Giuseppe Venceslao del Liechtenstein (1767-1842)

Giuseppe Venceslao del Liechtenstein
NascitaVienna, 21 agosto 1767
MorteVienna, 30 luglio 1842
Cause della mortemorte naturale
ReligioneCattolicesimo
Dati militari
Paese servito Sacro Romano Impero
Impero austriaco
Forza armata Esercito del Sacro Romano Impero
Esercito imperiale austriaco
ArmaCavalleria
Anni di servizio1804 - 1814
GradoMaggiore generale
GuerreGuerra della terza coalizione antifrancese
Campagna di Germania del 1813
Guerra della sesta coalizione antifrancese
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Giuseppe Venceslao Francesco Anastasio del Liechtenstein (Vienna, 21 agosto 1767Vienna, 30 luglio 1842) è stato un presbitero e generale austriaco.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Giuseppe Venceslao del Liechtenstein era il secondo figlio del feldmaresciallo principe Carlo Borromeo del Liechtenstein (1730–1789) e di sua moglie, la principessa Maria Eleonora di Oettingen-Spielberg (1745–1812). Suoi fratelli erano dunque i feldmarescialli imperiali Maurizio e Luigi Gonzaga del Liechtenstein. Egli apparteneva ad un ramo collaterale della casata dei principi regnanti del Liechtenstein.

Ancora bambino venne destinato alla carriera ecclesiastica a differenza della maggior parte dei membri della sua famiglia (votati alla carriera militare). Suo padre lo accompagnò nel 1774, a soli nove anni, nella cattedrale di Colonia perché completasse la propria formazione per proseguire poi gli studi verso il sacerdozio. Qui ricevette il canonicato onorario pur non avendo ancora formalmente pronunciato i voti perpetui.[1] Nel 1783 venne trasferito a Rovereto sotto la tutela personale dell'abate Carlo Tacchi (1745-1813), presso il quale ricevette lezioni di musica dal compositore Giacomo Gotifredo Ferrari.[2]

Nel novembre del 1784 si trasferì a Roma, sempre al seguito dell'abate Tacchi[3], dove ebbe modo di studiare teologia presso il monastero di Santo Stefano del Cacco. Sempre a Roma, due anni dopo, incontrò il poeta tedesco Johann Wolfgang von Goethe che lo introdusse all'Accademia dell'Arcadia, uno dei principali circoli artistici e letterari dell'epoca.[4]

Nel 1788, ricevette infine l'ordinazione sacerdotale.[5]

Mentre si trovava ancora a Roma, sul consiglio del cardinale Giuseppe Garampi, proseguì i propri studi presso un seminario francese e venne nominato canonico della cattedrale di Salisburgo.

Dopo un periodo di travagliate riflessioni personali, ad ogni modo, decise di abbandonare la carriera ecclesiastica per dedicarsi più attivamente a quella militare, seguendo il fulgido esempio dei suoi fratelli. Nel 1804, a Roma, ricevette quindi la secolarizzazione ed entrò a far parte dell'esercito imperiale. Lasciò i propri incarichi militari nel 1814 col grado di maggiore generale per ritirarsi a vita privata dopo aver preso parte all'ultima fase delle guerre napoleoniche.[4]

Morì a Vienna nel 1842 senza mai essersi sposato e senza avere avuto figli.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Filippo Erasmo del Liechtenstein Hartmann III del Liechtenstein  
 
Sidonia Elisabetta di Salm-Reifferscheidt  
Emanuele del Liechtenstein  
Cristina di Löwenstein-Wertheim-Rochefort Ferdinando Carlo di Löwenstein-Wertheim-Rochefort  
 
Anna Maria di Fürstenberg  
Carlo Borromeo del Liechtenstein  
Carlo Ludovico di Dietrichstein Francesco Adamo di Dietrichstein-Hollenburg  
 
Maria Cecilia di Trauttmansdorff  
Antonia di Dietrichstein-Weichselstädt  
Maria Teresa Anna di Trauttmansdorff Giorgio Sigismondo di Trauttmansdorff  
 
Renata di Wildenstein  
Giuseppe Venceslao del Liechtenstein  
Antonio Ernesto di Öttingen-Spielberg Francesco Alberto di Öttingen-Spielberg  
 
Johanna Margarethe von Schwendi  
Giovanni Luigi di Öttingen-Spielberg  
Maria Theresia Walburga Eusebia von Waldburg zu Trauchburg Friedrich Anton Marquard von Waldburg zu Trauchburg  
 
Maria Karoline von Khuenburg  
Maria Eleonora di Öttingen-Spielberg  
Leopoldo di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Wiesenburg Federico di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Wiesenburg  
 
Charlotte von Liegnitz  
Teresa di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Wiesenburg  
Maria Elisabetta del Liechtenstein Giovanni Adamo Andrea del Liechtenstein  
 
Edmonda Maria di Dietrichstein-Nikolsburg  
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Friederich Noack, 'Aus Goethes römischen Kreise', Goethe-Jahrbuch (1904) p.198. Online resource, accessed 23 October 2018
  2. ^ Pleasing and Pleasant Anecdotes of Giacomo Gotifredo Ferrari, trans. Steven Thomson Moore; ed. Deborah Heckert (Hillside, NY: Pendragon, 2018), p.42
  3. ^ Pleasing and Pleasant Anecdotes of Giacomo Gotifredo Ferrari, trans. Steven Thomson Moore; ed. Deborah Heckert (Hillside, NY: Pendragon, 2018), p.48
  4. ^ a b Friederich Noack, 'Aus Goethes römischen Kreise', Goethe-Jahrbuch (1904) 185–207. Online resource, accessed 23 October 2018, p. 198
  5. ^ Hochfürstlich-salzburgischer Kirchen- und Staatskalender ..., edited by Johann B. Zezi (Salzburg: [n.p.], 1795), p.10. Online resource, accessed 23 October 2018

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Friederich Noack, Aus Goethes römischen Kreise, Goethe-Jahrbuch (1904) p.198. Online, accesso 23 ottobre 2018
  • Pleasing and Pleasant Anecdotes of Giacomo Gotifredo Ferrari, trad. Steven Thomson Moore; ed. Deborah Heckert (Hillside, NY: Pendragon, 2018), p.42
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