Ibn Zamrak

Ibn Zamrak, pseudonimo di Abū ʿAbd Allāh Muḥammad ibn Yūsuf ibn Muḥammad ibn Aḥmad ibn Muḥammad ibn Yūsuf ibn Zamrak al-Surayhi (in arabo أبو عبد الله محمد بن يوسف بن محمد بن أحمد الصريحي?; Granada, 13331393), è stato un poeta arabo-andaluso.

Ibn Zamrak (in arabo ابن زمرك?) era di umili origini, ma grazie al suo maestro Ibn al-Khaṭīb divenne un poeta alla corte dei Nasridi, dinastia regnante nel Sultanato di Granada. Accompagnò il sultano Muḥammad V durante il suo esilio nel Marocco merinide e quando Muḥammad riconquistò il trono a Granada nel 1361 venne nominato segretario privato e poeta di corte.

Quando Ibn al-Khaṭīb fu destituito dalla sua carica di visir nel 1371, Ibn Zamrak gli succedette. Più tardi, lo stesso Ibn Zamrak fu imprigionato quasi due anni a Fez per ordine di Yūsuf II e fu assassinato per volere di Muḥammad VII.[1]

Alcune delle sue poesie decorano le fontane e i palazzi dell'Alhambra, in particolare il Patio de los Leones, il Patio de la Alberca o de los Arrayanes e la Sala de las Dos Hermanas. Nelle sue poesie lodava l'eccellenza della dinastia nasride e amava descrivere la bellezza delle donne e della natura, in particolare di Granada.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Description in Classical Arabic Poetry:Was.f, Ekphrasis, and interarts, Akiko Motoyoshi Sumi, Brill, 2003, p. 158

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • García Gómez, Emilio. Ibn Zamrak el poeta de la Alhambra, Granada, Patronato de la Alhambra, 1975.
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