Islam in Svezia

Cupola e minareto della Moschea di Stoccolma

L'Islam è la più numerosa minoranza religiosa in Svezia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

I Tatari del Baltico furono il primo gruppo musulmano nella Svezia moderna.

Fu però solo nella seconda metà del XX secolo che larghi gruppi di musulmani giunsero in Svezia per immigrazione da paesi a maggioranza musulmana, come Bosnia ed Erzegovina, Turchia, Iraq, Iran, Somalia e Libano. La maggior parte dei musulmani in Svezia oggi sono immigrati o discendenti di immigrati. La maggioranza di loro è di origine araba, principalmente provenienti dall'Iraq. Il secondo gruppo più numeroso di musulmani è costituito di migranti e rifugiati dall'ex-Jugoslavia, soprattutto Bosgnacchi e Kosovari. Seguono Somali e Marocchini, Curdi e Berberi. Ahmed Rami, di origine marocchina, produce dalla Svezia il suo programma radiofonico Radio Islam, divenuto controverso per le sue posizioni antisemite negazioniste sull'Olocausto.

La moschea Nasir della comunità Ahmadiyya di Göteborg è stata la prima moschea ad essere costruita in Svezia, benché il gruppo non sia considerato islamico dalle altre confessioni musulmane. Sono oggi presenti numerose moschee in Svezia, di cui le principali sono quelle di Malmö e di Stoccolma.

Demografia[modifica | modifica wikitesto]

Non ci sono statistiche ufficiali sul numero di musulmani in Svezia, ma le stime variano tra 100.000 e 400.000, ossia tra l'1% e il 4% della popolazione svedese.

Luoghi di culto[modifica | modifica wikitesto]

Molteplici moschee sono state costruite in Svezia a partire dagli anni '80, le principali la moschea di Malmö (1984) e la moschea di Stoccolma (2000). La moschea di Bellevue e la moschea di Brandbergen sono state al centro di controversie negli anni 2000 come luoghi di reclutamento e propaganda jihadista.[1][2]

Di seguito una lista (non esaustiva) delle moschee in Svezia

Nome Municipalità Anno Organizzazione Affiliazione (fiqh) Imam Lingua del culto Immagine
Stoccolma
Moschea di Stoccolma[3] Stoccolma Medborgarplatsen 2000 Islamiska Förbundet i Stockholm (Associazione islamica a Stoccolma) sunnita Abu Mahmoud arabo, svedese
Bangladesh Jame Masjid 23 Kocksgatan, Stoccolma Medborgarplatsen     sunnita (hanafita)   bengalese, arabo
Moschea di Fittja Fittja (Stoccolma Ovest) 2007 Botkyrka Turkiska Islamiska Förening (Associazione Turca Islamica di Botkyrka) sunnita (hanafita)   arabo, turco
Moschea di Brandbergen Haninge (Stoccolma Sud)   Haninge Islamiskt Kultur Center (Centro Culturale Islamico di Haninge)   Karim Laallam arabo
Moschea "Imam Ali" a Järfälla Järfälla (Stoccolma Ovest)   Assemblea Ahl Al Bayt sciita   arabo, persiano
Svezia centrale
Moschea di Uppsala Uppsala, Kvarngärdet 1995   sunnita    
Moschea di Örebro Örebro, Vivalla 2008        
Moschea di Märsta Märsta          
Svezia meridionale
Moschea di Bellevue Göteborg, Bellevue   Centro islamico sunnita wahhabita    
Musalla as-Salam Göteborg, Bellevue     sunnita (shafi'ita)    
Prima Moschea Turca Göteborg, Hisingen     sunnita (hanafita)    
Seconda Moschea Turca Göteborg, Hisingen     sunnita (hanafita)    
Masjid Guraba Göteborg, Hisingen     sunnita    
Moschea Bosniaca Göteborg, Hisingen   sunnita (hanafita)   arabo, bosniaco
Moschea Nasir Göteborg, Högsbo 1976   Ahmadiyya Kashif Virk arabo, svedese, Urdu
Moschea di Malmö Malmö 1984        
Ex Chiesa di S. Caterina Malmö 1960
(in uso come moschea dal 2008)
       
Moschea di Trollhättan Trollhättan 1985   sciita    
Svezia Settentrionale
Moschea di Umeå Umeå, Ålidhem in progetto        

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (SV) Claes Petersson, Terrorbas i Sverige, Aftonbladet, 13 luglio 2005. URL consultato il 3 marzo 2007 (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2006).
  2. ^ (SV) Stefan Lisinski, Säpo utreder medhjälp till terrorbrott, Dagens Nyheter, 11 novembre 2005. URL consultato il 2 gennaio 2007.
  3. ^ Moschea di Stoccolma (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2005).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alwall, Jonas (1998), Muslim rights and plights : the religious liberty situation of a minority in Sweden, Lund : Lund University Press, pp. 145–238
  • Carlbom, Aje (2003), The Imagined versus the Real Other : Multiculturalism and the Representation of Muslims in Sweden, Lund: Lund Monographs in Social Anthropology, pp. 63–163
  • Nielsen, Jørgen S. (1992), Muslims in Western Europe, Edinburgh : Edinburgh University Press, pp. 80–84
  • Sabahi, Farian (2006), Islam: l'identità inquieta dell'Europa. Viaggio tra i mussulmani d'occidente, Milano : Il Saggiatore
  • Sander, Åke (1990), Islam and Muslims in Sweden, Göteborg : Centre for the Study of Cultural Contact and International Migration, Gothenburg University, pp. 1–54
  • Sander, Åke (1993), Islam and Muslims in Sweden and Norway : a partially annotated bibliography 1980-1992 with short presentations of research centres and research projects, Göteborg : Centre for the Study of Cultural Contact and International Migration, Gothenburg University
  • Sander, Åke (1997), “To what extent is the Swedish Muslim religious?”, in Steven Vertovec and Ceri Peach (eds.), Islam in Europe : The politics of religion and community, London : Macmillan and New York : St.Martin's, pp. 179–210
  • Sander, Åke (2004), “Muslims in Sweden”, in Muhammad Anwar, Jochen Blaschke and Åke Sander, State Policies Towards Muslim Minorities : Sweden, Great Britain and Germany (PDF). URL consultato il 2 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2007), Berlin : Parabolis; pp. 203–374 (2007-03-24)

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