Giudici di Gallura

Voce principale: Giudicato di Gallura.

Non è nota l'onomastica dei primi giudici di Gallura, il cui regno sorse intorno alla metà del IX secolo, ma si presume che, come negli altri giudicati, appartenessero alla famiglia dei Lacon-Gunale. Nel 1016, su sollecitazione del papa Benedetto VIII, Pisa e Genova liberarono la Sardegna dalla minaccia musulmana, ma le due repubbliche marinare iniziarono a interessarsi all'isola e ad interferire nei suoi affari economico-politici. I giudici (o re) che governarono sulla Gallura sono stati sedici: scelsero Civita e il suo palazzo giudicale come sede di residenza privilegiata, dato che la corte era itinerante,[1] ma dimorarono anche nei castelli di Baldu e Balaiana (presso Luogosanto) e nel castello della Fava (Posada).

Giudici di Gallura (1020 circa-1296)[2][modifica | modifica wikitesto]

Titolo Nome Dal Al Consorte e Note
1 Giudice Manfredi di Gallura 1020 1040 circa forse pisano, è il primo giudice di cui sia noto il nome
2 Giudice Ubaldo I 1040 circa 1065
3 Giudice Costantino I 1065 1080
4 Giudice Torchitorio 1080 1100 Padulesa de Serra;
è il primo giudice di cui si sanno notizie certe
5 Giudice Saltaro de Zori-Gunale 1080 nel 1113 viene citata per la prima volta Civita, la residenza giudicale
6 Giudice Ittocorre de Gunale 1100 1116 circa
7 Giudice Costantino II Spanu 1116 1133
8 Giudice Comita Spanu 1133 1146
9 Giudice Costantino III de Lacon-Gunale 1146 1170 Anastasia d'Arborea; sotto il suo regno venne eretta la basilica di San Simplicio
10 Giudice Barisone I de Lacon-Gunale 1170 1203 Odolina de Lacon;
ultimo dei Lacon-Gunale
11 Giudicessa Elena 1203 1218 Lamberto Visconti
12 Giudice Lamberto Visconti 1218 1225 vedovo di Elena di Gallura;
Benedetta di Cagliari
13 Giudice Ubaldo Visconti 1225 1238 Adelasia di Torres;
ultimo dei Lacon-Visconti
14 Giudicessa Adelasia di Torres 1238 1238 con il secondo marito Enzo di Svevia; tentò di succedere in Gallura, ma Ubaldo aveva nominato nel suo testamento il cugino Giovanni che gli subentrò
15 Giudice Giovanni Visconti 1238 1275 Giovanna della Gherardesca
16 Giudice Nino Visconti 1275 1296 Beatrice d'Este; ultimo giudice di Gallura

Dopo numerosi contrasti con il comune pisano, con la morte di Nino il giudicato venne occupato e amministrato direttamente dalla repubblica. La figlia minorenne, Giovanna (1291-1339), dopo le seconde nozze della madre con Galeazzo I Visconti, crescerà a Milano e, vedova di Rizzardo II da Camino, trasmetterà il titolo al fratellastro Azzone Visconti, signore di Milano, pur avendo ereditato il patrimonio immobiliare dei Visconti di Gallura.

Il possesso dell'ex giudicato da parte di Pisa divenne definitivo nel 1308. A partire dal 1323 la Sardegna fu progressivamente conquistata dagli aragonesi. Nel 1435 Filippo Maria Visconti, duca di Milano, cedette formalmente e definitivamente i suoi diritti sulla Gallura al re Alfonso V di Aragona, il quale ne determinò l'estinzione e l'integrazione nel regno di Sardegna.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Carta Raspi, p. 276
  2. ^ Carta Raspi, pp. 276-278

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA. VV., Da Olbia a Olbia, EDES, Sassari 2004.
  • AA. VV., Genealogie medioevali di Sardegna, Due D Editrice Mediterranea, Cagliari 1984.
  • Raimondo Carta Raspi, La Sardegna nell'alto Medioevo, Il Nuraghe, Cagliari 1935.
  • Antonio Murineddu (a cura di), Gallura, Fossataro, Cagliari 1962.
  • Dionigi Panedda, Il giudicato di Gallura, Dessì, Sassari 1977.
  • Sandro Petrucci, Re in Sardegna, a Pisa cittadini, Cappelli, Bologna 1988.

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