Gneo Claudio Severo Arabiano (console 163)

Gneo Claudio Severo Arabiano
Magistrato romano
Nome originaleLucio Volusio Saturnino
Nascita113
Soli
Mortedopo il 176
FigliGneo Claudio Severo
PadreGaio Claudio Severo
Consolato146

Gneo Claudio Severo Arabiano (in latino Gnaeus Claudius Severus Arabianus; Soli, 113 – dopo il 176) è stato un senatore e filosofo romano vissuto durante il periodo imperiale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Origini famigliari ed adolescenza[modifica | modifica wikitesto]

Figlio del console e primo governatore romano dell'Arabia Petraea, Gaio Claudio Severo, e da madre sconosciuta. Di origine dei Greci del Ponto, è nato e cresciuto a Soli, una città nella provincia romana della Galazia.

Carriera politica[modifica | modifica wikitesto]

Arrivò a Roma durante il regno dell'imperatore Adriano (117-138), diventando un mentore filosofico e un insegnante di nobili studenti romani. Tra i suoi allievi c'era il futuro imperatore Marco Aurelio.

Fu un seguace della filosofia peripatetica, in seguito prestò servizio come console ordinario nel 146 durante il regno di Antonino Pio (138-161).

Era un politico con un profondo interesse per la filosofia politica, come evidenziato dall'opinione di Marco Aurelio nelle Meditazioni (1.14n):

Di Severo: amore per la famiglia, per la verità e per la giustizia; con il suo aiuto ho compreso Trasea, Helvidio, Catone, Dio Bruto; ho concepito l'idea di una costituzione equilibrata, un governo basato sull'uguaglianza e sulla libertà di parola, di una monarchia che valorizza soprattutto la libertà del soggetto; da lui, un costante e vigoroso rispetto per la filosofia; beneficenza, generosità spietata, ottimismo; la sua fiducia nell'affetto dei suoi amici, la sua franchezza con coloro che incontravano la sua censura e le sue simpatie e antipatie aperte, così che i suoi amici non avevano bisogno di indovinare i suoi desideri.

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Ha sposato una donna sconosciuta, dalla quale ha avuto un figlio chiamato Gneo Claudio Severo.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Albino Garzetti, Da Tiberio agli Antonini: una storia dell'Impero Romano 14-192 d.C., 1974.
  • Anthony Richard Birley, Marcus Aurelius, Routledge, 2000.
  • Alan K.Bowman, Peter Garnsey e Dominic Rathbone, The Cambridge Ancient History: the High Empire, 70-192 d.C., 2ª ed.. - Note articolo: v. 11-2000
  • Marco Aurelio - Colloqui con sé stesso

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