Baia di Lituya

Baia di Lituya
Fotografia aerea della baia di Lituya nell'estate 1958. Gli effetti del megatsunami del 1958 sono evidenti nell'area chiara della foto dove la vegetazione venne strappata via dall'evento
Parte diOceano Pacifico
StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Stato federato  Alaska
Coordinate58°38′13″N 137°34′23″W / 58.636944°N 137.573056°W58.636944; -137.573056
Mappa di localizzazione: Alaska
Baia di Lituya
Baia di Lituya

La baia di Lituya (/lɪˈtjuːjə/; Tlingit: Ltu.aa,[1] significa "lago all'interno del picco")[2] è un fiordo statunitense situato nello stato dell'Alaska. È lungo 14,5 km e largo 3,2 km nel suo punto più ampio. La baia fu scoperta nel 1786 da Jean-François de La Pérouse, che le diede il nome di Port des Français (porto dei francesi); ventuno uomini dell'esploratore francese morirono a causa delle alte maree della baia.

I ghiacciai minori Cascade e Crillon e il maggiore Lituya finiscono tutti nella baia di Lituya. La baia è famosa per le sue eccezionali alte maree. La via di accesso alla baia è molto stretta e le maree entranti ed uscenti dalla baia attraverso l'entrata causano correnti particolarmente pericolose.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Terremoto della baia di Lituya del 1958.

La topografia locale causa delle importanti maree nella baia, contribuendo alla creazione del più alto tsunami mai registrato in qualunque parte del mondo. Un terremoto e una conseguente frana nella zona del Crillon alla testa della baia, il 9 luglio 1958 furono la causa della più grande onda anomala mai registrata nella storia, alta circa 525 metri, che sradicò alberi e suolo dall'altra parte del golfo e sconvolse l'intera baia, distruggendo tre pescherecci ancorati lì e uccidendo due persone. Tuttavia, non appena l'onda raggiunse il mare, si esaurì velocemente. L'evento costituì la prova dell'esistenza dei megatsunami.

La baia di Lituya fa parte del Glacier Bay National Park and Preserve.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) M.D. Teben'kov, Atlas of the Northwest Coasts of America: From Beering Strait to Cape Corrientes and the Aleutian Islands with Several Sheets on the Northeast Coast of Asia, traduzione di R.A. Pierce, Spelled L'tua in translation of Tebenkov's log., Kingston, Limestone Press, 1851 [1852], p. 27, ISBN 0-919642-55-1.
  2. ^ (EN) G. T. Emmons, Native Account of the Meeting between La Perouse and the Tlingit, in American Anthropologist, vol. 13, n. 2, 1º aprile 1911, pp. 294-298, DOI:10.1525/aa.1911.13.2.02a00080, JSTOR 3793107.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN241238266 · LCCN (ENsh91002041 · GND (DE4820026-8 · J9U (ENHE987007553865905171
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