Locomotiva PKP EP09

PKP EP09
Locomotiva elettrica
Locomotiva EU09-021
Anni di costruzione 19861997
Anni di esercizio 1988
Quantità prodotta 47
Costruttore Pafawag
Lunghezza 416740 mm
Larghezza 2 974 mm
Altezza 4 300 mm
Massa aderente 83,5 t
Rodiggio Bo'Bo'
Diametro ruote motrici 1 250 mm
Potenza oraria 2920 kW
Velocità massima omologata 160 km/h
Alimentazione kV CC

La EP09 è una locomotiva elettrica delle ferrovie polacche prodotta dalla Pafawag di Breslavia tra il 1986 e il 1997.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

I lavori per la progettazione delle locomotive EP09 sono iniziati negli anni settanta. Il progetto è stato fatto nel Centro di ricerca e sviluppo del materiale rotabile di Poznań. Il prototipo, costruito da Pafawag a Breslavia, è stato presentato nel 1986, iniziando il regolare servizio il 29 maggio 1988. Tutte le locomotive prodotte, ad eccezione dell'EP09-035, che è stata coinvolta nel disastro ferroviario di Szczekociny e demolita, sono ancora pienamente operative e vengono impiegate nei depositi di locomotive di Cracovia, cui sono state assegnate 12 locomotive, e Varsavia, cui sono state assegnate le rimanenti locomotive.

Dati tecnici[modifica | modifica wikitesto]

La EP09 è una locomotiva elettrica Bo'Bo' con alimentazione elettrica a 3000 Volt a corrente continua, con due carrelli a due assi, azionati separatamente. Le cabine di guida sono ad ogni estremità della locomotiva. La locomotiva, che raggiunge una velocità massima di 160 km/h è la prima locomotiva polacca ad avere freni elettrodinamici.

Servizio[modifica | modifica wikitesto]

Tutte le locomotive sono state consegnate alle Ferrovie statali polacche. Dopo la suddivisione delle ferrovie polacche, tutte le locomotive passarono in un primo momento in gestione a PKP Cargo per poi essere tutte trasferite negli anni 2007-2009 a PKP Intercity dove vengono utilizzati per il traino di li treni nazionali e internazionali.

Soprannomi[modifica | modifica wikitesto]

  • Dziewiątk (La nove) - Soprannome derivato dal numero
  • Epoka (Epoca) - Soprannome derivato dalle prime due lettere del nome

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Paweł Terczyński: Atlas lokomotyw 2007. Poznański Klub Modelarzy Kolejowych, Poznań 2007, ISBN 978-83-920757-7-6

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