Ivan Slezjuk

Ivan Slezjuk
vescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricoperti
 
Nato14 gennaio 1896 a Žyvačiv
Ordinato presbitero1923 dal vescovo Hryhoryj Chomyšyn
Consacrato vescovoaprile 1945 dal vescovo Hryhoryj Chomyšyn
Deceduto2 dicembre 1973 (77 anni) a Stanislaviv
 
Beato Ivan Slezjuk

vescovo e martire

 
Nascita14 gennaio 1896 a Žyvačiv
Morte2 dicembre 1973 (77 anni) a Stanislaviv
Venerato daChiesa cattolica
Beatificazione27 giugno 2001
Ricorrenza2 dicembre

Ivan Slezjuk (Žyvačiv, 14 gennaio 1896Stanislaviv, 2 dicembre 1973) è stato un vescovo cattolico ucraino. Esercitò il suo ministero in clandestinità sotto il regime sovietico e fu più volte imprigionato; è stato dichiarato martire e proclamato beato da papa Giovanni Paolo II nel 2001

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ivan Slezjuk nacque a Žyvačiv il 14 gennaio 1896.

Formazione e ministero sacerdotale[modifica | modifica wikitesto]

Compì gli studi teologici per il sacerdozio nel seminario di Stanislaviv.

Nel 1923 fu ordinato presbitero per l'eparchia di Stanislaviv da monsignor Hryhoryj Chomyšyn.[1] Dal 1923 al 1935 lavorò come catechista al liceo e al seminario di Stanislaviv.

Ministero episcopale[modifica | modifica wikitesto]

Nell'aprile del 1945 l'eparca Hryhoryj Chomyšyn lo ordinò in segreto suo vescovo coadiutore con diritto di successione, come precauzione nel caso in cui dovesse essere arrestato.[2] Tuttavia, poco dopo, il 2 giugno 1945, monsignor Slezjuk fu arrestato e deportato per dieci anni nel campo di lavoro di Vorkuta. Nel 1950 fu trasferito nei campi di lavoro della Mordovia. Il 15 novembre 1954 fu liberato e tornò a Stanislaviv. Nel 1962 fu arrestato per la seconda volta per aver svolto attività religiose anti-statali e imprigionato per cinque anni in un campo a regime più duro. Il 30 novembre 1968 fu scarcerato. In seguito il KGB lo interrogò regolarmente. L'ultima visita avvenne due settimane prima della sua morte.[2] Riuscì comunque a esercitare un fecondo ministero tra i fedeli di rito bizantino. Ordinò sacerdoti e un vescovo, monsignor Sofron Dmyterko.

Morì a Ivano-Frankivs'k il 2 dicembre 1973 all'età di 77 anni.

Il 26 febbraio 1992 venne ufficialmente riabilitato dal tribunale distrettuale di Ivano-Frankivs'k per il secondo periodo di detenzione.

Il 29 ottobre 2001 la sua salama fu sepolta nella cattedrale greco-cattolica della Resurrezione a Ivano-Frankivs'k.[3].

Beatificazione[modifica | modifica wikitesto]

Venne beatificato il 27 giugno 2001 durante una cerimonia tenutasi all'ippodromo di Leopoli e presieduta da papa Giovanni Paolo II.

Il suo elogio si legge nel Martirologio romano al 2 dicembre.

Genealogia episcopale e successione apostolica[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dmytro Blazejowsky, Hierarchy of the Kyivan Church (861-1990), Rome, 1990, p. 323.
  2. ^ a b Biografie di venticinque Servi di Dio greco-cattolici sul sito web della Santa Sede.
  3. ^ (UK) Reporter, Цей тиждень в історії Івано-Франківська 29 жовтня — 4 листопада | «Репортер», su «Репортер». URL consultato il 20 febbraio 2016.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Eparca di Ivano-Frankivs'k Successore
Hryhoryj Chomyšyn 17 gennaio 1947 - 2 dicembre 1973 Sofron Dmyterko, O.S.B.M.
Controllo di autoritàVIAF (EN3982148997685259870001 · WorldCat Identities (ENviaf-3982148997685259870001