Giuseppe Renda (pittore)

Giuseppe Renda, detto l'Aroddu[1][2] (Alcamo, 13 giugno 1772[3]Palermo, 20 ottobre 1805[3]), è stato un pittore italiano.

Dipinto della Madonna del Lume (Basilica di Santa Maria Assunta)

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato da una famiglia di contadini,[4] era il terzogenito figlio di Antonio di Vito (detto "Arollo"[3]) e Francesca Lo Serro di Giuseppe.[3][5] Venne battezzato con il nome di Giuseppe Antonino.[3]

La sua abitazione si trovava nella via Commendatore Navarra, detta "strada di li putieddi" a causa delle baracche di vendita che erano allestite in questa strada durante la fiera franca della Compagnia di San Giacomo.[3] Da giovane lavorava per il duomo.[4]

La sua attività di pittore ebbe inizio durante l'adolescenza, quando un giorno disegnò per capriccio il ritratto di un cappellano con un carboncino su un muro.[4] Dopo avere visto tale ritratto, l'arciprete don Benedetto Mangione lo indirizzò agli amministratori del comune.[4] Fu dunque accolto sotto la protezione del nobile Pietro Lombardo.[4] Ciò gli permise all'età di 14 anni di studiare arte presso il maestro Giuseppe Velasquez a Palermo.[4][6] Alcuni sostengono che assieme a lui studiò l'artista Giuseppe Patania.[7]

Terminati gli studi, ritornò ad Alcamo, dove a partire dal 1790[6] eseguì molti dipinti a sfondo religioso.[4] In questi anni morì sua madre (1789) e suo padre si risposò con Vincenza Pirrello (1790).[3]

Nel 1796, a seguito della morte del padre, Giuseppe Renda si trasferì nella casa in via Rossotti dove abitava sua sorella Antonina.[8]

Morì a soli 33 anni a causa della tisi nel 1805 a Palermo[3][6] e venne sepolto nella cripta del convento dei padri cappuccini.[3][6]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

I dipinti di Giuseppe Renda affrontano soprattutto tematiche di carattere religioso. Le figure femminili, soprattutto le Madonne, possiedono una bellezza e umanità uniche; basta osservarne l'espressione del volto o la luce intorno.

Si contano a suo nome 5 opere certe (delle quali 3 riportanti la data e la firma dell'autore) e 38 opere a lui attribuite.[9] 14 dei suoi dipinti sono andati persi.[10] Tra le opere del Renda conservate ad Alcamo, si annoverano:

  • nove dipinti su tela ispirate alla vita di Gesù e Maria, che si trovavano fino al 1993 nei due saloni nel Palazzo Mauriello (già Palazzo Mangione) ad Alcamo[11] e che ora si trovano all'interno di collezioni private ad Alcamo e Mazara del Vallo.[12] Tali opere sono:[13]
    • Presentazione di Maria Santissima al Tempio, olio su tela conservato a Mazara del Vallo[14]
    • Natività di Gesù, olio su tela conservato nella banca Don Rizzo[6][15]
    • Fuga in Egitto, olio su tela conservato a Mazara del Vallo[16]
    • Samaritana al pozzo di Sichar, olio su tela conservato nella sede del Comune di Alcamo
    • Apparizione al lago di Tiberiade, olio su tela conservato a Mazara del Vallo
    • Battesimo di Gesù, olio su tela conservato a Mazara del Vallo
    • Noli me tangere, olio su tela conservato a Mazara del Vallo[17]
    • Gesù Cristo e la vedova di Naim, olio su tela conservato nella sede del Comune di Alcamo
    • I pellegrini di Emmaus, olio su tela conservato a Mazara del Vallo
  • Circoncisione del Gesù (1797), chiesa del Gesù - ispirata da un'incisione di Ciro Ferri[6]
  • Madonna del Rosario (1798), chiesa di Sant'Oliva[6][8]
  • Addolorata (1798), chiesa di Sant'Oliva[6][8]
  • Addolorata (1798), chiesa di Santa Maria di Gesù, restaurata nel 1943 da Guido Gregorietti e trafugata nel 1979[8][18] Nel 1916 Leonardo Mirabile ne dipinse una copia, che si trova nella chiesa di Sant'Anna sotto il nome di Madonna della Confusione
  • Addolorata (attribuita), dipinto ad olio su tela ovale collocato sotto il crocifisso del "Preziosissimo Sangue" nella chiesa di San Francesco d'Assisi[19]
  • Madonna del Lume, pala di altare di forma rettangolare collocata nella Basilica di Santa Maria Assunta[6][20]
  • Sacra Famiglia, Chiesa della Sacra Famiglia
  • Sacra Famiglia, opera commissionata dalla famiglia Speciale e conservata in una collezione privata[11]
  • Il Cuore di Maria e il Cuore di Gesù, olio su tela conservato nella chiesa madre[11]
  • Sacro Cuore di Gesù Bambino, dipinto ad olio su tela conservato in una collezione privata[21]
  • Madonna con Gesù e San Giovannino (attribuito), olio su tela in una collezione privata[11]
  • Madonna del Riposo (attribuito), olio su ardesia in una collezione privata[22]
  • Madonna della Catena (attribuita), olio su tela posizionato sull'altare maggiore della chiesa della Madonna della Catena.[23] Fu restaurato nel 1947 dal pittore Benedetto Violante[20]
  • Madonna di Passavia, dipinto ad olio su tela conservato nel monastero di Santa Chiara[24][25]
  • Immacolata, Assunta e Assunzione di Maria in cielo, quadretti conservati all'interno di una collezione privata e non più reperibili[26]
  • Immacolata (attribuito), olio su tela di forma rettangolare custodito in una collezione privata[27]
  • Immacolata (attribuito), olio su tela di forma ovale custodito in una collezione privata[27]
  • Madonna dei Raggi, olio su tela conservato all'interno di una collezione privata[28]
  • Cristo Redentore, Museo d'arte sacra[29]
  • Santissimo Salvatore (attribuito), olio su tela custodito all'interno del Museo d'arte sacra[30]
  • Santissima Trinità, dipinto su tela un tempo custodito a casa di privati, non più reperibile[26]
  • Adorazione dei pastori, rubata nel 1993[27]
  • Ritratto dell'arciprete Benedetto Mangione (1793), olio su tela conservato al Museo d'arte sacra all'interno della basilica di Santa Maria Assunta[3][7][29]
  • San Giuda Taddeo, olio su tela conservato nella chiesa madre[24][28]
  • Madonna della Provvidenza[24]
  • Miracolo di San Vincenzo Ferreri (1793), dipinto su tela custodito nella chiesa della Madonna del Rosario[12][24]
  • Madonna dell'Alto (attribuita),[31] dipinto su tela trafugato nel 2003.[20]
  • Madonna dei Miracoli, trafugata. Era collocata in un'edicola votiva[32]
  • Madonna dei Miracoli (attribuito), olio su tela conservato all'interno del monastero della Badia Nuova[33]
  • Madonna dei Miracoli, dipinto ad olio su lamina metallica conservata all'interno del monastero dell'Angelo Custode[20]
  • Madonna dei Miracoli, quadretto su lamina metallica conservata all'interno di una collezione privata[26]
  • Madonna dei Miracoli (attribuito), dipinto su lamiera di forma ovoidale arricchito da una cornice dorata con motivi floreali, conservato all'interno della chiesa dei Santi Paolo e Bartolomeo[19]
  • Madonna con Bambino, tela conservata un tempo all'interno di una collezione privata, non più reperibile[26]
  • Madonna con Bambino, tela conservata un tempo all'interno di una collezione privata, rubata[19]
  • San Giuseppe dipinto ad olio su un supporto in rame ovale, conservato all'interno di una collezione privata[26]
  • Gesù, Maria e Giuseppe, quadretto di proprietà di un privato, non più reperibile[20]
  • San Francesco Giovanni Regis, un tempo conservato all'interno di una collezione privata, non più reperibile[26]
  • Ritratto di papa Pio VI, olio su tela conservato nella chiesa madre[7]
  • Ritratto di don Antonino Mangione (attribuito), olio su tela conservato all'interno dell'Istituto Mangione[7]
  • Ritratto di Donna Francesca De Blasi (moglie di don Antonino Mangione), olio su tela conservato in una collezione privata[3]
  • Ritratto di Monsignore Ugo Papè di Valdina, dipinto ad olio su tela conservato nella chiesa madre[19]
  • Ritratto del poeta Pietro Lombardo, non più reperibile.[19]

Le opere del Renda custodite a Palermo sono:

  • Madonna con il Bambino, detta "Madonna Bella" (1788), per un'edicola votiva in via Maqueda,[32] trafugata[3]
  • Immacolata (attribuita), conservata all'interno della Basilica di San Francesco d'Assisi[34]
  • Riposo in Egitto (attribuita), olio su tela in una collezione privata[35]
  • Cuore immacolato di Maria e Gesù (attribuito), olio su tela in una collezione privata.[27]

A Trapani è custodito il Ritratto del Generale Giovan Battista Fardella, conservato al Museo Regionale Pepoli.[7]

Nel Museo della chiesa madre ad Erice si trova un dipinto ad olio su tavola, a lui attribuito, che raffigura Sant'Isidoro Agricola.[36][37]

Nella chiesa madre nuova di Castelbuono è custodito il dipinto ad olio su tela di San Giuseppe agonizzante.[19]

Un dipinto ad olio su rame raffigurante l'Immacolata, attribuito al Renda, è custodito in una collezione privata a Roma.[21] Sempre in una collezione privata a Roma si trova un dipinto ad olio su rame che raffigura il Redentore.[21]

Altri suoi dipinti si trovano nella loggia della facciata principale di Villa Belmonte all'Acquasanta nei pressi del Monte Pellegrino.[24]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Arte: Alcamo. Volume e convegno in ricordo di Giuseppe Renda
  2. ^ Calia, p. 9.
  3. ^ a b c d e f g h i j k l Calia, p. 51.
  4. ^ a b c d e f g Comune di Alcamo - Alcamesi illustri, su comune.alcamo.tp.it. URL consultato il 9 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 9 marzo 2016).
  5. ^ Calia, p. 108.
  6. ^ a b c d e f g h i Maurizio Bambina, "Alcamo tra arte e cultura"
  7. ^ a b c d e Calia, p. 11.
  8. ^ a b c d Calia, p. 54.
  9. ^ Calia, pp. 101-105.
  10. ^ Calia, pp. 106-107.
  11. ^ a b c d Calia, p. 66.
  12. ^ a b Calia, p. 12.
  13. ^ Calia, p. 59.
  14. ^ Calia, p. 19.
  15. ^ Calia, p. 14.
  16. ^ Calia, p. 15.
  17. ^ Calia, p. 17.
  18. ^ Calia, p. 16.
  19. ^ a b c d e f Calia, p. 87.
  20. ^ a b c d e Calia, p. 76.
  21. ^ a b c Calia, p. 94.
  22. ^ Calia, p. 71.
  23. ^ Calia, p. 20.
  24. ^ a b c d e Galleria Roma - Renda Giuseppe, su galleriaroma.it. URL consultato il 9 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 9 marzo 2016).
  25. ^ Calia, p. 22.
  26. ^ a b c d e f Calia, p. 83.
  27. ^ a b c d Calia, p. 90.
  28. ^ a b Calia, p. 26.
  29. ^ a b Il Museo della Basilica Santa Maria Assunta di Alcamo – il lunedì dell’arte di Kalós, su edizionikalos.com. URL consultato il 9 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 9 marzo 2016).
  30. ^ la Repubblica.it - Arte sacra ad Alcamo uno spazio per ammirarla
  31. ^ Carlo Cataldo, "Splendori della memoria"
  32. ^ a b Calia, p. 10.
  33. ^ Calia, p. 24.
  34. ^ Calia, p. 25.
  35. ^ Calia, p. 70.
  36. ^ Vitella, p. 43.
  37. ^ Calia, p. 44.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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