L'eternità e un giorno

L'eternità e un giorno
Una scena del film
Titolo originaleΜία αιωνιότητα και μία μέρα
Mia aiōniotīta kai mia mera
Lingua originalegreco
Paese di produzioneFrancia, Italia, Grecia
Anno1998
Durata129 min
Rapporto1,66:1
Generedrammatico
RegiaTheo Angelopoulos
SceneggiaturaTheo Angelopoulos, Tonino Guerra, Petros Markarīs, Giorgio Silvagni
ProduttoreTheo Angelopoulos, Éric Heumann, Giorgio Silvagni, Amedeo Pagani
Casa di produzioneParadis Films, Intermédias, La Sept Cinéma, Classic, Istituto Luce, Theo Angelopoulos Film Productions, Ellīniko Kentro Kinīmatographou, ERT1
Distribuzione in italianoIstituto Luce
FotografiaYorgos Arvanitis, Andreas Sinanos
MontaggioGiannīs Tsitsopoulos
MusicheEleni Karaindrou
ScenografiaGiōrgos Patsas
CostumiGiōrgos Ziakas, Kōstas Dīmītriadīs
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali
Doppiatori italiani

L'eternità e un giorno (Mia aiōniotīta kai mia mera) è un film del 1998 diretto da Theo Angelopoulos. Pellicola dal carattere allegorico, è interpretata fra gli altri da Bruno Ganz, Isabelle Renauld e Fabrizio Bentivoglio.

È stato presentato in concorso al 51º Festival di Cannes, dove ha vinto all'unanimità la Palma d'oro.[1][2]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Alexandros, un poeta ed intellettuale greco in età avanzata, è pronto a lasciare la casa sul mare di Salonicco dove ha sempre vissuto, per affrontare un ricovero, forse addirittura definitivo, in ospedale.

Ritrovata per caso una lettera della moglie Anna in cui descrive un giorno d'estate di trent'anni prima, Alexandros comprende di essere giunto a un punto di svolta della propria vita e, complice l'incontro con un bambino albanese immigrato clandestinamente, comincia un viaggio senza meta, unicamente per raccogliere - e far quadrare - sentimenti e suggestioni del passato con la malinconia del tempo presente.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film è stato presentato in anteprima al Festival di Cannes il 23 maggio 1998.[3]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (ENFR) Awards 1998, su festival-cannes.fr. URL consultato il 3 luglio 2011.
  2. ^ (EN) Todd McCarthy, ‘Eternity’ cops Cannes Palme D’Or, in Variety, 25 maggio 1998. URL consultato il 25 febbraio 2020.
  3. ^ (EN) David Stratton, Eternity and a Day, in Variety, 25 maggio 1998. URL consultato il 25 febbraio 2020.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN217045761 · GND (DE7587810-0 · BNF (FRcb14441499g (data)
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