Just Like Tom Thumb's Blues

Just Like Tom Thumb's Blues
ArtistaBob Dylan
Autore/iBob Dylan
GenereFolk rock
Rock
Pubblicazione originale
IncisioneHighway 61 Revisited
Data1965
EtichettaColumbia Records
Durata5 min: 31 s

Just Like Tom Thumb's Blues è un brano musicale scritto ed eseguito dal cantautore statunitense Bob Dylan, incluso nel suo album del 1965 Highway 61 Revisited. Due distinte versioni dal vivo furono pubblicate rispettivamente come B-side del singolo I Want You, e sulla compilation The Bootleg Series Vol. 4: Bob Dylan Live 1966, The "Royal Albert Hall" Concert. Il brano è stato reinterpretato da numerosi artisti, tra i quali: Gordon Lightfoot, Nina Simone, Barry McGuire, Judy Collins, Frankie Miller, Linda Ronstadt, Grateful Dead, Neil Young, The Black Crowes, e Bryan Ferry.

Il brano[modifica | modifica wikitesto]

Just Like Tom Thumb's Blues è costituita da sei strofe e da nessun ritornello. Il testo descrive una sorta di incubo che il narratore ha vissuto a Juarez, in Messico, durante il quale ha incontrato malattia, disperazione, prostitute, santi, donne ombrose, autorità corrotte, alcool e droghe, prima di decidere finalmente di tornare a New York City. Il testo incorpora diversi riferimenti letterari ad opere di Malcolm Lowry, Edgar Allan Poe, e Jack Kerouac, mentre il titolo della canzone, oltre che alla celebre fiaba di pollicino, è un riferimento alla poesia La mia bohème di Arthur Rimbaud (« ...Pollicino sognante, nella mia corsa sgranavo... »).

Testo e musica[modifica | modifica wikitesto]

La canzone venne incisa il 2 agosto 1965 negli studi della Columbia a New York, lo stesso giorno nel quale Dylan registrò anche Ballad of a Thin Man, Highway 61 Revisited e Queen Jane Approximately, altre tre canzoni incluse in Highway 61 Revisited.[1][2][3] Tuttavia, Just Like Tom Thumb's Blues richiese molti più tentativi di perfezionamento rispetto alle altre canzoni della stessa seduta; soltanto alla take numero 16 Dylan e la sua band catturarono su nastro la versione definitiva che sarebbe poi apparsa sull'album.[2] Secondo il biografo di Bob Dylan Clinton Heylin, i musicisti che accompagnarono Dylan nella take inserita in Highway 61 Revisited furono Mike Bloomfield alla chitarra elettrica, Al Kooper al pianoforte elettrico, Paul Griffin al pianoforte, Harvey Brooks al basso e Bobby Gregg alla batteria.[2] In una versione embrionale della canzone, Sam Lay fu il batterista e Frank Owens suonò il pianoforte.[2] La take 5, che vede la presenza di Lay ed Owens, è stata inclusa nell'album del 2005 The Bootleg Series Vol. 7: No Direction Home: The Soundtrack.[2]

Musicalmente, Just Like Tom Thumb's Blues consiste in 6 strofe senza il raccordo di nessun ritornello, variate da qualche accordo e dall'enfasi del canto di Dylan. Tastiera, batteria e voce forniscono la base, mentre Mike Bloomfield suona la chitarra elettrica con influenze latinoamericane.[3] La parte tastieristica in particolare, ha un utilizzo innovativo di due pianoforti diversi, con Al Kooper al piano elettrico Hohner Pianet e Paul Griffin al piano honky-tonk.[3]

Tracce singolo[modifica | modifica wikitesto]

Columbia 4-43683
  1. I Want You - 2:57
  2. Just Like Tom Thumb's Blues [live] - 5:36

Cover[modifica | modifica wikitesto]

Head and torso of black woman at a piano in front of a microphone wearing a flowered kerchief in her hair
Nina Simone reinterpretò Just Like Tom Thumb's Blues nel 1969

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Williamson, Nigel, The Rough Guide to Bob Dylan 2, Rough Guides, 2006, p. 228, ISBN 978-1-84353-718-2.
  2. ^ a b c d e Heylin, Clinton, Revolution in the Air: The Songs of Bob Dylan, 1957-1973, Chicago Review Press, 2009, pp. 256–260, ISBN 978-1-55652-843-9.
  3. ^ a b c Polizzotti, Mark, Highway 61 Revisited, Continuum, 2006, p. 127–131, 145, ISBN 978-0-8264-1775-6.
  4. ^ RPM Playsheet December 13, 1965, su collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 30 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2016).
  5. ^ Starr, Larry; Waterman, Christpher & Hodgson, Jay, Rock: A Canadian Perspective, Oxford University Press, 2008, p. 213, ISBN 978-0-19-542761-5.
  6. ^ Wolk, Douglas, Love Hurts, in Time Out 1000 Songs to Change Your Life, Time Out, 2008, p. 12, ISBN 978-1-84670-082-8.
  7. ^ Erlewine, Stephen Thomas, Dylanesque, su allmusic.com, AllMusic. URL consultato il 12 ottobre 2010.
  8. ^ Weingarten, Christopher, Is Bob Dylan Hip-Hop's Godfather? His Ties to Beasties, Roots, More, su rollingstone.com, Rolling Stone Magazine, 30 marzo 2010. URL consultato il 20 novembre 2010.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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