Grottaperfetta

Grottaperfetta
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Lazio
Provincia  Roma
Città Roma Capitale
CircoscrizioneMunicipio Roma VIII
Data istituzione30 luglio 1977
Codice11G
Superficie2,96 km²
Abitanti15 636 ab.
Densità5 282,43 ab./km²
Mappa dei quartieri di
Mappa dei quartieri di

Grottaperfetta o storicamente più corretto Grotta Perfetta, è la zona urbanistica 11G del Municipio Roma VIII di Roma Capitale. Si estende sul quartiere Q. XX Ardeatino.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

È situata a sud della capitale, internamente al Grande Raccordo Anulare e sul lato ovest di via Ardeatina.

La zona urbanistica confina:

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Si ritiene che il toponimo derivi dall'antico nome di età medievale: Horti Praefecti o Praefectis.
L'antico toponimo sembrerebbe indicare che in loco esisteva, ai tempi dei romani, o più probabilmente nell'alto medioevo qualche terreno di proprietà di un prefetto, ma non vi sono prove al riguardo; più probabile sembra che il fondo possa essere stata una delle dotazioni di chi ricoprisse la carica di Prefetto della città[1].

Il territorio nel VI secolo doveva prendere nome dal corso d'acqua che vi scorreva noto come Fossa Latronis, essendo oggetto di una donazione fatta da papa Gregorio I insieme ad altri beni tra cui la massa delle Acque Salvie alla basilica di S. Paolo la cui memoria era presente su una delle colonne che sostenevano l'arco trionfale della antica basilica[2].

Già nel X secolo era nota l'area con il nome di Horti perferie o perfecte quando nel 954 parte dell'area che confinava con i beni del monastero di San Salvatore in Laterano, già donata probabilmente nel IX secolo ad opera di una nobile Maria vedova del superista Gregorio, fu oggetto di permuta tra il monastero di San Lorenzo fuori le mura e la chiesa di S. Gregorio al Clivo di Scauro[3], ancora nel secolo XIII erano presenti nel territorio fondi di diversi proprietari tra i quali i principali il monastero di Sant'Alessio all'Aventino e Giovanni de Papa proprietario del casale Orti Prefectis[4].

Nello stesso territorio erano presenti sin dal 1339 delle vigne per circa 11 ettari tra cui quella detta della Castagnola appartenenti al Priorato di Santa Maria de Aventino dell'Ordine di Malta di provenienza dall'Ordine dei Templari[5].

La tenuta omonima, censita extra Portam Appiam, fu poi proprietà della famiglia Mattei almeno dalla seconda metà del secolo XVI[6] per passare ai Colligola che ne erano proprietari sul finire del XVIII[7] per un'estensione di circa 250 ettari confinante con le tenute di Tor Marancia, Tre Fontane e Sant'Alessio, per divenire agli inizi del Novecento di proprietà dei Ceribelli[8].

In Ortis Perfectis sin dagli inizi del XIII secolo, era testimoniata la presenza di una torre di proprietà della chiesa di San Tommaso in Formis poi identificata come Torre delle Vigne, talvolta erroneamente confusa con quella limitrofa di Tor Marancia[9], tra le cui pertinenze papa Onorio III designa una pedica di 30 rubbi confinanti con il ponticello de Tufo nei pressi dei prati di San Paolo; tale torre con le sue pertinenze risultava ancora nota nel secolo XV come possedimento fuori Porta San Paolo della famiglia romana dei Capodiferro[10], e sul finire del secolo XVI come proprietà anch'essa della famiglia Mattei[11].

La marrana di Grotta Perfetta[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio che in passato era interessato dalla presenza di numerose cave di pozzolana, attività che molto probabilmente dette anche il nome al molo omonimo sul Tevere, noto nel medioevo come portus Grapigliani già vicus Alexandri nei pressi della via Ostiense, e largamente adibito al pascolo, era attraversato dal corso d'acqua omonimo noto come marrana di Grotta Perfetta oggi in gran parte intubato, nome con cui veniva individuato il tratto finale del fosso di Tor Carbone avente origine nella tenuta di Torricola presso l'ippodromo delle Capannelle e che, dopo aver percorso l'alveo nell'area tra le attuali viale Giustiniano Imperatore e via Alessandro Severo costeggiando la via omonima, nei pressi di Largo Leonardo da Vinci, piegava con un angolo di circa 90° percorrendo per intero in direzione Sud-Ovest l'attuale via Gabriello Chiabrera per giungere nei pressi dell'attraversamento con via Ostiense e via Laurentina, noto come Ponticello di San Paolo[12], di lì a poca distanza si gettava nel Tevere.[13]

Tale corso d'acqua, che probabilmente era lo stesso citato nella bolla di donazione di papa Gregorio I alla basilica di San Paolo col nome di Fossa Latronis, era altresì noto per le sue frequenti esondazioni, grazie anche ad opere di sbarramento realizzate sin dal XIV secolo dai monaci di San Paolo a fini agricoli[14], che interessavano per intero il suo alveo al punto da rendere spesso acquitrinosi i prati circostanti[15].

Via di Grotta Perfetta[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio dà il nome all'omonima via di Grotta Perfetta, che collegava fin da quando se ne hanno notizie la via Ostiense all'altezza dell'Abbazia di San Paolo con la via Ardeatina dopo aver raggiunto il casale omonimo (posto, stante la cartografia I.G.M. del 1924, in prossimità della attuale via Vittore Carpaccio)[16], prolungandosi poi fino alla chiesa dell'Annunziatella fino a collegarsi con la citata via Ardeatina.

Tale arteria, il cui tracciato iniziale è identificabile orientativamente dalle attuali via Alessandro Severo e Via Aristide Leonori (Montagnola), ricalcava con ogni probabilità un antico tracciato basolato di età romana riconosciuto già nel 1850 durante la ricostruzione della basilica di San Paolo passante presso l'arco trionfale dell'edificio come asse viario diramantesi dalla vicina importante area portuale del Tevere[17] presso l'antico tracciato della via Ostiense, per inoltrarsi nelle campagne a sud-est di Roma fino a raggiungere quasi certamente l'area nota sin dal I secolo d.C. come "Granai di Nerva"[18], con una frequentazione risalente ad età preistorica e identificata come tale da Rodolfo Lanciani[19].

Un ulteriore breve tratto basolato molto ben conservato appartenente con ogni probabilità alla stessa via è stato rinvenuto nelle vicinanze presso il vicolo omonimo e la ferrovia Roma-Ostia nel febbraio 2017 durante le escavazioni per la realizzazione di abitazioni.

A partire dalla seconda metà del XX secolo la via, scomparso il suo tratto iniziale che ricalcava in parte il percorso delle attuali viale Giustiniano Imperatore e via Alessandro Severo e ricordato dal solo vicolo omonimo, inizia il suo corso dalla via Cristoforo Colombo[20].

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Nella zona è presente la chiesa della Santissima Annunziata, la cui parte antica porta un'epigrafe di papa Onorio III datata 12 agosto 1220.[21][22] Per un breve periodo la chiesa fu aggiunta da San Filippo Neri, insieme alla chiesa di San Paolo alle Tre Fontane, all'itinerario delle Sette Chiese (che quindi divennero nove)[23].

In occasione della costruzione della nuova chiesa, progettata da Ignazio Breccia Fratadocchi, durante gli scavi vennero alla luce resti di antichi manufatti.[24]

Odonimia[modifica | modifica wikitesto]

Nella zona sono presenti alcune aree con diversa odonomastica. Per esempio l'area chiamata "Roma 70" è dedicata allo sport. "Rinnovamento" invece è dedicata ai drammaturghi, il "Sogno" e le zone limitrofe seguono il tema delle capitali europee. Infine l'odonomastica di una zona di recente edificazione, grazie anche all'iniziativa del Comitato per la Promozione della Fotografia, è stata dedicata all'arte fotografica[25].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Antonio Nibby, Grotta Perfetta - Horti Praefecti (PDF), in Analisi storico-topografico-antiquaria della carta de' dintorni di Roma, Edizione seconda, Roma, Tipografia delle Belle Arti, 1848, p. 150. URL consultato il 15 settembre 2008.
    «Una carta dell'archivio di s. Gregorio e riportata dagli annalisti camaldolesi T. II. pertinente all'anno 1073 mostra che a quell'epoca la contrada occupata da questo tenimento aveva il nome di Hortis Praefectì che per errore dell'amanuense è scambiato in Perrectis e questa denominazione successivamente si rinviene l'anno 1192 nella bolla di Celestino III. e l'anno 1217 in quella di Onorio III. riportate nel Bullarium Vaticanum T. I. nelle carte inserite dal Nerini nella Storia di s. Alessio e pertinenti all'anno 1266, 1277, 1279, e 1284. Il Contelori nel suo trattato de Praefectis Urbis, pag 82. parlando di Pietro prefetto di Roma nell'anno 1198 dice che avea orti fuori della porta s. Paolo nella contrada denominata il Monte e da questo vuol far derivare il nome di Horti Praefecti, origine del moderno di Grotta Perfetta. La insussistenza però di questa congettura si riconosce facilmente dalla carta sopraindicata del 1073, anteriore di 125 anni alla prefettura di quel Pietro. Non si esclude però con questo, che in origine tale denominazione fosse data a questa contrada per avervi avuto i suoi orti un qualche prefetto di Roma.»
  2. ^ Giovanni Severano, Memorie sacre delle sette chiese di Roma e di altri luoghi che vi si trovano per le strade di esse..., Roma 1630, pp.390-391
  3. ^ I papiri diplomatici raccolti ed illustrati dall'abate Gaetano Marini, Roma, 1805, pp. 195-197, doc. n. 130, e voce di Ottorino Bertolini, Papa Adriano III in Dizionario Biografico degli Italiani; P. Galletti, Del Primicero della Santa Sede Apostolica e di altri uffiziali maggiori del sacro palagio lateranense, Roma 1776, p.96 nota I.
  4. ^ Felice Maria Nerini, De templo et coenobio sanctorum Bonifacii et Alexii historica monumenta, Roma 1752. in part. p.466
  5. ^ ... Item vinee posite in Ortis Prefecti, scilicet ab uno latere via publica, a duobus lateribus Guttarelle, a pede rivus, ab alio latere Ciminutelli ecclesie S.Georgii; que possunt esse in semente VI rubla grani, cum vinea Castangiole... Giulio Silvestrelli, Le chiese e i feudi dell'Ordine dei Templari e dell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme nella Regione Romana, Rendiconti della R. Accademia dei Lincei, Serie Quinta, vol.XXVI, Tip. dell'Accademia, Roma 1917, p.535
  6. ^ Jean Coste, I casali della campagna di Roma nella seconda metà del Cinquecento, in Archivio Società Romana di Storia Patria, a.1971
  7. ^ v. Catasto Alessandrino e Nicola M. Nicolai, Catasto Annonario delle tenute dell'Agro Romano
  8. ^ Giuseppe Tomassetti, La campagna romana antica, medievale e moderna, vol. I
  9. ^ Per un approfondimento sull'area v. AA.VV., L'ultima campagna intorno a noi: ambiente ed evoluzione storica da Tor Marancia all'Annunziatella.
  10. ^ Basilio Trifone, Le carte del monastero di San Paolo di Roma dal secolo XI al XV
  11. ^ Collectionis Bullarum sacrosantae basilicae Vaticane, 1747, Tomo I, p.103; J. Coste, I casali della campagna romana alla fine del secolo XVI, in Archivio Società Romana di Storia Patria, 1971.
  12. ^ Questo ponte doveva essere il medesimo citato in una bolla di papa Onorio III nei cui pressi era testimoniata la presenza di una torre: "... turrim in hortis Praefectis cum omnibus pertinentiis suis positam inter rivum que fluit per ponticellum de Tuffo ad pratum S. Pauli et viam... Felice M. Nerini, De templo et coenobio... cit. p.402
  13. ^ v. Gianrenzo Remedia e Vincenzo Grosso, Marana della Caffarella, Marana di Grotta Perfetta, Fosso delle Tre Fontane. Variazioni morfologiche, morfometriche, del reticolo drenante e fisiche dei bacini idrografici apparenti - 1870÷2012 in: L’evoluzione del reticolo idrografico romano e l’urbanizzazione. Uno studio dell’uso del suolo in relazione al reticolo secondario del settore sud-est della Capitale, fra questa e i Colli Albani, dall’Unità d’Italia ad oggi, 2015, in Geologia dell’Ambiente, Periodico trimestrale della SIGEA Societa Italiana di Geologia Ambientale, supplemento al n.4/2016
  14. ^ Franco Bartoloni, Documenti inediti dei “Magistri aedificiorum Urbis” (secoli XIII e XIV), «Archivio della Società Romana di Storia Patria», 60, 1938, pp. 191-230, pp. 226-230, doc. 6.
  15. ^ Nicola M. Nicolai, Catasto annonario delle tenute dell'agro romano..., Roma 1803, p.182
  16. ^ Pianta di Roma e Suburbio 1907-1924
  17. ^ v. Antonello Anappo, Darsene di Pietra Papa e Horti di Cesare
  18. ^ Magazzini che avrebbero potuto dare il nome alla strada: Horrea Praefecti (Annonae)
  19. ^ Barbara Roggio, Uno studio diacronico delle trasformazioni dell'area Ostiense, 2009/2010, p.310-314.
  20. ^ V. Delibera Giunta Comunale 29 luglio 1955
  21. ^ Parrocchia Santissima Annunziata a via Ardeatina, su Diocesi di Roma. URL consultato il 10 maggio 2020.
  22. ^ I campanili medioevali di Roma, su sestoacuto.it, Associazione culturale SestoAcuto. URL consultato il 15 settembre 2008 (archiviato dall'url originale il 9 maggio 2006).
  23. ^ Guido Sacchi, La visita alle Sette Chiese: cenni storici, su Cento culturale Gli Scritti. URL consultato il 10 maggio 2020.
  24. ^ Via Ardeatina e via Laurentina, su giardinodivenere.it, Il giardino di Venere e Roma. URL consultato il 15 settembre 2008 (archiviato dall'url originale il 19 settembre 2008).
  25. ^ L'unica Via della Fotografia è a Roma..., su photographers.it, Comitato per la Promozione della Fotografia. URL consultato il 24 ottobre 2008.
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