Living in Sin

Living in Sin
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaBon Jovi
Pubblicazione11 ottobre 1989
Durata4:39
Album di provenienzaNew Jersey
GenerePop metal
Hair metal
Hard rock
Power ballad
EtichettaMercury
ProduttoreBruce Fairbairn
Registrazione1988
Formati7", 12", CD, MC
Bon Jovi - cronologia
Singolo precedente
(1989)
Singolo successivo
(1992)

Living in Sin è una canzone dei Bon Jovi, scritta da Jon Bon Jovi. È stata estratta come quinto e ultimo singolo dal quarto album in studio del gruppo, New Jersey, nel'ottobre del 1989. È stata anche la quinta hit dello stesso disco a entrare nella top 10 della Billboard Hot 100, facendo di New Jersey l'album rock con più canzoni di sempre nelle prime dieci posizioni in classifica.

Informazioni sulla canzone[modifica | modifica wikitesto]

La canzone, che è caratterizzata da un lento e potente ritmo di basso eseguito da Alec John Such, presenta il tema della convivenza e sostiene che il vero amore sia più forte di tutto il resto, a dispetto di quello che gli altri possono dire, come sottolineato nel verso: "I call it love, they call it living in sin" ("Io lo chiamo amore, loro lo chiamano vivere nel peccato").

Quando eseguito dal vivo, il brano è stato spesso accompagnato nel finale da una cover di Chapel of Love. Un esempio di ciò lo si ha nel video concerto Live at Madison Square Garden registrato nel 2008.

Video musicale[modifica | modifica wikitesto]

Il video musicale della canzone è stato registrato in bianco e nero. Insieme ad alcune sequenze in cui vengono proposti i membri della band che suonano la canzone, tra cui spiccano maggiormente Jon Bon Jovi e Richie Sambora, la maggior parte del video è focalizzata sulla storia di una giovane coppia e dei loro problemi nel portare avanti una relazione, nonostante la contrarietà dei genitori della ragazza. Questa decide dunque di scappare di casa per incontrare in segreto il proprio fidanzato, fino a quando i suoi genitori irrompono nella stanza d'albergo dove lei e l'uomo stavano dormendo, riportando la figlia a casa. Il video si conclude con la ragazza che osserva dalla finestra il fidanzato che la viene a prendere in macchina, invitandola a scappare insieme a lui, cosa che poi lei fa.

Il video fu oggetto di una particolare controversia con MTV, che decise di bandirlo dal suo palinsesto televisivo a causa dei contenuti ritenuti "troppo piccanti". Il canale cominciò a mandare in onda il video solo dopo che questo venne editato appositamente.

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Altri musicisti

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

45 giri
  1. Living in Sin – 4:39 (Jon Bon Jovi)
  2. Bad Medicine (Live) – 5:50 (Bon Jovi, Richie Sambora, Desmond Child)
Vinile
  1. Living in Sin – 4:39 (Bon Jovi)
  2. Love Is War – 4:16 (Bon Jovi, Sambora)
  3. The Boys Are Back in Town (Live) – 4:04 (Phil Lynott)
Versione britannica
  1. Living in Sin – 4:39 (Bon Jovi)
  2. Love Is War – 4:16 (Bon Jovi, Sambora)
  3. Ride Cowboy Ride – 1:25 (Captain Kidd, King of Swing)
  4. Stick to Your Gun – 4:46 (Bon Jovi, Sambora, Holly Knight)
Maxi singolo
  1. Living in Sin – 4:39 (Bon Jovi)
  2. Love Is War – 4:16 (Bon Jovi, Sambora)
  3. Blood on Blood (Live) – 6:50 (Bon Jovi, Sambora, Child)
  4. Born to Be My Baby (acustica) – 4:53 (Bon Jovi, Sambora, Child)

Le tracce dal vivo sono state registrate durante il New Jersey Syndicate Tour.

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (1989/90) Posizione
massima
Australia[1] 64
Canada[2] 19
Irlanda[3] 17
Regno Unito[4] 35
Stati Uniti[5] 9
Stati Uniti (mainstream rock)[6] 37
Svizzera[7] 20

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ David Kent, Australian Chart Book 1993 – 2005, Australian Chart Book Pty Ltd, Turramurra, N.S.W., 2006, ISBN 0-646-45889-2.
  2. ^ (EN) Top Singles - Volume 51, No. 9, January 13 1990, su Collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 19 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  3. ^ Irish Recorded Music Association, Search the Charts - Living in Sin, su irishcharts.ie, Fireball Media. URL consultato il 15 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  4. ^ (EN) Chart Archive – Bon Jovi – Living in Sin, su chartarchive.org, Chart Stats (archiviato dall'url originale il 3 maggio 2013).
  5. ^ (EN) Bon Jovi – Chart History, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 24 giugno 2014.
  6. ^ (EN) Bon Jovi – Chart History (mainstream rock), su billboard.com, Billboard. URL consultato il 24 giugno 2014.
  7. ^ (DE) Swiss Charts – Bon Jovi – Living in Sin, su swisscharts.com, hitparade.ch.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]