Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori

Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori "Dino Amadori" IRCCS
L'IRST visto dall'ingresso principale
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàMeldola
Indirizzovia Piero Maroncelli n. 40 - Meldola (FC)
Fondazione2007
Posti letto36
PatronoS. Nicolò 6 dicembre
Dir. generaleGiorgio Martelli
Dir. sanitarioMaria Teresa Montella
Dir. scientificoGiovanni Martinelli
Sito webwww.irst.emr.it/
Mappa di localizzazione
Map

L'Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori "Dino Amadori" è una struttura ospedaliera privata dedicata alla cura, alla ricerca clinica, biologica e traslazionale e alla formazione in campo oncologico.

Operativo dal 2007 all'interno delle strutture dell'ex Ospedale Civile di Meldola, in provincia di Forlì[1], IRST è soggetto del Servizio Sanitario della Regione Emilia-Romagna[2] e della Rete Oncologica della Romagna.

Dal 2012 si annovera tra i pochi centri oncologici italiani che possono qualificarsi con il riconoscimento ministeriale di Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS)[3]. Il 16 aprile 2018 IRST ha ricevuto la visita istituzionale da parte del Presidente della repubblica Sergio Mattarella[4] in quanto ritenuto un importante punto di riferimento a livello nazionale e internazionale per la cura e la ricerca oncologica[5]. Nasce dall'intuizione di un celebre oncologo, Dino Amadori (1937-2020), originario di Santa Sofia.

Cura[modifica | modifica wikitesto]

L'organizzazione del Dipartimento di Oncologia ed Ematologia clinica e sperimentale dell'Istituto si basa sulla suddivisione delle competenze dei clinici per gruppi di patologia: in particolare ematologia[6], gastroenterico, mammella, osteoncologia tumori rari[7] e testa-collo, toracica e uro-ginecologico. I pazienti, a seconda della patologia, vengono presi in carico dal gruppo specializzato che ne dispone e ne coordina l'accesso ai diversi servizi dell'Istituto.

Ricerca[modifica | modifica wikitesto]

La ricerca svolta in IRST riguarda alcune aree d'interesse specifico quali:

  • l'epidemiologia[8], per ricavare dati di incidenza/prevalenza/sopravvivenza e favorire così le attività di sorveglianza e prevenzione;
  • la ricerca in cure palliative[9], fondamentale per garantire un alto livello assistenziale anche in fase di malattia molto avanzata;
  • la ricerca biomolecolare[10] utile per individuare indicatori e predittori biologici necessari per la diagnosi precoce, l'individuazione di rischio, la prognosi nei tumori solidi, la formulazione di terapie personalizzate e nuovi farmaci.
  • la ricerca traslazionale[11] che permette di trasferire direttamente le scoperte della ricerca di laboratorio all'attività di cura (dal laboratorio al letto del paziente);
  • la ricerca clinica[12] attraverso la quale è possibile attuare studi sullo sviluppo delle malattie oncologiche nel rispetto della normativa vigente e delle regole internazionali.

L'IRST collabora attivamente con università, altri IRCSS, enti e alcuni tra i più importanti centri nazionali e internazionali di ricerca e cura oncologica tra cui Università di Bologna[13], Istituto Nazionale Tumori “Regina Elena”, AGENAS, Princeton e YALE University, The Methodist Hospital (Houston, USA), Institute of Cancer Research (London, UK), Bugando Medical Centre (Mwanza, Tanzania).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Corriere della Sera - Romagna, apre il nuovo ospedale oncologico, su corriere.it. URL consultato il 13 agosto 2018.
  2. ^ Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna,, su bur.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 14 agosto 2018.
  3. ^ Gazzetta Ufficiale, su gazzettaufficiale.it. URL consultato il 13 agosto 2018.
  4. ^ Mattarella ai ricercatori dell'Irst. "Siete una risorsa straordinaria,", su ilrestodelcarlino.it. URL consultato il 14 agosto 2018.
  5. ^ La classifica del Ministero: Irst primo in Italia, il neo-direttore: "Competeremo in Europa", in ForlìToday. URL consultato il 13 agosto 2018.
  6. ^ Trapianto autologo di staminali: la rete garanzia di qualità, in Corriere Romagna. URL consultato il 20 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 21 agosto 2018).
  7. ^ European network for Rare adult solid Cancer. URL consultato il 20 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 21 agosto 2018).
  8. ^ Emilia Romagna. Si fondono i registri tumori di Ferrara e quello della Romagna e Imola, in Quotidiano Sanità. URL consultato il 20 agosto 2018.
  9. ^ Unici in Italia: esperti dell'Ausl e dell'Irst contribuiranno con l'MD Anderson Cancer Center, in Forlitoday. URL consultato il 20 agosto 2018.
  10. ^ Alla dottoressa Mercatali, ricercatrice IRST, il premio “Guido Berlucchi". URL consultato il 20 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 21 agosto 2018).
  11. ^ Tumori, ecco i «magnifici dieci»: giovani scienziati italiani premiati negli Usa, in Corriere della Sera. URL consultato il 20 agosto 2018.
  12. ^ Irst, la ricerca si traduce in clinica: paziente con tumore al polmone dimessa dopo terapia innovativa, in Forlitoday. URL consultato il 20 agosto 2018.
  13. ^ L'Università di Bologna acquisisce una quota dell'Irst: "Più forza alla ricerca", in ForlìToday. URL consultato il 13 agosto 2018.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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