Junior (racconto)

Junior
Titolo originaleNobody Here But—
Altri titoliQui non c'è nessuno
AutoreIsaac Asimov
1ª ed. originale1953
1ª ed. italiana1964
Genereracconto
Sottogenerefantascienza
Lingua originaleinglese

Junior (Nobody Here But—) è un racconto di fantascienza di Isaac Asimov pubblicato per la prima volta nel 1953 sulla rivista Star Science Fiction Stories. Successivamente è stato incluso nella raccolta Antologia personale (Nightfall and Other Stories) del 1969. Il racconto è stato pubblicato varie volte in italiano a partire dal 1964[1] anche col titolo Qui non c'è nessuno.

La storia è ambientata negli anni cinquanta, l'epoca in cui Asimov la ha scritta.

Il matematico Cliff Anderson e l'elettrotecnico Bill Billings lavorano per un politecnico, il Midwestern Institute. I due colleghi hanno costruito un calcolatore che, secondo gli standard dell'epoca, ha le dimensioni di un piccolo armadio. Bill aspira a sposare la sua fidanzata Mary Ann, ma è troppo timido e non trova il coraggio di farle la proposta di matrimonio.

Da tempo i due colleghi stanno apportando migliorie al loro calcolatore, che hanno battezzato “Junior”, cercando in particolare di aumentare le sue capacità e le sue funzioni e di ridurne ulteriormente le dimensioni. Un giorno però, giunti inaspettatamente nel loro laboratorio con Mary Ann, scoprono che “Junior” ha cominciato ad agire di sua iniziativa ed è ormai molto più sviluppato di quanto pensassero. Si è costruito da solo una sorta di braccia e mani che possono raggiungere e usare componenti ed attrezzi, e inoltre si è dotato di un altoparlante. Ma più di tutto, “Junior” è dotato di una sua intelligenza e della capacità di riprogrammarsi da solo.

Nella situazione caotica che segue Mary Ann è sul punto di andarsene dal laboratorio quando Cliff, esasperato dall'indecisione di Bill nei confronti della ragazza, praticamente gli ordina di farle la proposta di matrimonio. Bill rompe ogni indugio e chiede a Mary Ann di sposarlo, cosa che la ragazza accetta. I due colleghi si accorgeranno solo molto tempo dopo che, in quel momento caotico, Cliff non aveva affatto parlato.

  1. ^ Edizioni di Junior, su Catalogo Vegetti della letteratura fantastica, Fantascienza.com. (aggiornato fino al gennaio 2010)

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