Lee Unkrich

Lee Unkrich al festival di Venezia 2009.
Statuetta dell'Oscar Oscar al miglior film d'animazione 2011
Statuetta dell'Oscar Oscar al miglior film d'animazione 2018

Lee Edward Unkrich (Chagrin Falls, 8 agosto 1967) è un regista, montatore, sceneggiatore e animatore statunitense.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

È nato nel villaggio di Chagrin Falls, una frazione di Cleveland, Ohio (USA) nel 1967. Ha frequentato la Chagrin Falls High School sino alla maggiore età, dove si è diplomato nel 1985, successivamente ha ricevuto una laurea nel 1990 presso la USC School of Cinema-Television.

Nel 2010 ha diretto Toy Story 3 - La grande fuga, terzo episodio della saga creata da John Lasseter. Il film in poco tempo ha battuto tutti i record della Pixar, divenendo il maggiore incasso di sempre per un film d'animazione, battendo il film detentore del record, Shrek 2 e ottenendo diversi riconoscimenti, tra cui il Premio Oscar al Miglior film d'animazione.

Nel 2017 dirige Coco, con il quale si aggiudica il secondo Premio Oscar al miglior film d'animazione.

Il suo film preferito è Shining, di cui possiede due costumi di scena: il cappotto indossato dal personaggio Dick Hallorann e il maglione di Danny con il razzo Apollo.[1] Gestisce e aggiorna un sito interamente dedicato al film, dal nome evocativo: The Overlook Hotel[2].

Il 19 gennaio 2019 annuncia il suo addio alla Pixar, specificando di non farlo per passare ad un altro studio, ma per concentrarsi sulla sua famiglia e sulla sua vita privata.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Regista[modifica | modifica wikitesto]

Montatore[modifica | modifica wikitesto]

Soggetto[modifica | modifica wikitesto]

Produttore esecutivo[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Chris Laverty, Exclusive Interview with Toy Story 3 Director Lee Unkrich, in Clothesonfilm.com, 19 luglio 2010. URL consultato il 23 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2010).
  2. ^ The Overlook Hotel, su theoverlookhotel.com. URL consultato il 16 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2017).

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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