Lingue slave occidentali

Lingue slave occidentali
RegioniEuropa centro-orientale
Locutori
Totale54 milioni
Altre informazioni
Scritturaalfabeto latino
Tassonomia
FilogenesiLingue indoeuropee
 Lingue slave
  Lingue slave occidentali
Codici di classificazione
ISO 639-5zlw
Linguist Listwsla (EN)
Glottologwest2792 (EN)

     Paesi dove una lingua slava occidentale è lingua nazionale

Le lingue slave occidentali sono un ramo delle lingue slave parlate in Europa centro-orientale.

Distribuzione geografica[modifica | modifica wikitesto]

Lingue slave occidentali ed i loro dialetti

Secondo Ethnologue,[1] le lingue slave occidentali sono parlate da circa 54 milioni di persone, stanziate in prevalenza in Germania, Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Secondo Ethnologue,[1][2] la classificazione delle lingue slave occidentali è la seguente:

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La presenza d'un gruppo di dialetti slavi occidentali è riscontrabile già nel periodo delle migrazioni di questi popoli in Europa centrale. Solamente a partire dal VII secolo d.C. è possibile parlare di queste lingue come di un gruppo separato. Dal VII al X secolo ebbe luogo una differenziazione interna che diede vita a due sottogruppi etnico-linguistici: lechitico e sorabo (o lusaziano)[3][4][5]. Nel IX secolo s'aggiunse il gruppo ceco-slovacco. Il sottogruppo lechitico è rappresentato dal polacco, dal polabo (estinto nel XVII secolo) e dalle lingue pomerane (casciubo e slovinzo,[6][7] [8] estinto nel XX secolo). Il ceco e lo slovacco continuano il gruppo ceco-slovacco (una terza lingua, il canaan o giudeo-slavo scomparve nel Medioevo). Il gruppo sorabo è oggi rappresentato dal sorabo superiore e sorabo inferiore, chiamate anche serbo-lusaziano o lusaziano.

Sistema di scrittura[modifica | modifica wikitesto]

Tutte le lingue slave occidentali utilizzano l'alfabeto latino.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Lewis, M. Paul, Gary F. Simons, and Charles D. Fennig (eds), West Slavic, in Ethnologue: Languages of the World, Seventeenth edition, Dallas, Texas, SIL International, 2013.
  2. ^ (EN) Gordon, Raymond G., Jr. (ed.), West Slavic, in Ethnologue: Languages of the World, Fifteenth edition., Dallas, Texas, SIL International, 2005. URL consultato il 9 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2013).
  3. ^ Graziadio Isaia Ascoli, Carlo Salvioni, Archivio glottologico italiano, vol. 80, Le Monnier, 1995.
  4. ^ Francesca Fici Giusti, Le lingue slave moderne, Unipress, 2001, ISBN 88-8098-137-4.
  5. ^ Fiorenzo Toso, II. I Paesi dell'Unione Europea, in Lingue d'Europa: la pluralità linguistica dei Paesi europei fra passato e presente, Baldini Castoldi Dalai, 2006, ISBN 88-8490-884-1.
  6. ^ Ricerche Slavistiche - Volume XIV, Sansone Editore, 1966.
  7. ^ Anna Giacalone Ramat, Paolo Ramat, Le lingue indoeuropee, Il Mulino, 1994, ISBN 88-15-04346-2.
  8. ^ Alberto Nocentini, L'Europa linguistica: profilo storico e tipologico, Le Monnier, 2004, ISBN 88-00-86081-8.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàThesaurus BNCF 2 · LCCN (ENsh85123369 · GND (DE4120396-3 · BNF (FRcb11972736q (data) · J9U (ENHE987007548629905171
  Portale Linguistica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di linguistica