Left

Left
StatoBandiera dell'Italia Italia
LinguaItaliano
PeriodicitàMensile
GenereRivista politico-culturale a diffusione nazionale
Formatotabloid
Fondazione2006
SedeVia Ludovico di Savoia 2/B, 00185, Roma
EditoreEditorialeNovanta S.r.l.
DirettoreSimona Maggiorelli (dir. resp.)
Sito webwww.left.it/
 

Left è una rivista italiana a cadenza mensile, fondata nel 2006 come settimanale ed edita dalla società EditorialeNovanta, di proprietà di Matteo Fago.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La rivista nasce nel 2006 dalla trasformazione editoriale del settimanale Avvenimenti. Il suo nome, oltre al chiaro e dichiarato riferimento politico, si spiega come acronimo delle parole simbolo della rivoluzione francese: Liberté, Égalité, Fraternité, con l'aggiunta della T di Trasformazione.[1]

Al momento del suo lancio la rivista è diretta da Adalberto Minucci e Giulietto Chiesa, che però, dopo soli due numeri, vengono allontanati dalla nuova proprietà[2]. Mentre in redazione ci sono il caporedattore Marco Romani, Paola Pentimella Testa (già redattrice di Avvenimenti-Ultime Notizie), Daniela Preziosi e Sebastiano Gulisano (già redattore di Avvenimenti-Ultime Notizie). I due direttori Minucci e Chiesa sono sostituiti da Alberto Ferrigolo e Andrea Purgatori. Nel 2007 lasciano il settimanale Daniela Preziosi e Marco Romani. Paola Pentimella Testa rimane redattrice del settimanale fino a gennaio 2008.

Nel novembre del 2011, Left rinnova grafica e contenuti e dal 12 maggio 2012, per circa due anni, esce anche come allegato del quotidiano l'Unità[3]. In seguito alla chiusura de l'Unità il settimanale entra in crisi finanziaria e, il 3 gennaio 2015, sospende le pubblicazioni.

Il 7 gennaio 2015, Left è acquistato dalla EditorialeNovanta s.r.l, di proprietà di Matteo Fago, che ha così commentato il suo ingresso come editore:

«Sono felice di poter garantire il futuro di Left. Già da gennaio ci eravamo impegnati a riportare in edicola la rivista e nei prossimi mesi lavoreremo per un rilancio complessivo del settimanale. Mi preme sottolineare che il nuovo Left non usufruirà di contributi pubblici e si sosterrà esclusivamente sulle vendite che riusciremo a fare. Resto fortemente convinto che sia possibile fare informazione a sinistra in modo nuovo. È quello che ho tentato di fare con l'Unità ed è quello che voglio fare con Left. Un'informazione che serva alla costruzione di una sinistra nuova, onesta, indipendente e laica[4]

Il 17 gennaio 2015, Left torna in edicola con una nuova redazione, dedicando la sua copertina al leader greco Alexis Tsipras.[5]

A partire dall'ottobre 2022, la cadenza della rivista passa da settimanale a mensile.

Redazione[modifica | modifica wikitesto]

Direttore editoriale[modifica | modifica wikitesto]

  • Matteo Fago (dal 2016)
Responsabili editoriali Principali collaboratori
Massimo Fagioli, ospite e relatore alla Festa di Left del 26 ottobre 2014.
Massimo Fagioli, ospite e relatore alla Festa di Left del 26 ottobre 2014.

Dal 17 febbraio 2006 fino al 18 febbraio 2017, il settimanale ha ospitato la rubrica Trasformazione di Massimo Fagioli, con oltre 500 articoli raccolti in una serie di volumi pubblicati da L'Asino d'oro edizioni[6].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Occorre indubbiamente onestà. Il futuro di left, su left.it.
  2. ^ Left. Così giovane e già si agita, Il Barbiere della Sera, 1º marzo 2006 Archiviato l'8 gennaio 2012 in Internet Archive.
  3. ^ Si parte con l'Unità, in left.it. URL consultato il 13 maggio 2012 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2012).
  4. ^ Fago si prende Left, su globalist.it.
  5. ^ Torna in edicola il settimanale Left e dedica la copertina a Tsipras. Ma leader greco solidarizza con giornalisti lasciati a casa, su Prima Comunicazione, 16 gennaio 2015. URL consultato il 9 aprile 2019.
  6. ^ I libri di Massimo Fagioli, su lasinodoroedizioni.it. URL consultato il 7 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2017).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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