Giuseppe Azzini

Giuseppe Azzini
Giuseppe Azzini in maglia Maino
Nazionalità	Italia
Ciclismo
Specialità	Strada
Carriera
Squadre di club
1912	Legnano
1913	OTAV
1914	Bianchi Dei-Pirelli
1915	Bianchi
1916-1918	Individuale
1919	Legnano
1920	Bianchi
1921	Stucchi
1922	Maino-Bergougnan
1923-1924	Maino
Statistiche aggiornate al 9 febbraio 2020
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Giuseppe Azzini (Gazzuolo, 26 marzo 1891 – Ospedaletti, 11 novembre 1925) è stato un ciclista su strada italiano; professionista tra il 1912 ed il 1925, conta la vittoria di quattro tappe al Giro d'Italia. Era fratello di Luigi ed Ernesto.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Corse per le più grandi squadre italiane dell'epoca, come la Legnano, la Bianchi, la Stucchi e la Maino. Da dilettante fu campione italiano nel 1911. Si distinse soprattutto come passista e fu gregario di Costante Girardengo. Partecipò a sei edizioni del Giro d'Italia tra il 1913 ed il 1922, vincendo quattro tappe. Morì di tisi a soli 34 anni.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

• 1911 (dilettanti)

Giro dell'Umbria

Campionati italiani, Prova in linea Dilettanti

• 1913 (OTAV, tre vittorie)

4ª tappa Giro d'Italia (Roma > Salerno)

5ª tappa Giro d'Italia (Salerno > Bari)

Milano-Torino

• 1914 (Bianchi, due vittorie)

4ª tappa Giro d'Italia (Roma > Avellino)

5ª tappa Giro d'Italia (Avellino > Bari)

Altri successi[modifica | modifica wikitesto]

• 1909 (dilettanti)

Classifica non accasati Giro d'Italia

• 1920 (Bianchi)

Prova dell'australiana Giro della Provincia di Milano (con Gaetano Belloni)

• 1921 (Stucchi)

Giro della Provincia di Milano (con Costante Girardengo)

Piazzamenti[modifica | modifica wikitesto]

Grandi giri[modifica | modifica wikitesto]

Classiche monumento[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

• Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giuseppe Azzini

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

• (EN) Giuseppe Azzini, su procyclingstats.com.
• Giuseppe Azzini, su sitodelciclismo.net, de Wielersite.
• (FR) Giuseppe Azzini, su memoire-du-cyclisme.eu.

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