Le vie del peccato
Le vie del peccato è un film del 1946 diretto da Giorgio Pàstina.
Il soggetto è tratto dalla novella Dramma[1] di Grazia Deledda.
Trama[modifica | modifica wikitesto]
Nuoro, primo Novecento. Un giovane lavoratore, dopo aver ucciso un notabile del paese che insidiava l'onore della sposa Ilaria, sconta dodici anni di carcere con la certezza di essere atteso e riamato. Ma quando già si avvicina la fine della lunga pena, Ilaria si perde e si concede all'elegante e vanesio Don Roberto, genero del notabile ucciso dal marito, che però ben presto si stanca di lei e la abbandona. La sventurata Ilaria si suicida, proprio il giorno in cui il marito esce dal carcere.
Produzione[modifica | modifica wikitesto]
Il film, ascrivibile al filone dei melodrammi sentimentali strappalacrime (molto in voga tra il pubblico in Italia negli anni del secondo dopoguerra, poi in seguito ribattezzato dalla critica come neorealismo d'appendice) è stato girato per gli interni negli studi romani della Titanus e per gli esterni a Nuoro e nei suoi dintorni.
Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]
Il film venne distribuito nelle sale cinematografiche italiane il 19 ottobre del 1946.
Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]
Critica[modifica | modifica wikitesto]
- "[...] Si divide nettamente in due parti: la prima, monotona e pesante, la seconda abbastanza oscena. Pur tralasciando il lato tecnico [...] ci si domanda perché tendere in modo così esplicito alla pornografia [...]. Pàstina si sarà certamente detto: "in questo film c'è qualcosa da vedere: il seno di J. Laurent" [...]. La recitazione, salvo quella di Checchi, lascia a desiderare (...)". (L. Stacchetti, Hollywood, n. 49 del 1946).
Note[modifica | modifica wikitesto]
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Grazia Deledda, Novelle vol.III
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- LE VIE DEL PECCATO, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- (EN) Le vie del peccato, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Le vie del peccato, su Box Office Mojo, IMDb.com.