Lamberto Mazza

Lamberto Mazza

Lamberto Mazza (Roma, 3 marzo 1926Pordenone, 20 agosto 2012) è stato un dirigente d'azienda e dirigente sportivo italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Conseguito il diploma di ragioniere, nel 1961 è entrato a far parte della Industrie Zanussi di Pordenone. Nominato direttore finanziario, ingloba nel gruppo Zanussi la Stice, la Becchi, la Zoppas e la Triplex, aziende in condizioni critiche che riporta alla normalità.

La presidenza dell'Udinese[modifica | modifica wikitesto]

Presidente della Zanussi, diventa presidente dell'Udinese Calcio il 27 giugno 1981, dopo il ritiro di Sanson. Grazie all'aiuto del General Manager Franco Dal Cin, con un'incredibile operazione di mercato riesce a convincere il numero 10 della nazionale brasiliana Zico a trasferirsi a Udine, in una squadra che veniva considerata di secondo piano. Il costo dell'operazione è di 6 miliardi di lire, in parte ricavati dai numerosi sponsor in parte dalle casse della Zanussi; quest'ultimo fatto fa esplodere un caso in Friuli, in quanto i sindacati esprimono il loro disaccordo. Un altro problema è rappresentato dal blocco degli stranieri voluto dall'avvocato e presidente della FIGC Federico Sordillo: Mazza gli risponde in Piazza XX Settembre, davanti ad una grande folla di tifosi, pronunciando queste parole:

«Io desidero fare grande l'Udinese, come d'altra parte mi è congeniale poiché altre cose del genere le ho fatte.»

«Abbiamo fiducia che l'ingiustizia commessa venga rettificata; ma se questo non dovesse essere, ripeto, che noi non ci fermeremo. E se qualcuno crede che attraverso delle così manifeste ingiustizie di fermarci, si sbaglia!»

In un primo momento viene coinvolto nello scandalo del calcioscommesse del 1986, ma alla fine viene assolto. Nel luglio del 1986 cede la società a Giampaolo Pozzo.

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Muore a Pordenone la mattina del 20 agosto 2012 all'età di 86 anni.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere del lavoro - nastrino per uniforme ordinaria
«Dopo gli studi di ragioneria ed una rapida carriera bancaria, nel 1961 è entrato a far parte della Industrie Zanussi di Pordenone dapprima come consulente finanziario, poi come Direttore Amministrativo. Nominato Direttore Finanziario, ha condotto in tale veste le operazioni di concentrazione nelle industrie Zanussi, di altre importanti aziende del settore che erano in condizioni critiche e che sono state recuperate alla normalità produttiva, quali la Stice di Firenze, la Becchi di Forlì, la Zoppas di Conegliano Veneto e la Tìiplex di Solaro (Milano). Dal 1970 ha dato un notevole impulso alle produzioni elettroniche e di componenti elettromeccanici, meccanici ed elettronici in società controllate e collegate alla Zanussi. Presidente e Consigliere Delegato della "Zanussi SpA" ha promosso e guidato ulteriori operazioni dì""rilievo quali: lo sviluppo di attività diversificate nel "settore casa" l'entrata della Zanussi in alcune aziende in crisi di Bologna e Bassano del Grappa, con obiettivi e programmi di recupero e rilancio occupazionale e produttivo l'avviamento dell'attività dell'Istituto Zanussi per l'Elettronica- Zeltron"" di Campoformido (Udine) per la ricerca applicata nelle tecnologie dei componenti elettronici avanzati. Ha reso inoltre operante la presenza del gruppo Zanussi nel Centro-Sud d'Italia con la acquisizione e l'integrazione di alcune aziende, ed all'estero con produzioni su licenza in 12 paesi extra europei. Dal 1975 è Presidente dell'Associazione degli Industriali della Provincia di Pordenone nel 1977 ha assunto la Presidenza della Federazione Regionale degli Industriali del Friuli-Venezia Giulia.»
— 2 giugno 1978[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]