Gran Premio Regio Insubrica 2011

Bandiera dell'Italia Gran Premio Regio Insubrica 2011
Edizione
Data26 febbraio
PartenzaCampione d'Italia
ArrivoVarese
Percorso167,4 km
Tempo3h48'57"
Media43,876 km/h
Valida perUCI Europe Tour 2011
Ordine d'arrivo
PrimoBandiera dell'Italia Giovanni Visconti
SecondoBandiera della Slovenia Jure Kocjan
TerzoBandiera dell'Italia Rinaldo Nocentini
Cronologia
Edizione precedenteEdizione successiva
Gran Premio dell'Insubria 2010-

Il Gran Premio Regio Insubrica 2011, terza ed ultima edizione della corsa, si è svolto il 26 febbraio 2011 per un percorso totale di 167,4 km. È stato vinto dall'italiano Giovanni Visconti, che ha terminato la gara in 3h48'57".

Percorso[modifica | modifica wikitesto]

Il percorso varia rispetto alla precedente edizione: l'arrivo è posto a Varese e si passa da Valmorea, paese natale di Aldo Sassi, a cui si rende omaggio. La partenza è stabilita a Campione d'Italia e l'arrivo, come detto, a Varese dove si percorrerà per quattro volte un circuito cittadino di 24 km. L'ultimo km è in leggera salita.[1]

Squadre e corridori partecipanti[modifica | modifica wikitesto]

N. Cod. Squadra
1-8 LIQ Bandiera dell'Italia Liquigas-Cannondale
11-18 LAM Bandiera dell'Italia Lampre-ISD
21-28 ALM Bandiera della Francia AG2R La Mondiale
31-38 COF Bandiera della Francia Cofidis
41-48 TT1 Bandiera degli Stati Uniti Team Type 1-Sanofi Aventis
51-58 FAR Bandiera dell'Italia Farnese Vini-Neri Sottoli
61-68 DER Bandiera dell'Irlanda De Rosa-Ceramica Flaminia
71-78 COG Bandiera dell'Italia Colnago-CSF Inox
81-88 ADR Bandiera della Slovenia Adria Mobil
91-98 PYB Bandiera della Svizzera Price Your Bike
N. Cod. Squadra
101-108 DAN Bandiera dell'Italia D'Angelo & Antenucci-Nippo
111-108 TIK Bandiera della Russia Itera-Katusha
121-128 VBG Bandiera dell'Austria Team Vorarlberg
131-138 ARH Bandiera della Svizzera Atlas Personal
141-148 GEO Bandiera della Spagna Geox-TMC
151-158 MKT Bandiera della Croazia Meridiana-Kamen Team
161-168 AND Bandiera dell'Italia Androni Giocattoli
171-178 CHA Bandiera di Hong Kong Champion System
181-188 AMO Bandiera dell'Ucraina Amore & Vita

Resoconto degli eventi[modifica | modifica wikitesto]

La corsa inizia subito con una fuga a due: Matteo Montaguti e Phillip Mamos tengono un ritmo abbastanza elevato ma il loro vantaggio massimo non sale sopra i sei minuti. Al primo giro provano l'attacco Cameron Wurf e Paolo Longo Borghini (entrambi Liquigas) ma la loro azione viene ripresa. Il vantaggio dei fuggitivi scende sotto i quattro minuti. Al terzo giro del circuito di Varese i due fuggitivi rischiano di essere assorbiti dal gruppo, ma spendono le ultime energie per guadagnare quaranta secondi di vantaggio: la Liquigas li riprende al km 137. Dopo alcuni attacchi che non hanno effetto, alcuni corridori riescono a prendere qualche secondo di vantaggio ma il gruppo annulla la loro offensiva a circa 10 km dalla fine. Sull'ultimo tratto in salita Giampaolo Cheula prova l'attacco ma è stoppato da Ivan Basso; in seguito attaccano Fabio Duarte, Hubert Dupont e Simon Špilak ma vengono ripresi a 500 metri dal traguardo. Giovanni Visconti regola la volata davanti allo sloveno Jure Kocjan e all'italiano Rinaldo Nocentini.[2]

Ordine d'arrivo (Top 10)[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Corridore Squadra Tempo
1 Bandiera dell'Italia Giovanni Visconti Farnese Vini 3h48'57"
2 Bandiera della Slovenia Jure Kocjan Type 1-Sanofi s.t.
3 Bandiera dell'Italia Rinaldo Nocentini AG2R La Mond. a 1"
4 Bandiera della Colombia Leonardo Duque Cofidis s.t.
5 Bandiera dell'Italia Simone Ponzi Liquigas s.t.
6 Bandiera dell'Italia Gianluca Brambilla Colnago s.t.
7 Bandiera della Francia Samuel Dumoulin Cofidis s.t.
8 Bandiera della Francia Maxime Bouet AG2R La Mond. s.t.
9 Bandiera dell'Italia Davide Finetto Liquigas a 4"
10 Bandiera dell'Italia Daniele Ratto Geox-TMC a 5"

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giampaolo Almeida, Presentazione GP Regio Insubrica 2011, in spaziociclismo.it, 25 febbraio 2011. URL consultato il 12-3-2011.
  2. ^ Mattia De Pasquale, GP Insubrica, Visconti di classe, in spaziociclismo.it, 26 febbraio 2011. URL consultato l'11-3-2011.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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