Helen Mirren

Helen Mirren al Festival di Berlino 2020
Statuetta dell'Oscar Oscar alla miglior attrice 2007

Dame Helen Lydia Mirren, nata Mironoff (Londra, 26 luglio 1945), è un'attrice britannica naturalizzata statunitense. È vincitrice di un Premio Oscar, tre Premi Golden Globe, quattro Premi BAFTA, cinque Screen Actors Guild Awards, un Critics' Choice Awards, quattro Emmy Awards e di un Tony Award.

Tra le più apprezzate attrici cinematografiche, è attiva da quattro decenni in teatro (in particolare shakespeariano), in televisione e nel cinema. Mirren ha vinto il primo dei suoi numerosi Emmy nel 1993 per la sua interpretazione di Jane Tennison nell'acclamata serie TV Prime Suspect (1991-2006). È tra le poche attrici nella storia del cinema ad essersi aggiudicata due Prix d'interprétation féminine al Festival di Cannes, rispettivamente nel 1984 per Cal e nel 1994 per La pazzia di Re Giorgio. Per la sua interpretazione di Elisabetta II del Regno Unito in The Queen - La regina (2006) ha vinto l'Oscar alla miglior attrice, il Golden Globe per la migliore attrice in un film drammatico, un BAFTA, un Critics' Choice Awards, uno Screen Actors Guild Award e una Coppa Volpi alla Mostra del cinema di Venezia.

Ha recitato in numerosi altri film importanti, tra cui 2010: L'anno del contatto (1984), Il cuoco, il ladro, sua moglie e l'amante (1989), Killing Mrs. Tingle (1999), Gosford Park (2001), Calendar Girls (2003), The Last Station (2009), Red (2010), Hitchcock (2012), Amore, cucina e curry (2014), Woman in Gold (2015), L'ultima parola - La vera storia di Dalton Trumbo (2015) Il diritto di uccidere (2015) e Ella & John - The Leisure Seeker (2017).

Nel 2013, ha ripreso il ruolo della Regina Elisabetta II nel dramma teatrale The Audience, per il quale ha vinto un Tony Award, un Drama Desk Award e un Olivier Award come migliore attrice. Nel 2020 ha ricevuto l'Orso d'oro alla carriera durante la 70ª edizione del Festival di Berlino.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Origini e studi[modifica | modifica wikitesto]

Helen Mirren è nata a Chiswick (distretto di Hounslow, Grande Londra) nel 1945, seconda di tre fratelli, da padre russo, Vasilij Petrovič Mironov[1] (1913-1980) e madre inglese, Kathleen Rogers (1909-1980). Suo nonno paterno, Pëtr Vasil'evič Mironov, era un nobile, colonnello dell'esercito zarista e diplomatico, che nel 1917 si trovava a Londra per negoziare con il governo britannico una fornitura d'armamenti all'Impero russo: a seguito della Rivoluzione d'ottobre decise di non fare ritorno nel suo Paese e di rimanere in Gran Bretagna con la sua famiglia. Tra gli antenati di Helen Mirren si trova anche il generale Michail Kamenskij, eroe delle guerre napoleoniche.

Vasilij Mironov fu violista nell'Orchestra Filarmonica di Londra fino allo scoppio della seconda guerra mondiale; dopo il 1945, lavorò come tassista e istruttore di scuola guida prima di diventare funzionario al Ministero dei trasporti britannico. Negli anni cinquanta anglicizzò il proprio nome in Basil e cambiò il cognome di famiglia in Mirren. Kathleen Rogers, nata nel sobborgo londinese di West Ham, era la penultima dei 14 figli di un macellaio, a sua volta figlio del fornitore di carni della corte della regina Vittoria.

A dispetto delle sue origini nobiliari e delle frequentazioni regali dei suoi avi, Helen Mirren non ha mai nascosto i suoi sentimenti anti-monarchici dovuti anche alla sua formazione familiare, opinione ribadita nel corso di una intervista in cui tra l'altro ha detto di essersi sempre chiesta se i suoi genitori si sarebbero mai aspettati di vederla interpretare, un giorno, la regina Elisabetta (nel film The Queen - La regina)[2].

Helen Mirren frequentò un liceo cattolico femminile, il St. Bernard's di Southend-on-Sea e, dopo il diploma, frequentò la scuola di recitazione dell'Università del Middlesex, a Londra.

Carriera teatrale[modifica | modifica wikitesto]

A 18 anni, dopo un provino riuscito, fu ammessa al National Youth Theatre (NYT) e a 20 anni (1965) ebbe la sua prima parte, quella di Cleopatra, in un allestimento dello shakespeariano Antonio e Cleopatra prodotto dallo stesso NYT e messo in scena all'Old Vic di Londra. L'interpretazione le valse anche il primo contratto, stipulato con l'impresario Al Parker, che la fece esordire nella prestigiosa Compagnia teatrale shakespeariana nel ruolo di Castiza nell'adattamento di Trevor Nunn di The Revenger's Tragedy (1966); seguì la parte di Cressida in Troilo e Cressida di Shakespeare (1968) e, nel 1971, il ruolo eponimo nell'opera di August Strindberg La signorina Giulia.

Dal 1972 al 1974 Helen Mirren lavorò anche fuori dal Regno Unito, partecipando al progetto sperimentale di Peter Brook Conference of the Birds (Nordafrica e Stati Uniti), per poi, una volta tornata in patria, recitare nel ruolo di Lady Macbeth.

A quel punto della sua carriera, che già l'aveva vista interpretare anche ruoli cinematografici, Helen Mirren si dedicò anche sulla scena a opere moderne e contemporanee: nel settembre 1975 al Royal Court di Chelsea fu la rock-star Maggie in Teeth "n" Smiles di David Hare (ruolo che, replicato nel 1976 al Wyndham's, un teatro del West End, le valse il premio della critica di miglior attrice teatrale britannica dell'anno). Sempre nel 1975, in novembre, fu di scena in Il gabbiano di Čechov nella parte di Nina e nel 1976 fu Ella nella commedia The Bed Before Yesterday di Ben Travers; vi fu un ritorno a Shakespeare nel 1977 con la rappresentazione delle tre parti dell'Enrico VI (per la regia di Terry Hands) in cui l'attrice portò sulla scena la regina Margherita d'Angiò e, soprattutto, con un'acclamata interpretazione della novizia Isabella in Misura per misura (1979).

Gli anni ottanta videro Helen Mirren intensificare l'attività cinematografica, per la quale si trasferì a Hollywood per un certo periodo: tornò a Londra nel 1989 per rappresentare la prima nazionale del dramma Specchio a due direzioni. In tale frangente, lo stesso autore dell'opera, il drammaturgo americano Arthur Miller, vista la performance della Mirren, ebbe a dire che «Quel che mi piace degli attori inglesi è che non hanno timore di mostrare le emozioni»[3].

Fino al 1994, a dispetto della sua lunga carriera teatrale, Helen Mirren era più nota come attrice cinematografica: il grande pubblico la scoprì anche attrice teatrale quell'anno quando, all'Yvonne Arnaud Theatre di Guildford, mise in scena Natalija Petrovna nella commedia di Ivan Turgenev Un mese in campagna, coprotagonista insieme a John Hurt (il suo spasimante Ratikin) e il quasi esordiente Ralph Fiennes (alla sua seconda esperienza sul palco, nei panni del giovane Belijaev): il critico John Thaxer disse di lei che «Invece di un'annoiata Natalija che getta via la sua estate con stupidi vestitini, Helen Mirren, vestita in abiti smaglianti, è una donna che nemmeno troppo malvolentieri lascia che il suo cuore, che batte per il giovane maestro di suo figlio, guidi le sue azioni e rompa la routine domestica… Con le sue morbide spalle nude, si sente libera di lanciarsi in una magica e onirica dichiarazione d'amore.»[4]

La commedia fu portata a Broadway l'anno successivo e per quell'interpretazione Helen Mirren ricevette la nomination al Tony Award. Un'altra nomination arrivò nel 2002 per il dramma di Strindberg Danza di morte (recitato insieme a Ian McKellen e provato durante i giorni dell'attentato alle Torri Gemelle, come la stessa Mirren ricorda nella sua autobiografia In the Frame, 2007).

Dopo una parentesi non felice con una nuova interpretazione di Antonio e Cleopatra (con Alan Rickman come Antonio) nel 1998, Helen Mirren tornò a prove ben più convincenti nel 2000 con una piéce di Tennessee Williams del 1957, La calata di Orfeo; infine, dal 2003 riscuote grande successo nella commedia di Eugene O'Neill Il lutto si addice ad Elettra. Nel 2013 torna sulle scene del West End per interpretare Elisabetta II nel dramma politico di Peter Morgan The Audience; per la sua interpretazione, Helen Mirren vince il Laurence Olivier Award per la migliore attrice. Nel 2015, torna a Broadway con The Audience, per cui ha vinto il Tony Award alla miglior attrice protagonista in uno spettacolo.

Carriera cinematografica[modifica | modifica wikitesto]

Helen Mirren nel 2010

L'attività cinematografica di Helen Mirren iniziò nel 1967 con il film di Don Levy Herostratus. Fino agli anni ottanta prese parte a pochi film in ragione della concomitante attività sulla scena, comunque fu presente in produzioni di registi famosi come Age of Consent di Michael Powell, Messia selvaggio di Ken Russell; recitò nell'adattamento su grande schermo della citata Signorina Giulia già messo in scena in teatro (1972); più avanti, lavorò per Tinto Brass in Caligola insieme a Malcolm McDowell (1979) e nell'ultimo film di Peter Sellers, Il diabolico complotto del dottor Fu Manchu (1980).

Nel 1980 apparve con Bob Hoskins in Venerdì maledetto, l'anno seguente fu la fata Morgana in Excalibur (1981); nel 1984, in 2010 - L'anno del contatto recitò in russo nel ruolo della comandante della astronave sovietica.

Gran parte della produzione cinematografica di Helen Mirren è concentrata dalla fine degli anni ottanta in avanti, con prove d'autore come la parte della moglie nel film di Peter Greenaway Il cuoco, il ladro, sua moglie e l'amante (1989); non manca neppure una vena di sofisticato erotismo, nella Venezia rappresentata in Cortesie per gli ospiti, dove la Mirren, insieme a Christopher Walken, intraprende un gioco di seduzione con la più giovane coppia formata da Rupert Everett e Natasha Richardson.

Sempre in Italia è ambientato Monteriano - Dove gli angeli non osano mettere piede del 1991, insieme a Helena Bonham Carter. Tra le altre produzioni di rilievo figurano La pazzia di Re Giorgio, che le valse la sua prima nomination come miglior attrice non protagonista agli Oscar del 1995); Se mi amate... (1997) di Sidney Lumet, in cui affronta il tema dell'eutanasia; e la commedia nera Killing Mrs. Tingle (1999).

Nel 2001, Robert Altman la diresse in Gosford Park insieme a un gruppo di altre attrici britanniche; l'interpretazione le valse la seconda nomination come miglior attrice non protagonista per gli Oscar 2002. Il successo fu confermato da Calendar Girls (2003), film nel quale mette in scena una storia realmente accaduta e si fa fotografare nuda per beneficenza. Infine, The Queen - La regina del 2006, diretto da Stephen Frears; la sua interpretazione della regina Elisabetta II nei giorni della morte della principessa Diana le ha valso il premio Oscar 2007 per la migliore interpretazione femminile da protagonista.

Nel 2007, Helen Mirren recita in Il mistero delle pagine perdute - National Treasure. Dal 2009 in poi prende parte a diverse pellicole, tra le quali State of Play, The Last Station, Red e il sequel del 2013, Red 2.

Nel 2010 prese parte al thriller di spionaggio Il debito, diretto da John Madden,[5] interpretando un giovane agente del Mossad inviato a Berlino Est negli anni 60 per catturare un ex medico nazista che ha condotto esperimenti medici nei campi di concentramento. Ha condiviso il suo ruolo con Jessica Chastain, che ritraggono il personaggio in diverse fasi della sua vita. Le due lavorarono insieme prima delle riprese per perfezionare la voce e le manie del personaggio e renderli coerenti. Nel 2012 interpreta Alma Reville, moglie del regista Alfred Hitchcock, in Hitchcock.[6]

Nel 2017 è protagonista con Donald Sutherland del film Ella & John - The Leisure Seeker, per la regia dell'italiano Paolo Virzì, presentato in concorso alla 74ª Mostra del Cinema di Venezia. Per il ruolo di Ella Carson, in questa tragicomica avventura on the road di due anziani coniugi a bordo di un vecchio camper, Mirren viene nominata come miglior attrice ai Golden Globes. Il film esce in Italia con il titolo Ella e John.

Nel 2018 è la protagonista del film La vedova Winchester, ambientato nel 1923, dove interpreta il ruolo dell'ereditiera Sarah Pardee Winchester, una donna perseguitata dagli spettri delle persone uccise con le armi prodotte dalla sua famiglia.[7][8] Nel 2021 ha ottenuta il ruolo della villain Hespera nel film del DC Extended Universe Shazam! Furia degli dei, diretto da David F. Sandberg, uscito nelle sale nel 2023.

Carriera televisiva[modifica | modifica wikitesto]

Helen Mirren ha avuto fin dall'inizio della sua carriera artistica diversi ruoli in produzioni televisive, per le quali ha ricevuto anche importanti riconoscimenti come il BAFTAs come miglior attrice per tre anni consecutivi, l'Emmy e il Golden Globe, anche se i ruoli per i quali è maggiormente conosciuta sono quelli dell'ispettore capo Jane Tennison nella serie Prime Suspect (1991-2006), e della regina Elisabetta I nella miniserie omonima, Elizabeth I (2005) per Channel 4. In un'occasione si è cimentata anche nella regia, nel film On the Edge, per il quale ha diretto - oltre che a interpretarvi un ruolo minore - l'episodio Happy Birthday (1991). Nel 2021 conduce Harry Potter - Il torneo delle case di Hogwarts, un game-show dove a sfidarsi sono le case di Hogwarts: Grifondoro, Serpeverde, Corvonero e Tassorosso.[9]

Nella sua carriera Helen Mirren ha portato in scena quattro sovrane inglesi: Margherita d'Angiò a teatro, Elisabetta I in televisione, e Carlotta di Meclemburgo ed Elisabetta II al cinema.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Helen Mirren ai premi Oscar 2011

Helen Mirren è sposata dal 31 dicembre 1997 con il regista statunitense premio Oscar Taylor Hackford, suo partner dal 1986 e conosciuto sul set del film Sole a mezzanotte. Per l'attrice si tratta del primo matrimonio, per Hackford del terzo; la coppia non ha avuto figli.

Oltre al premio Oscar, Helen Mirren ha vinto numerosi premi per le sue interpretazioni. In particolare per The Queen, ha vinto il premio per la migliore interpretazione femminile del BAFTA e del SAG, nonché il Golden Globe e la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile alla 63ª Mostra di Venezia. Altri riconoscimenti sono arrivati per le sue interpretazioni in Prime Suspect ed Elizabeth I. Infine, sempre per The Queen, si è vista assegnare il premio del Circolo della Critica, che le è stato consegnato il 10 aprile 2007.

Il 5 dicembre 2003 Helen Mirren ha ricevuto il titolo di Dama di commenda dell'Ordine dell'Impero Britannico.[10] Nel settembre 2007 ha dato alle stampe la sua autobiografia, In the Frame: My Life in Words and Pictures.

Possiede una masseria a Tiggiano, in Salento, e parla l'italiano dilettandosi nel parlare il dialetto salentino. Nel 2021 ha partecipato al video musicale della canzone La vacinada di Checco Zalone a sostegno della campagna vaccinale contro il COVID-19, mentre nell'ottobre dello stesso anno è stata nominata ambasciatrice dell'Università del Salento.[11][12] È simpatizzante della squadra di calcio del Lecce.[13]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Filmografia di Helen Mirren.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • BAFTA
    • 1985 – Candidatura alla miglior attrice cinematografica per Cal
    • 1992 – Miglior attrice televisiva per Prime Suspect
    • 1993 – Miglior attrice televisiva per Prime Suspect
    • 1994 – Miglior attrice televisiva per Prime Suspect
    • 1996 – Candidatura alla miglior attrice cinematografica per La pazzia di Re Giorgio
    • 1996 – Candidatura alla miglior attrice televisiva per Prime Suspect
    • 1997 – Candidatura alla miglior attrice televisiva per Prime Suspect
    • 2002 – Candidatura alla miglior attrice non protagonista cinematografica per Gosford Park
    • 2004 – Candidatura alla miglior attrice televisiva per Prime Suspect
    • 2007 – Miglior attrice cinematografica per The Queen - La regina
    • 2013 – Candidatura alla miglior attrice cinematografica per Hitchcock
  • Premio Emmy
    • 1993 – Candidatura alla miglior attrice di miniserie o film per la TV per Prime Suspect
    • 1994 – Candidatura alla miglior attrice di miniserie o film per la TV per Prime Suspect
    • 1996 – Miglior attrice di miniserie o film per la TV per Prime Suspect
    • 1997 – Candidatura alla miglior attrice di miniserie o film per la TV per Prime Suspect
    • 1999 – Miglior attrice di miniserie o film per la TV per The Passion of Ayn Rand
    • 2003 – Candidatura alla miglior attrice di miniserie o film per la TV per La primavera romana della signora Stone
    • 2003 – Candidatura alla miglior attrice non protagonista di miniserie o film per la TV per Il venditore dell'anno
    • 2004 – Candidatura alla miglior attrice di miniserie o film per la TV per Prime Suspect
    • 2006 – Miglior attrice di miniserie o film per la TV per Elizabeth I
    • 2007 – Miglior attrice di miniserie o film per la TV per Prime Suspect
    • 2013 – Candidatura alla miglior attrice di miniserie o film per la TV per Phil Spector

Doppiatrici italiane[modifica | modifica wikitesto]

Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Helen Mirren è stata doppiata da:

  • Ada Maria Serra Zanetti in Gosford Park, Calendar Girls, In ostaggio, The Queen - La regina, Il mistero delle pagine perdute, Inkheart - La leggenda di cuore d'inchiostro, The Last Station, Glee, Il debito, Red, Hitchcock, Red 2, Phil Spector, Amore, cucina e curry, Woman in Gold, Collateral Beauty, Fast & Furious 8, La vedova Winchester, Lo schiaccianoci e i quattro regni, Fast & Furious - Hobbs & Shaw, Anna, L'inganno perfetto, Il ritratto del duca, Fast & Furious 9 - The Fast Saga, 1923, Shazam! Furia degli dei, Fast X
  • Melina Martello in S.O.S. Titanic, Pollice verde, La promessa, Quando meno te lo aspetti, L'ultima parola - La vera storia di Dalton Trumbo, Il diritto di uccidere, Assolo
  • Angiola Baggi in Come vi piace, Una scelta d'amore, L'ultimo bicchiere, Shadowboxer, State of Play, Arturo
  • Elettra Bisetti in Cortesie per gli ospiti, Monteriano - Dove gli angeli non osano metter piede, La pazzia di Re Giorgio
  • Roberta Greganti in Prime Suspect, Killing Mrs. Tingle, Berlin, I Love You
  • Vittoria Febbi in Caligola, Il cuoco, il ladro, sua moglie e l'amante
  • Maria Pia Di Meo in Excalibur, Wonder: White Bird
  • Antonella Giannini in Elizabeth I, Caterina la Grande
  • Manuela Andrei in 2010 - L'anno del contatto, Il venditore dell'anno
  • Paola Piccinato in Mosquito Coast, Quando vennero le balene
  • Valeria Moriconi in Sogno di una notte di mezza estate
  • Paola Bacci in Cymbeline
  • Doriana Chierici in Cal
  • Serena Spaziani in L'isola di Pascali
  • Micaela Esdra in Bethune - Il mitico eroe
  • Serena Verdirosi in Se mi amate...
  • Anna Rita Pasanisi in The Passion of Ayn Rand
  • Rita Savagnone in Squadra emergenza
  • Aurora Cancian in La primavera romana della signora Stone
  • Ludovica Modugno in Ella & John - The Leisure Seeker
  • Alessandra Korompay in Il cuoco, il ladro, sua moglie e l'amante (ridoppiaggio)

Da doppiatrice è sostituita da:

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Will Stewart, Found: Helen's Russian relatives, in Daily Mail, 15 ottobre 2006.
  2. ^ (EN) Natalie Finn, Helen Mirren, British Royal Tea?, in E! Online, 26 febbraio 2007.
  3. ^ Intervista a Sheridan Morley dal Times, 11/1/1989.
  4. ^ (EN)  John Thaxter, Richmond & Twickenham Times, 4/3/1994.
  5. ^ Il Debito (The Debt) - locandina originale e poster francese del thriller con Helen Mirren e Sam Worthington, su cineblog.it, 12 maggio 2011. URL consultato il 26 marzo 2018.
  6. ^ (EN) A Knife and a Shower: Sounds Hitchcockian, su nytimes.com, 22 novembre 2012. URL consultato il 26 marzo 2018.
  7. ^ La vedova Winchester, su movieplayer.it, 26 febbraio 2018. URL consultato il 24 marzo 2018.
  8. ^ La vedova Winchester, spettri all’assalto – La recensione, su panorama.it, 22 febbraio 2018. URL consultato il 24 marzo 2018.
  9. ^ Harry Potter diventa un epico quiz show. Stasera su Sky Uno, su tg24.sky.it, Sky TG24, 27 dicembre 2021. URL consultato il 31 dicembre 2021.
  10. ^ They'd Really Rather Not: Roll Call of the Honours Refuseniks, in The Times, Articolo in costante aggiornamento .
  11. ^ dall’oscar all’orto. helen mirren contadina nel leccese: ‘amo il salento e mi piace checco zalone’. URL consultato il 16 febbraio 2018.
  12. ^ Helen Mirren, in Salento mi sento a casa - Puglia, in ANSA.it, 16 gennaio 2018. URL consultato il 16 febbraio 2018.
  13. ^ Helen Mirren festeggia il Lecce in serie A e indossa la maglia giallorossa, su lagazzettadelmezzogiorno.it, 5 giugno 2023.
  14. ^ a b (ENFRESZH) Helen Mirren, su festival-cannes.com. URL consultato il 22 agosto 2020.
  15. ^ 63. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, su asac.labiennale.org. URL consultato il 22 agosto 2020.
  16. ^ Vincitori Premi Internazionali Flaiano 2020, su premiflaiano.com. URL consultato il 22 agosto 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Helen Mirren. In the Frame: My Life in Words and Pictures. London: Weidenfeld & Nicolson - Hachette 2007. ISBN 0-297-85197-7

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Oscar alla migliore attrice Successore
Reese Witherspoon
per Quando l'amore brucia l'anima
2007
per The Queen - La regina
Marion Cotillard
per La vie en rose
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