Giovanni Fusconi

Giovanni Fusconi (Cervia, 18 marzo 1899Cervia, 6 dicembre 1958) è stato un partigiano e politico italiano, noto col nome di battaglia di Isola.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Giovanni Fusconi inizia la sua attività politica giovanissimo, nel 1914: è arrestato con l'accusa di "insurrezione contro i poteri dello Stato" e prosciolto per la giovane età. Comunista dalla fondazione del Partito Comunista d'Italia è arrestato ancora nel gennaio del 1922 quale ardito del popolo e assolto dalle accuse dopo aver scontato 17 mesi di carcere. Viene nuovamente arrestato nel 1926 per organizzazione comunista e confinato a Lipari per 5 anni (ridotti a 2 in appello). [1] [2] Liberato nel novembre del 1928 ripara all'estero, in Francia, da dove rientra nel marzo 1933, per essere condannato dal Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato a 9 anni di reclusione da scontarsi a Pianosa. Liberato per amnistia nel 1937, prosegue in clandestinità la sua attività politica. Finché, dopo l'8 settembre 1943, prende parte attiva alla Resistenza romagnola: l'11 settembre 1943, partecipa alla riunione fondativa della Resistenza romagnola, tenutasi all'Hotel Mare-Pineta di Milano Marittima[3] e a cui partecipano, oltre a lui, Arrigo Boldrini, Ennio Cervellati, Giuseppe D'Alema, Riccardo Fedel, Gino Gatta, Mario Gordini, Rodolfo Salvagiani, Agide Samaritani e Virginio Zoffoli. Dopodiché, dal 27 febbraio 1944 è ufficiale di collegamento tra la pianura e la montagna per la Brigata Garibaldi Romagnola e poi, fino al 18 maggio 1944, per la 8ª Brigata Garibaldi Romagna. Successivamente, svolge attività organizzativa per la formazione della 28ª Brigata GAP. Ricoprirà la carica di segretario della federazione Rimini-nord del PCI.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Commissione di Ravenna, ordinanza del 18.11.1926 contro Giovanni Fusconi (“Organizzazione comunista”). In: Adriano Dal Pont, Simonetta Carolini, L'Italia al confino 1926-1943. Le ordinanze di assegnazione al confino emesse dalle Commissioni provinciali dal novembre 1926 al luglio 1943, Milano 1983 (ANPPIA/La Pietra), vol. III, p. 995
  2. ^ Sentenza n. 180 del 16.8.1928 contro Giovanni Fusconi (“Confinati comunisti a Lipari nel 1927 ricostituiscono il partito comunista nella colonia, tengono riunioni, utilizzano biblioteche e mense ai fini della propria attività, inviano relazioni al centro estero, raccolgono somme per il Soccorso rosso. – Ricostituzione del PCd'I, propaganda sovversiva”). In: Adriano Dal Pont, Simonetta Carolini, L'Italia dissidente e antifascista. Le ordinanze, le Sentenze istruttorie e le Sentenze in Camera di consiglio emesse dal Tribunale speciale fascista contro gli imputati di antifascismo dall'anno 1927 al 1943, Milano 1980 (ANPPIA/La Pietra), vol. I, p. 312-314
  3. ^ Cesare De Simone, "Gli anni di Bulow", Mursia, 1996

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • G.Franco Casadio - Rossella Cantarelli, La Resistenza nel Ravennate, Edizioni del girasole, Ravenna, 1980
  • Arrigo Boldrini, Diario di Bulow. Pagine di lotta partigiana 1943-1945, Vangelista, Milano, 1985 (seconda edizione: 2008).
  • Guido Nozzoli, Quelli di Bulow. Cronache della 28ª Brigata Garibaldi, Editori Riuniti, 1957 (terza edizione: 2005).
  • Cesare De Simone, Gli anni di Bulow. Nel 50° della Repubblica la testimonianza di Arrigo Boldrini, Mursia, Milano, 1996.
  • Gianni Giadresco, Guerra in Romagna 1943-1945, Il Monogramma, Ravenna, 2004.
  • Quaderni dell'ANPPIA, "Antifascisti nel casellario politico centrale", 8° vol., ad nomen, 1992.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]