Giuseppe Busia

Giuseppe Busia

Presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione
In carica
Inizio mandato21 settembre 2020
PredecessoreRaffaele Cantone

Dati generali
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
UniversitàUniversità degli Studi di Roma "La Sapienza"
ProfessioneDocente universitario, avvocato

Giuseppe Busia (Nuoro, 15 marzo 1969) è un giurista e dirigente pubblico italiano, dal 2020 presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC).

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Laureatosi in giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" ha conseguito i dottorati di ricerca in Teoria dello Stato e istituzioni politiche comparate alla Sapienza e, presso l'Università degli Studi di Foggia, in Diritto dell'economia[1][2]. Si è specializzato in diritto comparato presso la Faculté Internationale de Droit Comparé di Strasburgo e all'Académie Internationale de Droit Constitutionnel di Tunisi[2][3]. Avvocato e giornalista pubblicista, ha svolto attività di docenza in diverse università italiane, attualmente insegna Diritto e gestione dei dati personali e delle biotecnologie presso l'Università Europea di Roma [4].

Nel 2006 è stato vice capo di Gabinetto nel ministero dei beni culturali e dal 2006 al 2008 ha ricoperto l'incarico di segretario della Conferenza Stato-Regioni presso la Presidenza del Consiglio dei ministri.[2][3] Dal 2008 al 2012 ha ricoperto il ruolo di segretario generale dell'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture e dal 2012 quello di segretario generale del Garante per la protezione dei dati personali[1][2].

Il 10 Giugno 2018 viene proposto dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei ministri,[5] ma non viene poi nominato.

Dal 21 settembre 2020 è presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione, succedendo a Raffaele Cantone dopo diversi mesi di "interregno", nominato con decreto del Presidente della Repubblica dell'11 settembre 2020[6][7] su proposta del Ministro della pubblica amministrazione Dadone.

Attività Internazionale[modifica | modifica wikitesto]

A dicembre 2021 è stato nominato membro del Comitato esecutivo dell’International Association of Anti-Corruption Authorities (IAACA).

Nel maggio 2023 è stato eletto vicepresidente del Network for Integrity (la Rete globale per l’Integrità), e lo Statuto prevede il passaggio a Presidente nel 2024[senza fonte].[8]

Posizioni espresse[modifica | modifica wikitesto]

Ponte sullo Stretto[modifica | modifica wikitesto]

In ottobre 2023, in merito al decreto legge N.35 sul Ponte sullo Stretto di Messina, in audizione alla Camera dei Deputati, Busia riporta la posizione ANAC mettendo in guardia dagli eccessivi vantaggi assegnati al contraente privato, senza definizione di obblighi e chiusura del contenzioso precedente. Inoltre evidenzia come l’articolo 72 della direttiva europea pone quale limite invalicabile il non superamento del 50% dei costi del progetto del 2011, avendo evitato la gara.[9][10][11][12][13]

Codice dei Contratti[modifica | modifica wikitesto]

In marzo 2023, Busia esprime perplessità di ANAC all’indomani dell’approvazione del nuovo Codice dei contratti pubblici, come modificato dal Governo Meloni, circa gli affidamenti inferiori ai 150.000 euro: “per la riduzione della trasparenza e della pubblicità delle procedure, principi posti a garanzia di una migliore partecipazione delle imprese, e a tutela dei diritti di tutti i soggetti coinvolti”. “Soglie troppo elevate per gli affidamenti diretti e le procedure negoziate rendono meno contendibili e meno controllabili gli appalti di minori dimensioni, che sono – va notato – quelli numericamente più significativi. Tutto questo col rischio di ridurre concorrenza e trasparenza nei contratti pubblici”.

La Lega ne chiede le dimissioni perché le sue parole mettono sotto accusa gli amministratori pubblici, ma Busia precisa[14] e non si dimette, ribadendo l’indipendenza dell’Autorità Anticorruzione dal governo in carica e confermando quanto detto.[15][16][17][18][19]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Giuseppe Busia, Il percorso di elaborazione del testo costituzionale, in Stefano Rodotà (a cura di), Alle origini della Costituzione, Bologna, Il Mulino, 1998, ISBN 88-15-06751-5, SBN IT\ICCU\IEI\0126055.
  • Giuseppe Busia, Leopoldo Elia, Stato democratico, in Digesto delle discipline pubblicistiche, vol. 15, Torino, UTET, 2000, SBN IT\ICCU\UTO\1130876.
  • Giuseppe Busia, Riservatezza (Diritto alla), in Digesto delle discipline pubblicistiche, aggiornamento, Torino, UTET, 2000, SBN IT\ICCU\CFI\0467881.
  • Giuseppe Busia, Antonello Cherchi, Privacy ed enti locali guida pratica all'applicazione della normativa sui dati personali, a cura di Stefano Rodotà, collana Autonomie Locali, Milano, Il Sole 24 Ore Editore, 2001, ISBN 88-324-4395-3, SBN IT\ICCU\RMG\0036933.
  • Giuseppe Busia, Quanto si può salvare del progetto di revisione..., in Franco Bassanini (a cura di), Costituzione, una riforma sbagliata il parere di sessantatré costituzionalisti, Bagno a Ripoli, Passigli, 2004, ISBN 88-368-0870-0, SBN IT\ICCU\CSA\0120520.
  • Giuseppe Busia, Laura Liguori e et al., Le nuove frontiere della privacy nelle tecnologie digitali bilanci e prospettive, Roma, Aracne, 2016, ISBN 978-88-255-0794-2, SBN IT\ICCU\PAR\1247303.
  • Giuseppe Busia, Privacy, trasparenza e controlli sull'attività pubblica, in Marco D'Alberti (a cura di), Corruzione e pubblica amministrazione, Napoli, Jovene, 2017, ISBN 978-88-243-2501-1, SBN IT\ICCU\RL1\0017891.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Busia, Giuseppe, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  2. ^ a b c d Giuseppe Busia, su garanteprivacy.it. URL consultato il 10 gennaio 2022 (archiviato il 19 novembre 2021).
  3. ^ a b Giuseppe Busia, su universitaeuropeadiroma.it. URL consultato il 9 gennaio 2022 (archiviato il 25 ottobre 2021).
  4. ^ Course Catalogue
  5. ^ https://www.corriere.it/politica/18_giugno_12/busia-super-burocrate-anti-trasparenza-scelto-governo-trasparenza-8bad7b18-6e76-11e8-9963-ead0cc069d04.shtml
  6. ^ Busia è il nuovo presidente Anac Prenderà il posto di Cantone, su agi.it, 10 settembre 2020. URL consultato il 12 gennaio 2022.
  7. ^ Decreto di nomina dell'11 settembre 2020, su anticorruzione.it.
  8. ^ Organization Structure - International Association of Anti-Corruption Authorities (IAACA), su iaaca.net.
  9. ^ Decreto Ponte sullo Stretto, Audizione alla Camera del Presidente Anac - 20 aprile 2023, su anticorruzione.it.
  10. ^ L’Anac demolisce il Ponte sullo Stretto di Messina: «Così è un favore ai privati» - 9 giugno 2023, su open.online.
  11. ^ Ponte sullo Stretto, Busia (Anac): “Il governo ha scelto un progetto vecchio di oltre 10 anni e ha fatto un gran regalo a un’impresa privata” - 30 settembre 2023, su ilfattoquotidiano.it.
  12. ^ Busia (Anac): "Ponte sullo Stretto, rischio regalo a un'impresa privata" - 30 settembre 2023, su video.repubblica.it.
  13. ^ Per il Ponte sullo Stretto c’è un primo paletto chiaro e condiviso: il costo massimo non potrà superare i 12 miliardi - 6 ottobre 2023, su diarionuoviappalti.it.
  14. ^ https://www.adnkronos.com/Archivio/politica/appalti-scontro-lega-pd-su-anac-salviniani-chiedono-dimissioni-busia_7w04o2ufxsYeFeaMo3CpiN
  15. ^ Busia (Anac) sul codice degli appalti: «Sotto i 150mila euro va benissimo il cugino o anche chi mi ha votato» - 29 marzo 2023, su open.online.
  16. ^ Busia (Anac): "Ok digitalizzazione, ma dubbi su trasparenza e concorrenza" - 29 marzo 2023, su rainews.it.
  17. ^ Sfiduciato e riabilitato in poche ore. La Lega però tiene sotto tiro Giuseppe Busia - 30 marzo 2023, su huffingtonpost.it.
  18. ^ Appalti, scontro Lega-Pd su Anac: salviniani chiedono dimissioni Busia - 30 marzo 2023, su adnkronos.com.
  19. ^ Lega contro Busia; sue parole gravi, non può guidare Anac - 30 marzo 2023, su it.marketscreener.com.
  20. ^ a b Le onorificenze della Repubblica Italiana, su quirinale.it. URL consultato il 18 dicembre 2021 (archiviato il 18 dicembre 2021).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Il Presidente, su anticorruzione.it. URL consultato il 12 gennaio 2022.