Giuliano Anastagi

Giuliano Anastagi o Anastasi (... – 1746) è stato un ingegnere e cartografo italiano del Granducato di Toscana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Di origini senesi, figlio di Piero Anastagi, fu ingegnere delle Regie Possessioni del granduca Francesco Stefano di Lorena e del Corpo del Genio militare, oltre che secondo tenente della Compagnia dei cannonieri di Grosseto.[1]

Fu tra i principali cartografi al servizio del Consiglio di reggenza toscano, e dal 1740 fece parte, insieme a Angiolo Maria Mascagni, Bernardo Sansone Sgrilli e Giuseppe Soresina, del gruppo di professionisti dello Scrittoio regio che, sotto la supervisione di Giovanni Maria Veraci, si occupò del rilevamento e della produzione di mappe e planimetrie delle ville e fattorie granducali.[1] Il suo nome è legato principalmente alla Raccolta di piante delle principali città e fortezze del Granducato di Toscana del colonnello Odoardo Warren, opera contenente oltre sessanta piante minuziose di torri, fortezze e città, con dettagliate descrizioni, alla quale lavorò attivamente fino alla morte e della quale risulta uno dei principali autori.[1][2]

Un altro lavoro di rilievo fu la raccolta Città murate, ville granducali e fortezze di Toscana, che Anastagi realizzò in collaborazione con altri cartografi, tra i quali Innocenzio Fazzi, e lo stesso colonnello Warren. Si tratta di un corposo volume comprendente circa novanta mappe e prospetti di fortezze, ville e città, di particolare importanza per la precisione tecnica e la qualità delle illustrazioni.[1] Il colonnello Warren lo definì «giovane della maggiore abilità per disegnare l'artiglieria e le fortificazioni».[1]

Il 27 dicembre 1745 fu nominato ingegnere del Genio militare, ma morì improvvisamente l'anno successivo. Al suo posto venne nominato il livornese Andrea Dolcini.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f Anastagi, Giuliano, su Digital DISCI. URL consultato il 18 gennaio 2023.
  2. ^ Sponberg Pedley, Edney 2020, p. 57.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Danilo Barsanti, Lucia Bonelli Conenna e Leonardo Rombai, Le carte del granduca. La Maremma dei Lorena attraverso la cartografia, Grosseto, Biblioteca Chelliana, 2001.
  • Leonardo Ginori Lisci, Cabrei in Toscana, raccolte di mappe, prospetti e vedute. Sec. XVI - sec. XIX, Firenze, Cassa di Risparmio di Firenze, 1978.
  • Ilario Principe, Fortificazioni e città nella Toscana lorenese, Vibo Valentia, Mapograf, 1988.
  • Leonardo Rombai, Carlo Vivoli e Diana Toccafondi, Documenti geocartografici nelle biblioteche e negli archivi privati e pubblici della Toscana, vol. 1, L. S. Olschki, 1987.
  • Mary Sponberg Pedley e Matthew H. Edney (a cura di), The History of Cartography, vol. 4, University of Chicago Press, 2020.
  • Odoardo Warren, Raccolta di piante delle principali città e fortezze del Granducato di Toscana, a cura di Francesco Gurrieri, Firenze, SPES, 1979.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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