I 100 migliori artisti secondo Rolling Stone

La lista dei 100 migliori artisti secondo Rolling Stone (in inglese 100 Greatest Artists of All Time), nota anche come The Immortals[1] e The New Immortals[2] è un elenco pubblicato dalla rivista specializzata statunitense Rolling Stone nel 2004-2005, e aggiornato nel 2011 in edizione speciale.[3]

La lista è stata pubblicata tra il 2004 e il 2005, per celebrare i "primi 50 anni del Rock & Roll" (mezzo secolo prima Elvis Presley era entrato ai Sun Studios per incidere That's All Right).[3] È stata redatta sulla base delle opinioni di musicisti, autori e personalità dell'industria musicale, e si concentra sulla cosiddetta "rock & roll era".[3]

La pubblicazione comprende anche commenti scritti dagli artisti riguardo al collega selezionato (ad esempio Elvis Costello sui The Beatles, Janet Jackson su Tina Turner, Lou Reed su David Bowie, Elton John su Eminem e così via).

Sin dalla sua pubblicazione, la lista è stata citata, commentata o criticata da centinaia di pubblicazioni specializzate e generaliste.[4][5][6][7][8][9][10][1]

Metodo[modifica | modifica wikitesto]

La lista è basata sul giudizio di una giuria selezionatrice composta da 55 musicisti, critici musicali ed esperti dell'industria discografica, con l'obiettivo di redigere un elenco contenente i maggiori artisti dell'era del rock & roll.[3]

Come riportato dall'editore, gli artisti nella lista sono stati selezionati da "propri pari", mentre l'elenco mira a essere "un ampio sondaggio sulla storia del rock", andando da esponenti del rock and roll, del blues, dell'hip hop, sino alla musica pop contemporanea.[3]

Tra gli artisti partecipanti all'edizione: Elton John, David Bowie, Bono, Elvis Costello, Janet Jackson, Lou Reed, Iggy Pop, Dave Grohl, Steven Van Zandt, Lindsey Buckingham, Robbie Robertson, Britney Spears, Ezra Koenig, Stevie Nicks e altri.[11]

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

In entrambe le versioni della lista (2005 e 2011), le prime tre posizioni sono occupate da: Beatles, Bob Dylan ed Elvis Presley.

Nel 2011 Rolling Stone ha pubblicato una versione aggiornata della lista, con cambi di posizione solo a partire dal ventisettesimo posto. La lista aggiornata comprende artisti non inclusi nella precedente versione (come Queen, Metallica, Pink Floyd, Talking Heads, R.E.M. e Jay-Z) mentre altri sono stati rimossi (come Etta James, Miles Davis, Roxy Music e N.W.A.).[3]

La lista, dedicata alla "rock & roll era", include prevalentemente musicisti statunitensi e britannici, con l'eccezione di: Lee "Scratch" Perry (Giamaica; presente solo nella prima versione della lista), Bob Marley (Giamaica), Joni Mitchell (Canada), Neil Young (Canada), U2 (Irlanda), AC/DC (Australia) e Carlos Santana (Messico/USA). Tina Turner, che nel 2013 ha rinunciato alla nazionalità statunitense preferendo quella svizzera, era ancora cittadina statunitense quando è stata inserita nella lista. La maggior parte degli artisti inclusi ha avuto i propri maggiori successi negli anni sessanta e settanta.

La lista[modifica | modifica wikitesto]

La lista seguente è quella pubblicata nell'aggiornamento del 2011.[12]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b MusiFeeds.com.au, Rolling Stone Magazine Updates 100 Greatest Artists, Adds To Immortals List, 6 marzo 2013
  2. ^ Vogue.it, The New Immortals
  3. ^ a b c d e f Rolling Stone, 100 Greatests Artists of All Time Archiviato il 2 gennaio 2015 in Internet Archive.
  4. ^ Google Books, "100 Greatest Artists of All Time"
  5. ^ "100 Greatest Artists of All Time" su bbc.co.uk
  6. ^ "100 Greatest Artists of All Time" su cnn.com
  7. ^ "100 Greatest Artists of All Time" su usatoday.com
  8. ^ Google Scholar, "100 Greatest Artists of All Time", "Rolling Stone"
  9. ^ Scott Witmer, History of Rock Bands, ABDO, 2009. P. 21
  10. ^ Cnn, 7 songs that mattered in the '70s
  11. ^ Rolling Stone, The 100 Greatest Artists of All Time, Special Collector Edition, 2011
  12. ^ 100 Greatest Artists, su rollingstone. URL consultato il 24 aprile 2024.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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