Hanzade Sultan (figlia di Ahmed I)

Hanzade Sultan
Sultana dell'impero ottomano
NascitaCostantinopoli, circa 1609
MorteCostantinopoli, 21 settembre 1650
SepolturaTürbe di Ibrahim I
Luogo di sepolturaMoschea Hagia Sofia, Istanbul
DinastiaCasa di Osman
PadreAhmed I
MadreKösem Sultan
ConiugiLadliki Bayram Pasha
(1623-1638, ved.)

Nakkaş Mustafa Pascià
(1639)
Figli
Primo matrimonio

Fülane Hanımsultan
ReligioneIslam sunnita

Hanzade Sultan (turco ottomano: خانزادہ سلطان, "discendente del Khan"; Costantinopoli, 1609Costantinopoli, 21 settembre 1650) fu una principessa ottomana, figlia del sultano Ahmed I e della sua Haseki Kösem Sultan.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Hanzade Sultan nacque a Costantinopoli intorno al 1609. Era figlia del sultano ottomano Ahmed I e della sua favorita e Haseki Kösem Sultan[1]. Aveva numerosi fratelli e sorelle, sia di sangue che solo paterni.

Visse nel Palazzo Topkapi fino alla morte del padre nel 1617, quando dovette seguire sua madre e le sue sorelle in esilio a Palazzo Vecchio. Poté rientrare a corte nel 1623, con la salita al trono di suo fratello minore Murad IV[2].

Nello stesso anno sposò Ladliki Bayram Pascià, Ağa (comandante) dei giannizzeri, fedele a sua madre Kösem[3][4]. Il suo ricco corteo nuziale fu scortato fra la folla festante dai visir al completo. Da questo matrimonio ebbe una figlia, il cui nome è sconosciuto, probabilmente morta da bambina[5].

Hanzade rimase vedova nel 1638 e nell'ottobre 1639 si risposò con il visir Nakkaş Mustafa Pascià[6]. Le nozze si tennero nel palazzo del suo primo marito, che Hanzade aveva ereditato[7].

Nel 1640 Murad IV morì senza eredi e l'ultimo fratello vivente di Hanzade, Ibrahim, mentalmente instabile, salì al trono. Il suo stipendio all'epoca era di 400 aspri giornalieri[8].

Nel 1647 Ibrahim decise di sposare legalmente la sua ottava Haseki, Hümaşah Sultan. Hanzade, insieme alle sorelle Ayşe Sultan e Fatma Sultan e alla nipote Kaya Sultan (figlia di Murad IV) dovette subire l'umiliazione di servire la sposa come ancella, restando in piedi e in silenzio dietro di lei, reggendole la brocca, il sapone, il catino e la salvietta. Malgrado ciò, Ibrahim non fu soddisfatto e, con l'accusa di aver mancato di rispetto alla nuova moglie, le esiliò a Edirne, confiscando loro terre e gioielli per donarli a Hümaşah[9].

Hanzade rientrò con le altre a Costantinopoli l'anno seguente, quando Ibrahim fu deposto e giustiziato e suo figlio di sei anni, Mehmed IV, salì al trono, prima sotto la reggenza di Kösem Sultan, nonna del nuovo sultano e madre di Hanzade, e poi di Turhan Sultan, sua stessa madre[9][10].

Hanzade morì il 21 settembre 1650 e venne sepolta nel mausoleo (türbe) di Ibrahim I all'interno della Moschea Hagia Sofia[6][11].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Peirce 1993, p. 105, 365
  2. ^ Tezcan, Baki (November 2001). Searching for Osman: A reassessment of the deposition of the Ottoman Sultan Osman II (1618-1622). pp. 334 n. 58.
  3. ^ Uluçay 2011, p. 84.
  4. ^ Dumas 2013, p. 563
  5. ^ Akalin, Esin (11 October 2016). Staging the Ottoman Turk: British Drama, 1656 1792. Columbia University Press. pp. 166–7. ISBN 978-3-838-26919-1.
  6. ^ a b Sakaoğlu 2008, p. 322
  7. ^ Dumas 2013, p. 574.
  8. ^ Peirce 1993, p. 128.
  9. ^ a b Peirce 1993, p. 246.
  10. ^ Sakaoğlu 2008, p. 235.
  11. ^ Uluçay 2011, p. 84

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Dumas, Juliette (2013). Les perles de nacre du sultanat: Les princesses ottomanes (mi-XVe – mi-XVIIIe siècle).
  • Uluçay, Mustafa Çağatay (2011). Padişahların kadınları ve kızları. Ankara, Ötüken.
  • Peirce, leslie P. (1993). The Imperial Harem: Women and Sovereignty in the Ottoman Empire. Oxford University Press. ISBN 978-0-195-08677-5.
  • Sakaoğlu, Necdet (2008). Bu mülkün kadın sultanları: Vâlide sultanlar, hâtunlar, hasekiler, kadınefendiler, sultanefendiler. Oğlak Yayıncılık. ISBN 978-9-753-29623-6.
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