Giovanni Bellavite

Giovanni Bellavite (Verona, 4 gennaio 1739Mantova, 4 ottobre 1821) è stato uno scultore e argentiere italiano.

Giovanni Bellavite, Trono per esposizione eucaristica, 1781, MAST Castel Goffredo

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Discendente dalla famiglia veronese di orafi, Giovanni "il Giovane" nacque a Verona da Girolamo Bellavite (1710-1806), di Giovanni "il Vecchio" (1679-1771), orafo, e da Veronica Bertoldi. Studiò disegno affinché seguisse le orme paterne. Lavorò nell'officina del padre, specializzandosi nella cesellatura delle medaglie e nella fusione dei metalli. Nel 1764 si recò a Roma, dove studiò a lungo molte opere d'arte presenti nella città e frequentò l'Accademia del disegno.

Dal 1766 fu attivo, assieme al padre, a Mantova come orafo e docente all'Accademia di Belle Arti dal 1787.[1]

Le sue opere recano il punzone del "giglio araldico".[2]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Pasquale Coddè, Elogio di Giovanni Bellavite Veronese, Mantova, 1823, ISBN non esistente.
  • Francesca Rapposelli (a cura di), D'oro e d'argento. Giovanni Bellavite e gli argentieri mantovani del Settecento, Verona, 2006, ISBN non esistente.

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