Giardini di Corcolle

Giardini di Corcolle
frazione
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lazio
Città metropolitana Roma
Comune Roma Capitale
Territorio
Coordinate41°55′02″N 12°43′34″E / 41.917222°N 12.726111°E41.917222; 12.726111 (Giardini di Corcolle)
Altitudine47 m s.l.m.
Superficie0,8674 km²
Abitanti9 010 (2006)
Densità10 387,36 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale00132
Prefisso06
Fuso orarioUTC+1
PatronoSan Michele Arcangelo
Giorno festivo29 settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Giardini di Corcolle
Giardini di Corcolle

Giardini di Corcolle è una frazione di Roma Capitale (zona "O" 19)[1], situata in zona Z. XI San Vittorino, nel territorio del Municipio Roma VI (ex Municipio Roma VIII).

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Sorge su un territorio pianeggiante originato dall'interramento di un'area golenale del bacino fluviale dell'Aniene.

Si trova sul lato nord del ventiduesimo km della via Prenestina Polense e il lato est della via di Lunghezzina, a est della frazione di Fosso San Giuliano e a nord della frazione di Corcolle, con la quale forma un'unica identità insediativa formatasi abusivamente nel 1965.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lungo il territorio di Corcolle, scandito da piani, fossi ricchi di acque e colli, si estendevano antichi abitati. Sono state rinvenute diverse testimonianze archeologiche che mostrano la presenza di villaggi dalla seconda metà del terzo millennio a.C., all’Età del Ferro, all’epoca arcaica. Diverse sono le tracce rinvenute di ville di epoca romana abitate sino al III secolo d.C. e di percorsi viari che da Gabii attraversavano Corcolle per diramarsi verso Passerano e verso S. Vittorino e Gericomio. Nel Medioevo sulle rovine di una villa romana fu eretto un castello, ancora oggi esistente al 24° chilometro della via Polense, al bivio per Zagarolo sulla via Maremmana Inferiore, ed è stato ipotizzato che sorse probabilmente sul luogo dell’antica città di Querquetula o Corcotula, abitata dalla popolazione antica dei querquetulani ricordata da Plinio. Il casale curcurulum è ricordato nel X secolo nel possesso dell’Abbazia di Subiaco sino al 1014, quando divenne il Castello di Corcolle – castri corcuroli - e passò nelle proprietà del monastero di S. Paolo Fuori Le Mura. Il castello condivideva con i castelli dell'Osa, di S. Vittorino e di Passerano la tipologia e le modalità di edificazione. Il diritto sul castello rimase al monastero fino all’anno 1430, quando fu venduto alla famiglia Colonna che nel 1630 lo vendette alla famiglia Barberini che lo detenne per molto tempo, e infine passò ai Corsini. Nel corso di questi secoli il castello fu trasformato nuovamente in casale. Il nome di Corcolle per diversi studiosi, tra cui il Nibby, originava da un termine greco che indicava le molte querce presenti. In epoca moderna la Tenuta di Corcolle confinava con le Tenute di S. Vittorino, Castiglione, Lunghezza, l’Aniene e i territori di Zagarolo, Gallicano, e Tivoli. Nel fondo di Corcolle erano diversi mulini ad acqua e il cosiddetto Pantano di Guazzo, posto al confine con Lunghezzina e l’Aniene, sul lato sinistro della via Prenestina Polense, che fu indicato in una guida di caccia del XVI secolo, redatta per i nobili romani, tra i percorsi fuori le mura ad est di Roma. Il tragitto si snodava, dopo la sosta all’Osteria dell’Osa, fino al lago di Castiglione e al pantano di Corcolle e giungeva a Passerano. Il fondo di Corcolle fu ricordato anche nelle guide dei viaggiatori del Novecento come un territorio ricco di coltivazioni di un grano speciale[2].

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa di San Michele arcangelo
Chiesa inaugurata nell'ottobre del 1997. La parrocchia appartiene alla diocesi di Tivoli

Siti archeologici[modifica | modifica wikitesto]

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

Scuole[modifica | modifica wikitesto]

Odonimia[modifica | modifica wikitesto]

Le strade sono dedicate a comuni della regione Marche.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Zona O 19, Giardini di Corcolle.
  2. ^ Giuseppina Valletti, Memorie dalla Valle dell'Osa. L'identità storica di un borgo rurale e del suo vicinato, Roma, 2020, pp. 44-56, 195-208, 411-415.
  3. ^ Marina De Franceschini, cap. 50. Villa dei Giardini di Corcolle, pp. 139.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Marina De Franceschini, Ville dell'Agro romano, Roma, L'Erma di Bretschneider, 2005, ISBN 978-88-8265-311-8.
  • Giuseppina Valletti, Memorie dalla Valle dell'Osa. L'identità storica di un borgo rurale e del suo vicinato, Roma, 2020, ISBN 979-12-200-7124-6.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Roma: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Roma