La morte ti fa bella

La morte ti fa bella
Goldie Hawn e Meryl Streep in una scena del film
Titolo originaleDeath Becomes Her
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1992
Durata103 min
Generecommedia, fantastico, grottesco
RegiaRobert Zemeckis
SoggettoMartin Donovan, David Koepp
SceneggiaturaMartin Donovan, David Koepp
ProduttoreRobert Zemeckis, Steve Starkey
Casa di produzioneUniversal Pictures
Distribuzione in italianoUIP
FotografiaDean Cundey
MontaggioArthur Schmidt
Effetti specialiMichael Lantieri, Ken Ralston, Doug Chiang, Doug Smythe, Tom Woodruff Jr.
MusicheAlan Silvestri
ScenografiaRick Carter
CostumiJoanna Johnston
TruccoDick Smith, Kevin Haney
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

La morte ti fa bella (Death Becomes Her) è un film del 1992 diretto da Robert Zemeckis.

Il film, interpretato da Meryl Streep, Goldie Hawn, Bruce Willis e Isabella Rossellini, è una commedia nera ed è soprattutto ricordato per la trama grottesca e gli effetti speciali, che valsero alla pellicola l'Oscar ai migliori effetti speciali 1993.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

1978: Helen Sharp, un'aspirante scrittrice, presenta al suo fidanzato Ernest Menville una sua ex-compagna di classe, Madeline Ashton. Madeline è un'attrice di scarsa fama, assetata di gloria e che detesta Helen; per rovinarle la vita seduce Ernest e lo sposa.

1985: Sono passati sette anni dal matrimonio di Madeline ed Ernest, ma Helen non si è mai ripresa dallo shock: si è trasformata infatti in una gattara obesa, depressa e senza voglia di vivere, che guarda ossessivamente una scena di un film in cui Madeline viene strangolata. Ricoverata in un manicomio non riesce ancora a riprendersi, salvo poi avere un'illuminazione in seguito ad una frase di una dottoressa.

1992: la brillante carriera da chirurgo di Ernest si sfascia a causa del suo alcolismo, così come il matrimonio con Madeline. Costretto ad abbandonare la chirurgia, l'uomo lavora truccando e rendendo presentabili i cadaveri dei vip. Quando Madeline riceve un invito alla presentazione del libro di Helen, aspettandosi di vederla ancora grassa e cadente, decide di apparire al meglio possibile per farla sfigurare ancora di più. Si reca quindi al suo centro estetico ma si vede rifiutata la possibilità dell'ennesimo trattamento estremo a cui ricorre sempre più spesso per mantenere l'aspetto seducente di un tempo. Il direttore del centro le fornisce un biglietto da visita per una clinica privata, ma Madeline, convinta che la stia prendendo in giro, lo getta via.

La diva va al ricevimento e trova Helen magra, elegante ed in perfetta forma, ancora giovane e sensuale. Madeline quindi spia la donna mentre parla in privato con Ernest e vede che anche il marito ne è rimasto incantato. Dopo essere stata scaricata dal proprio giovane amante, Madeline ha un crollo e si dirige verso l'indirizzo datole dal direttore del suo centro estetico. La donna conosce Lisle von Rhoman, una strana giovane dalla bellezza divina, che le fa scoprire l'esistenza di un elisir di lunga vita che ridona bellezza, giovinezza e vita eterna. Lisle le rivela di avere bevuto l'elisir anni prima divenendo immortale e di aver compiuto da poco settantuno anni.

Il prezzo è spropositato, ma dopo averne provato una sola goccia su una mano, che ringiovanisce all'istante facendo scomparire rughe e macchie, decide di comprare subito l'intera fialetta e dopo averlo bevuto tutto ringiovanisce di 30 anni. Lisle, tuttavia, la avverte che ora che è divenuta immortale come lei e altri, potrà continuare la sua carriera per altri dieci anni al massimo, ma che poi dovrà sparire dalla circolazione prima che la gente inizi a sospettare qualcosa, consigliandole di inscenare una sua finta morte, per potersi così unire alla congrega. Lisle la avverte anche di fare molta attenzione col suo nuovo corpo e di trattarlo bene perché dovrà convivere con lui per molto tempo.

Intanto Helen, per vendicarsi della sua rivale, istiga e organizza con Ernest un uxoricidio, secondo uno schema preciso che porterebbe alla morte di Madeline senza alcun sospetto da parte delle autorità. Ernest invece, in uno scatto d'ira, spinge la moglie dalle scale, per scoprire con sgomento che Madeline non sia morta nonostante il collo fratturato. Dopo aver consultato un dottore che muore d'infarto dopo essersi reso conto che la donna non è più in vita, Ernest si convince che Madeline sia stata miracolata e decide di riportarla a casa per sistemare il suo aspetto cadaverico col trucco.

Accorre Helen e Madeline le spara con un fucile, ma lei non muore e si rialza con un buco nella pancia. Si scopre che anche Helen prese l'elisir da Lisle il 26 ottobre 1985 (chiaro omaggio alla trilogia di Ritorno al Futuro, anch'essa diretta da Robert Zemeckis, che inizia proprio in quella data); dopo un violento duello a colpi di badile le due si danno tregua e convincono Ernest a renderle più umane con vernice color carne. Le due si rendono conto che ormai avranno per sempre bisogno dell'abilità di Ernest nel rimettere a posto il loro corpo, quindi decidono di far bere anche a lui l'elisir, pertanto lo rapiscono e lo consegnano a Lisle.

In quella serata, annualmente, la donna organizza un ricevimento al quale partecipano tutti coloro che hanno preso l'elisir, compresi alcuni famosi divi creduti morti (tra cui Marilyn Monroe, Andy Warhol ed Elvis Presley). Nel mentre Lisle cerca di convincere Ernest a bere l'elisir e, sebbene all'inizio ne rimanga affascinato, rifiuta di assumerlo, considerando la vita eterna e l'eterna giovinezza come una maledizione (celebre la domanda: «E se poi mi annoio?», a cui nemmeno Lisle sa rispondere). Sebbene inseguito dai tirapiedi di Lisle, Ernest riesce a scappare dal castello. Helen e Madeline provano a cercarlo, ma di Ernest non c'è traccia e devono aiutarsi l'una con l'altra per riuscire a tenere insieme i loro corpi ormai sfasciati.

2029: Ernest si è ricreato una vita felice e appagante con un'altra donna, dalla quale ha avuto sei figli naturali e altri adottati da tutto il mondo, morendo senza rimpianti; al suo funerale ci sono, nascoste, anche Madeline e Helen, ridotte a due cadaveri ambulanti dall'aspetto orribile. Il sacerdote, dopo aver raccontato alcuni aneddoti sulla vita di Ernest, tra cui la favola dei "morti viventi di Hollywood", è sul punto di rivelare quale sia il vero elisir di lunga vita. Tale notizia fa bloccare Madeline e Helen che se ne stavano per andare, ma rimangono deluse quando il sacerdote rivela che l'elisir in realtà sono i figli e la famiglia, attraverso cui il ricordo di una persona può vivere a lungo. Le due donne se ne vanno battibeccando vicino alle scale, cadendo e riducendosi in frantumi, ma ancora vive a causa dell'elisir. La scena si chiude con Helen che domanda dove abbiano parcheggiato l'auto.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Cast[modifica | modifica wikitesto]

Il ruolo del Dottor Ernest Menville avrebbe dovuto essere interpretato da Kevin Kline, ma venne tolto dalla produzione dopo aver chiesto una parità di compenso tra i quattro attori principali.[1] Nel film fa il suo debutto cinematografico l'attrice Catherine Bell come controfigura per le scene di nudo di Isabella Rossellini.[2]

Finale alternativo[modifica | modifica wikitesto]

Inizialmente il film aveva un finale differente: dopo essere fuggito dalla casa di Lisle, Ernest trovava rifugio nel bar dove lavorava Toni, una ragazza con cui aveva stretto amicizia interpretata da Tracey Ullman (questo personaggio appariva anche in numerose altre scene nel corso del film). Con lei l'uomo riusciva a inscenare la sua morte e a scappare via. Il film terminava ventisette anni dopo in Europa: Madeline ed Helen, ormai ridotte a manichini grotteschi, sono in viaggio per sfuggire alla noia di quella "vita forzata"; qui vedono un'anziana coppia che si tiene per mano su una panchina, e se ne prendono gioco. Mentre se ne vanno, la telecamera zoomma sulla mano dell'uomo anziano e si nota che essa è di un ragazzo molto più giovane, rivelando che si tratta proprio di Ernest.

Questo finale fu tagliato e sostituito con quello attuale, meno sdolcinato e più in tono col resto del film, dopo che la prima proiezione privata aveva fatto riscuotere commenti negativi;[3] il personaggio di Toni e tutte le sue scene furono completamente cancellate.[4][5] L'unico elemento sopravvissuto nel montaggio finale è la fotografia di Ernest davanti alla sua bara, nell'ultima scena: si tratta di un'immagine di scena dell'Ernest invecchiato.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Studios reconsider what some stars are worth, su EW.com. URL consultato il 1º settembre 2020.
  2. ^ (EN) Catherine Bell now acting less, playing mom more, su iran-times.com. URL consultato il 1º settembre 2020.
  3. ^ (EN) DAVID J. FOX, A look inside Hollywood and the movies. THE VANISHING: ‘Death Becomes Her’ and the Lost Ullman Ending, in Los Angeles Time, 9 agosto 1992.
  4. ^ (EN) Death Becomes Her su Simplystreet.com, su simplystreep.com. URL consultato il 10 febbraio 2022.
  5. ^ (EN) Jon O'Brien, Death Becomes Her 25th anniversary: 12 things you may not know about the classic comedy, in Metro, 31 luglio 2017. URL consultato l'8 febbraio 2022.
  6. ^ Telecamera Spia, su telecameraspia.com. URL consultato il 29 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2016). Retrieved Saturday, 29 October 2016

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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