Grus nigricollis

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Gru dal collo nero
allo zoo del Bronx, New York, USA
Stato di conservazione
Prossimo alla minaccia (nt)[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Aves
Ordine Gruiformes
Famiglia Gruidae
Genere Grus
Specie G. nigricollis
Nomenclatura binomiale
Grus nigricollis
Przhevalsky, 1876
Areale
Areale della gru dal collo nero

La gru dal collo nero (Grus nigricollis Przhevalsky, 1876), conosciuta anche come gru tibetana, è un uccello della famiglia Gruidae.[2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

È una gru di medie dimensioni, lunga fino a 139 cm, dall'apertura alare di 235 cm e dal peso di 5,5 kg[senza fonte]. È una gru grigio-biancastra con la testa nera, la sommità del capo rossa, la parte superiore del collo e le zampe nere, e una macchia bianca dietro l'occhio. Ha le primarie e le secondarie nere. Entrambi i sessi sono simili.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La gru dal collo nero è diffusa in Cina, India, Bhutan e Vietnam. Nidifica sull'altopiano tibetano e, in piccolo numero, sull'adiacente Ladakh, in India. Ha sei aree di svernamento, la maggior parte delle quali in Cina, ad altitudini più basse, specialmente sul lago Caohai, ma sverna anche in Bhutan. In India, la gru nidifica presso i laghi alpini del Ladakh, come lo Tso Kar. La gru dal collo nero è una delle creature più spirituali per i popoli dell'area ed è rappresentata insieme a molti dei nei monasteri della regione.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La popolazione stimata della specie è di 5600-6000 individui. La minaccia maggiore per la sua sopravvivenza deriva dalla bonifica delle zone di riproduzione per fare posto alle coltivazioni. Anche l'apertura al turismo della valle del Ladakh ha influito negli ultimi anni sulle popolazioni di questa gru. È protetta legalmente in Cina, India e Bhutan.

La gru dal collo nero viene classificata come Prossimo alla minaccia dall'IUCN.[1] La CITES la protegge nelle Appendici I e II.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b BirdLife International, Grus nigricollis, vol. 2020, 2020, pp. e.T22692162A180030167, DOI:10.2305/IUCN.UK.2020-3.RLTS.T22692162A180030167.en. URL consultato il 19 Novembre 2021.
  2. ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Gruidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 13 maggio 2014.

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