Giorgio Bidone

Ritratto di Giorgio Bidone per il suo cenotafio nella Chiesa di San Francesco da Paola (Torino)

Giorgio Bidone (Casalnoceto, 19 gennaio 1781Torino, 25 agosto 1839) è stato un ingegnere e matematico italiano, tra i più insigni sperimentatori piemontesi nel campo dell'idraulica del XIX secolo.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Cenotafio di Giorgio Bidone, nella Chiesa di San Francesco da Paola (Torino)

Laureatosi in matematica e idraulica presso l'Università di Torino all'età[1] di ventitré anni e, due anni più tardi, in architettura civile, diventa membro dell'Accademia delle Scienze di Torino e viene nominato nel 1815 professore di idraulica. Nove anni più tardi inizierà ad insegnare anche geometria descrittiva.

Tra i più insigni sperimentatori nel campo dell'idraulica, realizzò i suoi lavori nello stabilimento della Parella, da lui stesso diretto per molti anni. Le sue ricerche riguardarono essenzialmente l'analisi e l'idraulica. Tra i suoi allievi ci furono Ercole Ricotti, Luigi Federico Menabrea e Carlo Ignazio Giulio.

Nel 1820 pubblica la memoria Experiences sur le remou et sur la propagation des ondes, dove viene discusso fra l'altro il fenomeno idrodinamico noto ancora oggi come salto di Bidone (o "risalto idraulico").

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Riflessioni sul moto permanente dell'acqua, 1824

Intitolazioni[modifica | modifica wikitesto]

A lui è dedicata la via dove abitano i Rodi nonché il laboratorio di ingegneria idraulica del Politecnico di Torino.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Mario Di Fidio, Claudio Gandolfi, Idraulici italiani (PDF), su beic.it, Fondazione BEIC, 2014, p. 361 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2021).

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