Hokusai manga

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Manga
Alcuni degli schizzi contenuti nei volumi
AutoreKatsushika Hokusai
Data1814-1878 circa
Tecnicaxilografia
Ubicazionesconosciuta

Hokusai manga (北斎漫画? "Schizzi sparsi di Hokusai") è una raccolta di schizzi con vari soggetti, ad opera dell'artista giapponese Katsushika Hokusai. I soggetti dei disegni includono paesaggi, flora e fauna, scene di vita quotidiana e il soprannaturale. La parola manga nel titolo non si riferisce ai manga narrativi contemporanei. Dipinti su xilografie in tre colori (nero, grigio e carne), i manga comprendono letteralmente migliaia di immagini in 15 volumi, il primo fu pubblicato nel 1814, quando l'artista aveva cinquantacinque anni. Gli ultimi tre volumi furono pubblicati postumi, due di questi furono assemblati dal loro editore utilizzando del materiale inedito. L'ultimo volume era composto da opere pubblicate in precedenza, con la presenza anche di alcune non di Hokusai, e non è considerato autentico dagli storici dell'arte.

Storia della pubblicazione[modifica | modifica wikitesto]

La prefazione del primo volume dell'opera, scritta da Hanshū Sanjin (半洲散人?), un artista minore di Nagoya, suggerisce che la pubblicazione dell'opera possa essersi avvalsa degli aiutanti di Hokusai. Parte della prefazione dice:[1]

«Questo autunno al maestro [Hokusai] capitò di visitare la provincia occidentale e si fermò nella nostra città [Nagoya]. Ci siamo tutti incontrati insieme con il pittore Gekkōtei Bokusen (月光亭墨僊?) [Utamasa II, noto arista di Nagoya, allievo di Hokusai e selezionatore delle ultime opere di Hokusai] nella residenza di quest'ultimo, essendo un'occasione molto gioiosa. E c'erano oltre tremila schizzi di ogni tipo — dagli immortali, i Budda, gli studiosi e le donne, agli uccelli, gli animali, le erbe e gli alberi, lo spirito di ogni elemento era completamente catturato dal pennello.»

Il volume finale è considerato spurio da alcuni storici dell'arte.[2]

Fonti del Manga[modifica | modifica wikitesto]

Tradizionalmente si ritiene che, dopo l'esplosione della produzione, Hokusai selezionò accuratamente e ridisegnò gli schizzi, sistemandoli negli schemi sopravvissuti. Tuttavia, Michener sostiene che lo schema delle immagini su una particolare opera sia stata organizzata dagli intagliatori e dagli editori, non dall'artista stesso.

Eredità[modifica | modifica wikitesto]

Il primo volume di Manga (definito da Hokusai come un "pennello impazzito"), era un libro di istruzioni sull'arte pubblicato per aumentare i propri introiti, trovandosi in difficoltà economica. Poco dopo Hokusai rimosse il testo e lo ripubblicò.[3] Manga testimonia la dedizione al realismo artistico nella rappresentazione delle persone e del mondo naturale. L'opera fu immediatamente un successo, presto seguirono i volumi successivi. L'opera fu conosciuta in Occidente da quando Philipp Franz von Siebold pubblicò le proprie parafrasi litografate di alcuni schizzi nel suo Nippon: Archiv zur Beschreinbung von Japon nel 1831. L'opera iniziò a circolare in Occidente dopo l'arrivo in Giappone di Matthew C. Perry nel 1854.[4]

Hokusai manga nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Michener 1958, p. 13.
  2. ^ Hillier 1980, p. 100.
  3. ^ (EN) BBC Radio 4: The Floating World of Hokusai, 30 agosto 2012.
  4. ^ Hillier 1980, pp. 107, 110.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Jocelyn Bouquillard e Christopher Marquet, Hokusai: First Manga Master, New York, Harry N. Abrams, Inc., 2007, ISBN 0-8109-9341-4.
  • (EN) Jack R. Hillier, The Art of Hokusai in Book Illustration, Londra, Sotheby Parke Bernet, 1980.
  • (EN) James A. Michener, Hokusai Sketchbooks: Selections from the Manga, Rutland, Vermont & Tokyo, Charles E. Tuttle Company, 1958.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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