Henry Thomas Colebrooke

Busto di Henry Thomas Colebrooke conservato presso l'Asiatic Society

Henry Thomas Colebrooke (Londra, 15 giugno 1765Calcutta, 10 aprile 1837) è stato un filologo, orientalista e botanico britannico, tra i primi studiosi di lingua sanscrita e della botanica dell'India, dove operò come magistrato.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio del banchiere e politico George Colebrooke, fu educato in casa fino ai quindici anni. In India dal 1782, lavorò per l'amministrazione coloniale in varie aree del Paese (Calcutta, Tirhut, Purnia). Dalla sua attività al servizio dell'amministrazione britannica trasse lo spunto per il saggio Remarks on the Husbandry and Commerce of Bengal ("Osservazioni sull'economia e sul commercio del Bengala"), pubblicato, in un primo momento privatamente, nel 1795, nel quale invocava il libero scambio tra l'India e la Gran Bretagna.

Nel 1793 intraprese lo studio della lingua sanscrita e completò il Digest of Hindu Laws ("Compendio di diritto indù"), il monumentale studio sul diritto indù lasciato incompiuto da William Jones; tradusse quindi i trattati Mitacshara di Vijnaneshwara e il Dayabhaga di Jimutavahana, che pubblicò insieme sotto il titolo di Law of Inheritance ("Leggi sull'eredità").

Nel 1799 fu inviato in missione a Nagpur e, al suo ritorno a Calcutta, fu nominato giudice alla nuova corte d'appello, della quale in seguito sarebbe divenuto presidente. Nel 1805 il governatore generale dell'India, Richard Wellesley, lo nominò docente di Diritto indù al Fort William College di Calcutta. Con William Jones fu tra i fondatori dell'Asiatic Society, della quale fu anche presidente.

Durante il suo soggiorno a Calcutta scrisse A Grammar of the Sanscrit Language ("Una grammatica della lingua sanscrita", 1805), vari saggi sulle cerimonie religiose indù ed Essay on the Vedas ("Saggio sui Veda", 1805); tali opere per lungo tempo costituirono il punto di riferimento sull'argomento in Gran Bretagna ed esercitarono un profondo influsso in tutta Europa. La sua grammatica sanscrita, in particolare, divenne il punto di riferimento dell'intera linguistica europea e rese possibile la fondazione dell'indoeuropeistica[1].

In una conferenza del 1824 alla Royal Asiatc Society espose la sua scoperta del "sillogismo Hindu", che attirò per la prima volta l'attenzione degli studiosi sulla logica indiana antica.[2]

Due raccolte di saggi furono pubblicate postume:

  • Miscellaneous Essays ("Saggi miscellanei", 1837)
  • Essays on the Religion and Philosophy of the Hindus ("Saggi sulla religione e la filosofia degli indù"), 1858).

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Saggi[modifica | modifica wikitesto]

Traduzioni e curatele[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Francisco Villar, Gli Indoeuropei e le origini dell'Europa, pp. 19-33.
  2. ^ H. T. Colebrooke, "On the Philosophy of the Hindus: Part II On the Nyaya and Vaiseshika systems", in Transactions of the Royal Asiatic Society (1824), 1, pp. 52-118 (il saggio è ristampato in Jonardon Ganeri (ed.), Indian Logic: A Reader, Richmon, Curzopn Press, 2001, pp. 26-58).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Thomas E. Colebrooke, Life of Colebrooke, in Frederick Max Müller (a cura di), Chips from a German Woodshop, Londra, Longmans, Green & Co., 1875, Vol. IV, pp. 377-317.
  • J.J. Higgenbothom, Colebrooke, Henry Thomas, in Men Whom India Has Known: Biographies of Eminent Indian Characters, Madras, Higgenbothom & Co., 1874.
  • C.E. Buckland (a cura di), Colebrooke, Henry Thomas, in Dictionary of Indian Biography, Londra, Swan Sonnenschein & Co., 1906.
  • (ES) Francisco Villar, Los Indoeuropeos y los origines de Europa: lenguaje e historia, Madrid, Gredos, 1991, ISBN 84-249-1471-6. Trad. it.: Francisco Villar, Gli Indoeuropei e le origini dell'Europa, Bologna, Il Mulino, 1997, ISBN 88-15-05708-0.

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