Ho Jong-suk

Ho Jong-suk

Presidente della Corte Suprema del Corte Suprema del Popolo
Durata mandato28 ottobre 1959 –
24 giugno 1960
PredecessoreKim Ha-un
SuccessoreKim Ik-son

Ministra della Giustizia
Durata mandato3 August 1957 – 18 September 1957
Durata mandato18 settembre 1957 –
31 agosto 1959
PresidenteKim Il Sung

Ministra della Cultura e della Propaganda
Durata mandato9 settembre 1948 –
3 agosto 1957

Dati generali
Partito politicoPartito Comunista di Corea, Korean National Revolutionary Party e Partito del Lavoro di Corea

Ho Jong-suk[1] (허정숙?, Hŏ Chŏng-sukMR; 16 luglio 19085 giugno 1991) è stata una politica e attivista nordcoreana, figura femminile di spicco del Partito Comunista di Corea e della rivoluzione sessuale della Corea sotto il dominio giapponese.[2] Dal 1948, ha ricoperto diversi incarichi in Corea del Nord, tra cui quello di Ministra della Sanità e Presidente della Corte Suprema.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ho Jung-suk nacque come Ho Jongja (허정자?, 許貞子?)[3] in quanto figlia di Ho Hon. Iniziò i suoi studi in Giappone alla scuola Kwansei di Tokyo, proseguendoli poi al liceo per stranieri della Concessione internazionale di Shanghai, all'epoca parte della Repubblica di Cina.[4] Dopo essere tornata in Corea, nel 1921 partecipò prima al Movimento delle donne e poi si unì al Partito Comunista Coreano, a quel tempo illegale per decisione del governo generale giapponese della Corea. Nel 1927 fondò l'organizzazione femminile Geunuhoe (근우회?, 槿友會?), per promuovere la condizione femminile e la lotta per l'indipendenza nazionale in Corea.[5] Nel 1936 si trasferì in Cina ed entrò nel Partito rivoluzionario nazionale coreano (조선민족혁명당?). Nel 1938 si spostò in una provincia cinese, Hebei, ed entrò nel Chosen Independence alliance, un gruppo di resistenza coreano anti-giapponese.[3]

Il suo primo mandato nel governo nordcoreano inizia nel 1948, prima come Ministra della Cultura nel 1948-1957 e poi come Ministra della Giustizia nel 1957.[6] Ho Jung-suk è stata anche Presidente della Corte Suprema della Corea del Nord tra il 1959 e il 1960.[7][8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nell'onomastica coreana il cognome precede il nome. "Ho" è il cognome.
  2. ^ (EN) Ruth Barraclough, Red Love in Korea: Rethinking Communism, Feminism, Sexuality, Barraclough R., Bowen-Struyk H., Rabinowitz P., New York, Palgrave Macmillan, 2015, ISBN 978-1-349-57079-9.
  3. ^ a b (KO) Ho Jong-suk, su terms.naver.com.
  4. ^ (KO) Ho Jong-suk, su terms.naver.com.
  5. ^ (KO) Ho Jong-suk, su terms.naver.com.
  6. ^ (EN) Worldwide Guide to Women in Leadership, su guide2womenleaders.com.
  7. ^ (EN) Scalapino, Robert A e Lee Chong-Sik, Communism in Korea: The society, vol. 2, Vol. 2. Berkeley: University of California Press.ª ed., 1972, p. 1366, ISBN 978-0-520-02274-4.
  8. ^ (EN) Daily Report: Foreign Radio Broadcasts, Service, United States. Foreign Broadcast Information, 1960.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN16704997 · ISNI (EN0000 0000 4021 1217 · LCCN (ENn2008081209 · J9U (ENHE987012461968905171