Lauren Hutton

Lauren Hutton
Lauren Hutton nel 2011 al Tribeca Film Festival
Altezza170 cm
Misure84-58-86
Taglia34 (UE) - 4 (US)
Peso54 kg
Scarpe40 (UE) - 7 (US)
Occhiazzurri
Capellibiondi

Lauren Hutton, vero nome Mary Laurence Hutton (Charleston, 17 novembre 1943), è un'attrice ed ex supermodella statunitense.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata a Charleston, Carolina del Sud, da Lawrence Bryan Hutton e Minnie Behrens, consegue il diploma presso la Chamberlain High School di Tampa, Florida, nel 1961, il suo vero nome all'anagrafe è Mary Laurence Hutton e in seguito frequenta la University of South Florida.[1] Da giovanissima si trasferisce a New York, dove lavora come cameriera per un club di Playboy. In seguito si sposta a New Orleans, dove si laurea in lettere nel 1962, per poi tornare a New York ed iniziare la sua carriera nella moda con una collaborazione per Christian Dior. Dopo aver calcato a lungo le passerelle ed essere comparsa sulle copertine delle riviste più importanti del settore (Vogue, Elle, Cosmopolitan, Harper's Bazaar e altre), nonostante l'altezza non svettante e un sorriso difettato a causa dello spazio tra gli incisivi (diastema), diventa l'icona di una bellezza acqua e sapone e familiare, al punto di essere considerata una supermodella[2].

La Hutton detiene il record per il maggior numero di presenze, ben 25, sulla copertina di Vogue, celebre rivista di moda, e ha ottenuto innumerevoli contratti come testimonial. È la prima modella a firmare un contratto a sei cifre, quello con Revlon, brand di cosmetici, nel 1973, guadagnando 400.000 dollari a poco meno di 30 anni. Da qui passa al grande schermo: Lauren Hutton debutta al cinema nel 1968 con il film Paper Lion a cui segue The Gambler del 1974, in cui recita al fianco di James Caan. Tre anni prima aveva recitato con Marcello Mastroianni nel film Permette? Rocco Papaleo di Ettore Scola. Nel 1975 posa per la copertina della rivista People con il titolo She's got it all, riaffermandosi per le sue scelte personali come un'attualissima icona della moda, anche ai giorni nostri, casual ma con stile.[3] In diverse interviste ha affermato di aver intrapreso la strada della modella solo per motivi economici.[1]

Pur avendo collezionato relativamente poche apparizioni significative in film importanti, Lauren Hutton è principalmente ricordata per le sue partecipazioni ai film American Gigolò nel 1980, che la vede nel ruolo dell'adultera, al fianco di Richard Gere, e in Se ti mordo... sei mio del 1985. Negli anni duemila ha lavorato principalmente in serie televisive come Nip/Tuck, avviando al contempo la produzione di una propria linea di cosmetici, venduti prevalentemente attraverso internet. Nel film American Gigolò, in una scena cult, la Hutton sfoggia una pochette Bottega Veneta intrecciata, diventandone inconsapevolmente testimonial. In occasione del cinquantesimo anniversario della maison sfila come testimonial ufficiale rendendo il modello creato in suo onore un cult della moda.[4][5]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Lauren Hutton nel 1974 sul set di 40.000 dollari per non morire

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatrici italiane[modifica | modifica wikitesto]

Nelle versioni in italiano dei suoi film, Lauren Hutton è stata doppiata da:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b D-ART, Lauren Hutton: icona dall'allure intramontabile, su D-Art.it, 27 ottobre 2016. URL consultato il 15 gennaio 2021.
  2. ^ James Barron, SIGNOFF; Maybe Late-Night Success Is About The Smile, The New York Times, 24 settembre 1995. URL consultato il 14 gennaio 2008.
  3. ^ Stella Romoli, Come vestirsi a 60 anni (e non solo) secondo un'icona di stile come Lauren Hutton, su iO Donna, 5 gennaio 2021. URL consultato il 15 gennaio 2021.
  4. ^ (EN) Diana Tsui, Now You Can Own the Exact Bag Lauren Hutton Carried in American Gigolo, su The Cut, 15 marzo 2017. URL consultato il 15 gennaio 2021.
  5. ^ THE LAUREN 1980, CLUTCH LIMITED EDITION DI BOTTEGA VENETA, su Posh, 18 gennaio 2017. URL consultato il 15 gennaio 2021.

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Controllo di autoritàVIAF (EN29091198 · ISNI (EN0000 0001 1489 308X · LCCN (ENno90007951 · GND (DE141335521 · BNE (ESXX1425247 (data) · BNF (FRcb14042663k (data) · J9U (ENHE987007462960305171 · CONOR.SI (SL130663267 · WorldCat Identities (ENlccn-no90007951