Gimme Shelter (brano musicale)

Gimme Shelter
ArtistaThe Rolling Stones
Autore/iMick Jagger & Keith Richards
GenereHard rock
Blues rock
Edito daDecca Records
London Records
ABKCO Records
Pubblicazione originale
IncisioneLet It Bleed
Data5 dicembre 1969
Durata4:31
Certificazioni (digitale)
Dischi d'oroBandiera dell'Italia Italia[1]
(vendite: 25 000+)
Dischi di platinoBandiera del Regno Unito Regno Unito[2]
(vendite: 600 000+)
(EN)

«Oh, a storm is threat'ning
My very life today.
If I don't get some shelter,
Oh yeah, I'm gonna fade away.»

(IT)

«Oh, una tempesta sta minacciando
proprio ora la mia vita.
Se non troverò un riparo,
oh sì, svanirò nel nulla.»

Gimme Shelter è un brano musicale del gruppo rock britannico The Rolling Stones. Fu pubblicata per la prima volta come traccia di apertura dell'album del 1969 Let It Bleed. Benché il titolo del brano appaia scritto come Gimmie Shelter sul retro della copertina dell'album, viene comunemente accreditata come "Gimme" Shelter, anche nei successivi dischi dei Rolling Stones.

Nonostante la canzone non sia mai stata pubblicata su singolo, Gimme Shelter è da sempre considerata una delle canzoni più rappresentative della carriera del gruppo ed in generale della musica rock, al punto che la rivista Rolling Stone ha classificato il brano alla posizione 38 della lista delle 500 migliori canzoni della storia.

Il critico musicale statunitense Greil Marcus, nella sua recensione di Let It Bleed del dicembre 1969 apparsa su Rolling Stone, così definì il brano: «Gimmie Shelter è una canzone sulla paura; che probabilmente servirà, meglio di qualsiasi altra cosa scritta quest'anno, come passaggio diretto verso il futuro dei prossimi anni».[3]

Il brano[modifica | modifica wikitesto]

Ispirazione e registrazione[modifica | modifica wikitesto]

Composta da Mick Jagger e Keith Richards, Gimme Shelter nacque dagli sforzi congiunti del cantante e del chitarrista che lavorarono in stretta collaborazione per la riuscita del brano. Richards aveva iniziato a lavorare alla caratteristica introduzione della traccia a Londra mentre Jagger era via per le riprese del film Sadismo. La canzone è un rock in mid-tempo introdotto dalla chitarra ritmica di Richards, seguita dalla parte vocale di Jagger. Circa il periodo nel quale si svolsero le sedute di registrazione per Let It Bleed, Jagger disse in una intervista del 1995 alla rivista Rolling Stone:

«Beh, era un periodo molto, molto violento. La guerra del Vietnam. Violenza dappertutto, scontri, incendi, saccheggi e disordini. E il Vietnam non era una guerra come la conoscevamo in senso convenzionale... Gimme Shelter è quel tipo di canzone da "fine del mondo", davvero. È l'apocalisse; come lo era l'intero album.[4]»

Aggiungendo poi, nel 2012:

«Era un pezzo molto paranoico sul mondo che ti crolla addosso, e quindi sul trovare riparo dagli eventi... Quando è stato registrato, all'inizio del '69 o qualcosa del genere, era un'epoca di guerra e di tensione, e tutto questo confluì nella canzone.[5]»

Nella traccia Jagger duetta con la cantante soprano Merry Clayton. A proposito della sua partecipazione al brano, Jagger raccontò nel libro del 2003 According to the Rolling Stones: «L'utilizzare una voce femminile in Gimme Shelter fu un'idea del produttore Jimmy Miller. Fu uno di quei momenti del tipo "ci starebbe bene una ragazza in questo pezzo - chiamiamone una al telefono"». La Clayton fornì una performance da brividi nella canzone, e uno dei momenti più famosi nel brano, dopo un assolo da parte di Richards, è proprio la parte dove la cantante urla: «Rape, murder! It's just a shot away, It's just a shot away!», per poi prodursi in altri potenti acuti. Lei e Jagger terminano la canzone all'unisono con la strofa: «Love, sister, it's just a kiss away». L'apporto vocale dato dalla Clayton a Gimme Shelter rimane a tutt'oggi uno dei maggiori e migliori contributi femminili a una canzone dei Rolling Stones.[6]

A circa 2:59 della traccia, la voce della Clayton si spezza due volte nello spazio di pochi secondi a causa della potenza e dell'intensità del suo canto; la prima volta durante il secondo ritornello, alla parola "shot" dell'ultima strofa, e poi ancora durante la prima frase della terza ed ultima strofa del ritornello, arrivata alla parola "murder", dopodiché si può sentire Jagger prorompere in un «Whoo!» di ammirazione in risposta alla carica emozionale della Clayton. Al ritorno a casa, la cantante ebbe un aborto spontaneo, attribuito da alcune fonti allo sforzo eccessivo impiegato per raggiungere le note più acute.[7]

La prima versione della canzone venne registrata in una grande sala agli Olympic Studios di Londra tra febbraio e marzo 1969; la successiva versione con la Clayton fu incisa e perfezionata a Los Angeles ai Sunset Sound Studios e agli Elektra Studios nell'ottobre e novembre dello stesso anno. Nicky Hopkins suona il piano; il produttore Jimmy Miller le percussioni; Keith Richards la chitarra ritmica; Charlie Watts la batteria; Bill Wyman il basso; Jagger suona l'armonica e canta. Brian Jones non era presente durante le sessioni per la canzone.

Cover[modifica | modifica wikitesto]

Nel corso degli anni sono state registrate numerose cover del brano, fra cui si ricordano principalmente quelle di Patti Smith, Merry Clayton, Grand Funk Railroad, Goo Goo Dolls, Inspiral Carpets, John Mellencamp, Meat Loaf, Hawkwind, Michael Hedges, London Symphony Orchestra, Stereophonics, Sheryl Crow, Keith Urban e Alicia Keys, Angélique Kidjo, Joss Stone, Thunder, Sisters of Mercy, Puddle of Mudd e Beady Eye.

Riferimenti nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

The Rolling Stones
Musicisti aggiuntivi

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gimme Shelter (certificazione), su FIMI. URL consultato il 12 gennaio 2018.
  2. ^ (EN) Gimme Shelter, su British Phonographic Industry. URL consultato il 22 novembre 2019.
  3. ^ Greil Marcus, Let It Bleed The Rolling Stones: Let It Bleed, in Rolling Stone, 27 dicembre 1969. URL consultato il 17 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2013).
  4. ^ Wenner, Jann. Jagger Remembers Archiviato il 14 luglio 2007 in Internet Archive., Rolling Stone (14 dicembre 1995).
  5. ^ NPR Staff, Mick Jagger On The Apocalyptic 'Gimme Shelter', su npr.org, 16 novembre 2012. URL consultato il 17 novembre 2012.
  6. ^ Unterberger, Richie. Gimme Shelter. allmusic.com (2007).
  7. ^ Don Snowden, For Clayton, The Gloom Is Gone, in Los Angeles Times, 13 marzo 1986.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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