Giovanni Paolo Feminis

Dipinto di autore anonimo e non datato. Nel retro della tela un testo in francese non firmato attribuisce il ritratto al profumiere di Colonia Giovanni Paolo Feminis (ca 1660-1736). Il dipinto è stato esposto per la prima volta l'11 luglio 2009 alla mostra La mirabilis storia dell'Acqua di Colonia di Santa Maria Maggiore (VB)

Giovanni Paolo Feminis (Crana, 1660 circa[1]Colonia, 28 novembre 1736) è largamente riconosciuto dagli studiosi come l'inventore della formula dell'Aqua Mirabilis[2].

Prospetto informativo del 1800 di Aziende di Giovanni Antonio Farina: Attestato della facoltà di Medicina di Colonia del 13 gennaio 1727 sulle qualità dell'Eau admirable di Giovanni Paolo Feminis
Prospetto informativo dell 1786 di Aziende di Giovanni Antonio Farina in cui si attesta che la formula della sua Eau admirable de Cologne gli è stata data da Giovanni Paolo Feminis (ca 1660-1736)
Un altro ritratto di anonimo.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Crana, nella ossolana Val Vigezzo, si ritiene intorno al 1660, da Giovanni Antonio Feminis (1637-1666), detto Borgnetta. Il padre probabilmente ebbe due mogli: Domenica Rassiga, nata nel 1624, e Caterina Farina, nata nel 1625. Il libro dei battesimi di Crana dal 1647 al 1682 è andato perduto.

Feminis emigrò[3] in Germania in giovane età, dove inizialmente e con ogni probabilità esercitò l'attività di apprendista al seguito di un commerciante vigezzino. Si stabilì prima a Bergka (oggi Rheinberg), poi dal 1685 a Mainz (Magonza), dove venne registrato come krämer, cioè come ambulante. Di non secondaria importanza per lo sviluppo della sua attività fu l'aiuto, sia in termini economici sia di esperienza, che gli venne da un amico conterraneo, Giovanni Maria Farina (1657-1732) mercante a Maastricht, nei Paesi Bassi, poi fallito e morto in miseria

«Interessante una lettera a Giovanni Paolo Feminis (cogino et compadre carissimo) del 13 aprile 1714 in cui [Giovanni Maria, ndr] chiede al mercante di Crana di concedergli un prestito di 500 talleri reali che non gli verrà accordato. Già il 3 gennaio 1713, Jean Gille Taskin, fiduciario di Giovanni Maria Farina (Maastricht) a Colonia, gli comunicava che il Feminis era determinato a non intervenire in suo aiuto. Nella stessa missiva, a sottolineare le grandi difficoltà del Farina, il Taskin riferisce di non essere riuscito a vendere la croce di Mademoiselle Margot, pur essendo andato da un ebreo di Deutz. L’Eau de la Reine era uno dei prodotti in cui Giovanni Maria Farina (Maastricht) commerciava. In un’occasione richiede una boteglia dela vostra Acqua Admirable al cogino Giovanni Paolo Feminis, suggerendoci che il distillatore e mercante cranese producesse e commerciasse una sua Eau admirable.»

Sposato il 23 agosto 1687 con Sophia Ryfarts (ca. 1660-1739) di Bergka, ebbe nove figli: Johanna Elisabetta (1688-1691), Carl Joseph (1689-1689), Bartolomaus Franziskus (1690), Anna Maria (1692-1692), i gemelli Johann Anton (1694) e Anna Maria (1694), Carl Joseph Mathias (1696), Johanna (1689-1737), Anna Maria Teresa (1702).

Particolare di un dipinto custodito nella sacrestia della chiesa di San Rocco di Crana, Val Vigezzo, (il ritratto rappresentato è di discussa attribuzione) in cui nella parte inferiore destra si attesta: GIO(vanni) PAULO FEMINIS DI CRANA MERCANTE DISTILL(ato)RE D'AQUA AMMIRABILE IN COLONIA PRI(ncipa)LE BEN(efatto)RE DELLA CHIESA PA(trona)L(e) DI S(an)TA M(ari)A MAG(gio)RE, DEL ORATORIO E CASA COMONA DI CRANA. 1833.

Giovanni Paolo Feminis nel 1693 si trasferì a Colonia, su sollecitazione anche della zia Catharina Feminis, proprietaria di un negozio di franceserie rimasta vedova, e ne incrementerà l'attività

«Il 9 dicembre 1679 Frau Catharina Feminis, vedova Bernardi, si presentò al Consiglio della libera città imperiale di Colonia. Nel verbale di quel colloquio si legge che si presentò a noi, Consiglio e Senato […] la nostra concittadina Catharina, di robusta costituzione, dal colore del volto tendente al rosso e riferì di avere 36 anni e che, dopo la morte del marito, aveva deciso per motivi legati alla conduzione delle sue attività, di lasciare la nostra città per un viaggio ai luoghi natali. In patriam suam Mediolanensem

L'8 giugno del 1695 a Feminis venne conferita la cittadinanza. Abitava nella strada Alla Bilancia d'Oro, detta poi strada Hohe, palazzo nº 2139[4]. Colonia aveva, all'epoca, circa 40 000 abitanti[5].

Il 3 dicembre 1704 Feminis ricevette il riconoscimento della Großen Bürgerrechts, Grande cittadinanza, mediante il pagamento di 85 fiorini e 8 albi. E il 13 gennaio 1727 la sua Acqua di Colonia ebbe l'attestato della Facoltà di medicina di Colonia in seguito alla legge del 1723 che vietava ai negozianti di vendere droghe o medicine senza l'approvazione della Facoltà.

Feminis morì a Colonia il 28 novembre 1736 e fu seppellito nella chiesa parrocchiale di San Lorenzo, poi distrutta. Non lasciò eredi maschi. Nella sua impresa commerciale gli succedette l'aiutante Giovanni Antonio Farina (1718-1787), figlio di Carlo Gerolamo (1693-1762).

Giovanni Antonio Farina[6] continuò a produrre l'Acqua di Colonia[7] riconoscendo sempre la paternità dell'invenzione al suo maestro[8]. Svolse la sua attività tramite la ditta Zur Stadt Mailand a partire dal 1750 con notevole successo.[9]

Negli ultimi anni di vita Giovanni Paolo Feminis fece ingenti donazioni[10] all'ospedale di Bergka, luogo di nascita della moglie Sophia, alla città di Colonia, ai Comuni di Crana e di Santa Maria Maggiore. Diede 200 doppie per riparare l'oratorio di Crana, 300 doppie per le riparazioni dei ponti e delle strade, 60.000 lire imperiali per la ricostruzione della parrocchia di Santa Maria Maggiore e ordinò che dopo la sua morte 5000 lire imperiali fossero date a favore della costruzione di una scuola sempre a Santa Maria per l'istruzione dei bimbi poveri. Un ritratto eseguito nel 1833 (non è certo si tratti di Feminis, però), conservato nella sagrestia della chiesa di San Rocco di Crana, riporta nella parte inferiore destra una scritta che elenca le benemerenze di Giovanni Paolo Feminis a favore della comunità vigezzina[11]:

«Giovanni Paulo Feminis di Crana, mercante distillatore d'Aqua Ammirabile in Colonia, principale benefattore della chiesa patronale di Santa Maria Maggiore, del oratorio e casa comona di Crana. 1833.»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Secondo alcuni la data di nascita si collocherebbe intorno al 1666. Recenti studi genealogici indicherebbero invece il 1660: cfr. Luigi Rossi, J.P.F. – Aqua Mirabilis, Stanghella (Padova) 1995 ISBN 978-88-903859-0-2.; Arnaldo Ceccomori, genealogia di Giovanni Paolo Femminis e delle famiglie vigezzine[collegamento interrotto] L'incertezza della data dipende anche dall'ancora incerta individuazione della madre, se cioè fu Domenica Rassiga, nata nel 1624, oppure Catterina Farina, nata nel 1625.
  2. ^ Il binomio Aqua mirabile e Colonia è riportato, tra gli altri, anche da Jean-Marie Farina nel prospetto informativo della sua Acqua di Colonia in cui scriveva esattamente: Annunciando l'Aqua mirabile detta Acqua di Colonia, il cui segreto è stato lasciato a me, Jean-Marie Farina, nipote di Gian Antonio Farina, uno dei più antichi distillatori di Colonia, pronipote di Paolo Feminis [...]. La definizione Eau admirable dite Eau de Cologne è già presente nella seconda metà del Settecento: Giovanni Antonio Farina (1718-1787), successore di Giovanni Paolo Feminis, mette sui flaconi etichette con il suo nome e la definizione Acqua mirabile-Acqua di Colonia poi utilizzata da tutti gli altri produttori. Ancora, cfr. Vertus et Effets merveilleux de l'excellente Eau Admirable ou Eau de Cologne: l'aiutante di Johann Maria Farina (1685-1766), Carlo Antonio Zanoli (ca 1732-ca 1780), parlava di Eau admirable ou Eau de Cologne inventata un secolo prima e perfezionata da Johann Maria Farina.
  3. ^ Per la storia dell'emigrazione in Valle Vigezzo vedi anche Anita Azzari, L'emigrazione vigezzina, Domodossola, La Cartografia G. Antonioli, 1951.
  4. ^ Secondo un testo del 1879 di Lennen, capo archivista di Colonia, Feminis aveva un commercio fiorente di zucchero, cedri, limoni, arance, uva secche, fichi, prugne e altre frutta del Sud e, naturalmente, di Acqua di Colonia.
  5. ^ Düsseldorf sulla riva destra del fiume Reno non aveva che 8500 abitanti nel 1700 e 13700 nel 1750.
  6. ^ Genealogia di Giovanni Antonio Farina
  7. ^ La Suprema Corte dell'Impero tedesco il 25 gennaio 1907 pronunciò la sentenza, registrata il 28 gennaio, in cui si attribuiva a Giovanni Paolo Feminis l'invenzione dell'Acqua di Colonia.
  8. ^ Nel prospetto dal titolo Virtù ed effetti della eccellente Eau admirabile o Eau de Cologne, sottotitolo Approvata dalla facoltà di Medicina il 13 gennaio 1727, che elenca tutti gli infiniti effetti benefici di questo rimedio, al termine vi è un "Avvertimento" di Giovanni Antonio Farina che dice: È incontestabile che il signor Paolo Feminis, inventore e autore dell'Eau admirable de Cologne, ha lasciato il suo segreto e la sua composizione, prima di morire, solo a Giovanni Antonio Farina, il quale dichiara e avverte il Pubblico che ogni altra Eau admirable de Cologne, che si fa o si vende sotto qualsivoglia altro nome, non è né della qualità né della composizione di detto inventore e autore; così, in quanto solo successore ed erede di tale segreto, facendo la sola vera Eau de Cologne, prega di prestare fede solo a quella che è accompagnata da questo stesso stampato, e confermato da Giovanni Antonio Farina, mercante italiano, distillatore, via della Bilancia d'Oro, a Colonia.
  9. ^ Suo padre, Carlo Gerolamo Farina, insieme al cognato Giulio Farina (ca. 1681 – 1743) e all'amico Antonio Cantadore, creò a Düsseldorf la Zum goldene Schwerdt (La spada d'oro), sviluppando un'attività commerciale che comprendeva anche la produzione di una Acqua mirabile. Fu in considerazione del rapporto privilegiato esistente tra le due famiglie che Giovanni Paolo Feminis affidò a Carlo Gerolamo Farina anche alcuni incarichi testamentari.
  10. ^ Louis Irissou, «Revue d'Histoire de la Pharmacie», 1951: Irissou segnala agli storici della farmacia il processo svoltosi a Colonia tra il 1902 e il 1907 e come a suo avviso l'esame minuzioso della genealogia complicata della famiglia Farina permette di constatare che molti Farina si sono dati alla produzione dell'Acqua di Colonia, in Germania e in altri posti. E che il merito della creazione dell'Aqua mirabilis va attribuito a un borghese agiato di Colonia, Paolo Feminis (1660 – 1736) il quale, in seguito, avrebbe lasciato in eredità il segreto a l'uno o l'altro dei Farina, suoi nipoti.
  11. ^ Il 20 settembre 1961, il sindaco di Colonia Theo Burauen scriverà a Carlo Barbieri, un illustre cittadino di Crana: Io posso comunicarle che il signor G. P. Feminis nella storia della città di Colonia è inserito in qualità di inventore dell'acqua di Colonia e come tale anche nei registri della storia e delle cronache dei fabbricanti di Acqua di Colonia sarà ricordato […] Voglia insistere affinché Feminis come ideatore dell'Acqua di Colonia non sia più segreto a nessuno.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Johannes Augel, Italienische Einwanderung und Wirtschaftstätigkeit in rheinischen Städten des 17. und 18. Jahrhunderts, Bonn 1971
  • Pierre Bachoffner, Sur une fausse véritable Eau admirable de Cologne, 1987, Parigi, Revue de l'Histoire de la Pharmacie, XXXIV, 6, pp. 130–132
  • Giovanni De Maurizi, S. Maria Maggiore, Crana e Buttogno in Valle Vigezzo, Novara 1987
  • Carlo Cavalli, Cenni statistico e storici de la Valle Vigezzo, 3 volumi, Vol. 1, Torino 1845
  • Silvia Ceccomori, Acqua di Colonia, l'invenzione di G. P. Feminis e altre storie della Valle Vigezzo, a cura di Arnaldo Ceccomori e Claudio Mori, 2009, Blurb editore
  • Claudio Mori, Fu il piemontese Feminis a inventare l'Acqua di Colonia, 2 marzo 2009, Roma, Ansa
  • Claudio Mori, Libri: Emigrazione, crisi economica e famiglie nel '6-700 / Luigi Rossi studia documenti inediti su Piemonte e i Farina, 15 giugno 2009, Roma, Ansa
  • Franz Riffart, Aus der Geschichte der alten Rheinberger Familie Riffart, in 700 Jahre Stadt Rheinberg, Rheinberger Zeitung 1932
  • Ernst Rosenbohm, Kölnisch Wasser – ein Beitrag zur europäischen Kulturgeschichte, Berlin – Detmold – Köln – München 1951. La seconda parte dello studio, dedicata a G. P. Feminis, alla famiglia Farina e allo sviluppo del prodotto Acqua di Colonia, fu redatta in collaborazione con l'avvocato E. A. Utescher
  • Luigi Rossi, Con la gerla nelle città della Magna, in Le Rive 1-2 / 1998 Casale Corte Cerro, (Verbania)
  • Luigi Rossi, Il Piemonte in Europa. 500 anni di emigrazione della Val Vigezzo: la famiglia Farina e l'Acqua di Colonia, Novara, Interlinea, 2009, ISBN 978-88-8212-679-7.
  • Ernst Aug. Utescher, Der Mailand – Prozess, Berlin – München – Detmold – Köln 1951
  • Storia illustrata della città di Colonia ed. anno 1958
  • Dr. Karl Kempkes, Kritische Betrachtungen zu dem Buche von Prof.Dr.Ernst Rosenbohm:"Kölnisch Wasser" 352 Seiten, Köln 1955

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