieco.

Gran Balì di Hainaut[modifica | modifica wikitesto]

La sua cecità non ha impedito all'imperatrice Maria Teresa di dargli, dopo la morte del padre, l'onere di Gran Balì di Hainaut (15 aprile 1779); solo per evitare qualsiasi sorpresa, ha insistito sul fatto che gli atti e i documenti che emanava dovevano essere controfirmati da un segretario.

Rivoluzione del Brabante[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Rivoluzione del Brabante.

Due anni più tardi, tutte le province dei Paesi Bassi austriaci si sollevarono contro Giuseppe II e proclamarono la sua deposizione.

Il duca, che dopo la rottura con l'imperatore aveva lasciato il Belgio, si affrettò a tornare e prese parte attiva alla rivoluzione.

Con la cacciata degli austriaci, venne creato il Ducato di Brabante. L'11 gennaio, prestò giuramento al nuovo stato. Dopo che Bruxelles è stata teatro di scene di saccheggio e di disturbo per tre giorni (dal 16 al 18 marzo 1790), il duca si stabilì al castello di Enghien.

Da quel momento, ha cessato di tenere gli affari pubblici; tornò raramente anche a Bruxelles, dove sono state monitorate le sue azioni. Qualche tempo prima della restaurazione austriaca, è partito per l'Italia.

Al primo ingresso dei Francesi in Belgio, sotto il comando di Dumouriez, i cittadini sono stati convocati in tutte le città: il 18 novembre 1792 ha avuto luogo nella Cattedrale di San Michele e Santa Gudula, un'assemblea popolare, che procedette all'elezione di ottanta rappresentanti provvisori di questa città; il duca d'Arenberg è stato il ventesimo e il Duca d'Ursel il ventiquattresimo sulla lista. Quest'ultimo sedeva nel municipio, ma il duca d'Arenberg si scusò, "circa la sua situazione (cioè la sua cecità) per accettare le funzioni a cui era stato chiamato".

Dopo che i Francesi giunsero per la seconda volta in Belgio nel 1794, si ritirò in Germania.

Rivoluzione francese e Primo Impero[modifica | modifica wikitesto]

Luigi Engelberto fu l'ultimo Duca di Arenberg a governare il territorio in modo indipendente. Con il 9 febbraio 1801, infatti, il Trattato di Lunéville, la Francia occupò il territorio del Ducato. Come ricompensa, ricevette il 25 febbraio del 1803 la sovranità su Mappen e la Signoria di Recklinghausen, che venne in seguito elevata a Principato. Nel 1806 ottenne anche la signoria di Dülmen, sempre entro i confini del Ducato di Arenberg.

Ultimi anni e morte[modifica | modifica wikitesto]

Nel settembre del 1803 decise di abdicare in favore del figlio primogenito, Prospero Luigi.

Dopo gli eventi del 1814, tornò in Belgio. Il 23 settembre di quell'anno, ha ricevuto il castello di Heverlee.

Massone, fu membro della loggia "L'Heureuse Rencontre" di Bruxelles, del Grande Oriente di Francia[1].

Morì il 6 marzo 1820.

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Il duca Luigi Engelberto e Luisa Antonietta Giuseppina Candida Felicita di Lauragais ebbero cinque figli:

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze asburgiche[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze francesi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Jean van Win, Bruxelles maçonnique, Editions Cortext, Marcinelle, 2007, ISBN 9782874300479
  2. ^ Hippolyte Vigneron, La Belgique militaire, Bruxelles, E. Renier, 1856, pag. 233.
  3. ^ Académie royale des sciences, des lettres et des beaux-arts de Belgique, Biographie nationale, Bruxelles, H. Thiry-Van Buggenhoudt, 1866, pag. 431.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • La famiglia Arenberg, su arenbergcenter.com. URL consultato l'8 gennaio 2008 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2008).
Controllo di autoritàVIAF (EN61450912 · ISNI (EN0000 0000 4968 5769 · CERL cnp01144987 · ULAN (EN500451127 · LCCN (ENnr97017207 · GND (DE120802147 · BNF (FRcb155016478 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-nr97017207
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