Guerra civile seleucide (152-150 a.C.)

Guerra civile seleucide (152-150 a.C.)
parte delle guerre civili seleucidi
Dataestate 152 – luglio 150 a.C.
LuogoImpero seleucide
Casus belliBala si dichiara sovrano contro il monarca regnante, Demetrio I
EsitoVittoria di Alessandro I Bala
Schieramenti
Lealisti di Demetrio IRibelli di Bala
Comandanti
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La guerra civile seleucide del 152 - 150 a.C. fu un conflitto armato combattuto all'interno dell'impero seleucide tra il sovrano della dinastia regnante, Demetrio I Sotere, e la forze di un ribelle, Bala, sostenuto da vari monarchi esteri. La guerra si risolse con la morte di Demetrio I in favore del secondo, che salì al trono con il nome di "Alessandro I".

Antefatti[modifica | modifica wikitesto]

Monete dei due sovrani belligeranti

Demetrio I salì al trono dell'impero seleucide nel 162 a.C., dopo aver fatto assassinare il cugino, Antioco V, allora regnante, e la sua politica da subito espansiva gli inimicarono diversi regni vicini, tra cui l'Egitto tolemaico, l'Armenia, Pergamo e la Cappadocia.[1] Un evento importante nel suo regno e determinante per la sua caduta avvenne nel 160 a.C., quando Demetrio I sconfisse Timarco, satrapo di Babilonia, che si era autoproclamato re della Media.[2] Eraclide, un fratello di Timarco e ministro delle finanze sotto Antioco IV, si recò in Cilicia, dove conobbe il giovane Bala e sua sorella; egli li mantenne e nell'estate del 153 a.C. li portò a Roma, dove fece in modo che il Senato riconoscesse il giovane come legittimo sovrano dell'impero, in quanto figlio di Antioco IV (la veridicità di tale discendenza è però dubbia).[3]

Guerra[modifica | modifica wikitesto]

Bala radunò quindi un esercito di mercenari, con fondi ricevuti da Roma, dal re di Pergamo Attalo II, dal re d'Egitto Tolomeo VI e dal re di Cappadocia Ariarate V, e invase la Fenicia nell'estate del 152 a.C., sbarcando nella città di Tolemaide di Fenicia.[4] Entro l'anno successivo Bala riuscì a conquistare vasti territori, tra cui le città di Seleucia di Pieria, Biblo, Berito e Tiro e tra lui e Demetrio si aprì uno scontro per trovare l'appoggio di Gionata Maccabeo, capo giudeo; questi si schierò con Bala dietro la promessa della carica di alto sacerdote di Gerusalemme e, con queste ulteriori forze, il ribelle marciò contro Demetrio I.[5] I due si scontrarono a luglio del 150 a.C. ad Antiochia: durante la battaglia Demetrio I perse la vita e Bala vinse definitivamente la guerra.[6]

Conseguenze[modifica | modifica wikitesto]

Bala fu riconosciuto come sovrano da tutti i territori dell'impero e assunse il nome di "Alessandro I"; il nuovo re fece uccidere Laodice V e Antigono, moglie e figlio maggiore di Demetrio I, nonché molti collaboratori e amici del vecchio monarca e sposò Cleopatra Tea, figlia del re d'Egitto Tolomeo VI.[7] Gli altri figli di Demetrio I, Demetrio e Antioco, erano però riuscito a fuggire a Creta; pochi anni più tardi il maggiore tornò in Siria, scatenando una nuova guerra civile.[8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Chrubasik 2016, pp. 129-130; Errington 2008, pp. 272-273.
  2. ^ AppianoSyr. 47; Chrubasik 2016, pp. 128-129; Errington 2008, p. 273.
  3. ^ Diodoro Siculo, XXXI, 32a; Giustino, 35.1; Polibio, XXXIII, 15; 18; Chrubasik 2016, p. 130; Errington 2008, p. 273.
  4. ^ Flavio Giuseppe, Ant. iud., XIII, 2.1; Chrubasik 2016, p. 130; Errington 2008, p. 273.
  5. ^ Flavio Giuseppe, Ant. iud., XIII, 2.2-3; Chrubasik 2016, p. 131; Errington 2008, p. 273.
  6. ^ Flavio Giuseppe, Ant. iud., XIII, 2.4; Giustino, 35.1; Chrubasik 2016, p. 131; Errington 2008, p. 273.
  7. ^ Flavio Giuseppe, Ant. iud., XIII, 7.1; Livio, Periochae, 50.4; Chrubasik 2016, p. 131; Errington 2008, p. 273.
  8. ^ Flavio Giuseppe, Ant. iud., XIII, 7.3; Giustino, 35.2; Chrubasik 2016, pp. 131-132; Errington 2008, p. 273.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie
Fonti storiografiche moderne