La vigna rossa

La vigna rossa
AutoreVincent van Gogh
Data1888
Tecnicaolio su tela
Dimensioni75×93 cm
UbicazioneMuseo Puškin delle belle arti, Mosca

La vigna rossa è un olio su tela del pittore olandese Vincent van Gogh, eseguito ad Arles nel novembre 1888. È l'unico dipinto che riuscì certamente a vendere durante la sua vita. Tuttavia, è probabile che lo stesso pittore fosse riuscito a vendere almeno un'altra delle sue tele, in quanto, come affermato nella lettera al fratello n° 506, afferma di aver ricevuto 20 franchi per il ritratto di un amico di padre Tanguy, probabilmente agli inizi del 1888.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La vigna rossa venne esposta per la prima volta al Salone annuale del gruppo dei XX nel 1890 a Bruxelles. Lì venne venduto, pochi mesi prima del suicidio del pittore, per la somma di 400 franchi (cifra corrispondente a 800/850 euro attuali) ad Anna Boch, pittrice impressionista membro dei XX e mecenate belga. Anna Boch era sorella di Eugène Boch, pittore impressionista ed amico personale di Van Gogh, a cui fece anche un ritratto (Ritratto di Eugène Boch) ad Arles nell'autunno 1888.

Venne in seguito acquistata, nel 1906, dal collezionista d'arte russo Sergei Shchukin[1][2] in seguito alla dispersione della collezione di Anna Boch. Quando la collezione di Shchukin venne nazionalizzata dai bolscevichi, la tela venne depositata al Museo Puškin delle belle arti di Mosca.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il dipinto rappresenta la vendemmia nella campagna arlesiana, probabilmente a Trébon, a nord della città in direzione di Montmajour. L'opera è degna di nota per i suoi colori, soprattutto per l'opposizione dei complementari giallo e viola, annunciando per certi versi il fauvismo. In una lettera del 2 ottobre 1888, Vincent parlò dei suoi propositi ad Eugène Boch:

« Beh, devo andare a lavorare alla vigna vicino a Mont Major. È tutto viola, giallo e verde sotto il cielo blu, un bello schema di colori. »

In questo periodo del settembre-ottobre 1888, Vincent van Gogh sperimentò effettivamente vari modelli di colore; questa preoccupazione è evidente nelle sue riflessioni su alcuni lavori del periodo, come Il caffè di notte, la Notte stellata sul Rodano o la Terrazza del caffè la sera.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Anna Boch, the Red Vineyard, su annaboch.com. URL consultato il 23 dicembre 2012.
  2. ^ La date del 1936, riportata su certe fonti, è sbagliata a priori, in quanto la collezione di Sergei Shchukin venne nazionalizzata nel 1917; si tratta certamente di un errore di stampa nella battitura di 1906 o 1916.

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