Gian Luigi Zucchi

Gian Luigi Zucchi
NascitaTradate, 31 agosto 1900
MorteMonte Grappa, 14 gennaio 1918
Cause della mortecaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Regno d'Italia
Forza armataBandiera dell'Italia Regio esercito
ArmaFanteria
CorpoAlpini
Unità8º Reggimento alpini
Anni di servizio1917 - 1918
GradoSoldato
GuerrePrima guerra mondiale
DecorazioniMedaglia d'oro al valor militare
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Gian Luigi Zucchi (Tradate, 31 agosto 1900Monte Grappa, 14 gennaio 1918) è stato un militare italiano, volontario di guerra, insignito della medaglia d'oro al valor militare.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Gian Luigi Zucchi nasce a Tradate nel 1900 da un'agiata famiglia di industriali di Milano.

In seguito all'ingresso dell'Italia nella Prima Guerra Mondiale, il fratello maggiore Giuseppe è richiamato alle armi. Nell'estate del 1916 cade in combattimento nei pressi di Gorizia.

Nel 1917, il giovanissimo Gian Luigi, studente liceale, decide di arruolarsi come volontario nel Regio Esercito Italiano. Egli, infatti, ha appena raggiunto i diciassette anni, età minima per l'arruolamento volontario.

La sua domanda è accolta, ed è dunque assegnato agli Alpini, con il grado di soldato semplice.

Prima Guerra Mondiale[modifica | modifica wikitesto]

Destinato all'8º Reggimento alpini, Zucchi è poi inquadrato nella 76ª compagnia del Battaglione “Cividale”.

Durante l'anno 1917, il battaglione “Cividale” rimane schierato nel settore di Busa Alta, nella Catena del Lagorai, nel Trentino orientale. Qui il reparto si trova anche nel mese di novembre, quando è colto dagli eventi seguenti allo scatenamento dell'offensiva austro-tedesca che determinerà il ripiegamento generale dell'esercito italiano. Nel corso della susseguente Battaglia di Caporetto, il reparto combatte accanitamente per il possesso del Monte Solarolo, sul massiccio del Monte Grappa.

Il reparto, decimato dalle perdite, è ritirato e inviato in zona di riposo. Tornato in linea ai primi di gennaio del 1918, il Battaglione "Cividale", nella notte sul 10 gennaio, si porta sul Monte Valderoa per attaccare i trinceramenti nemici posti sulla vetta.

Per eseguire il primo assalto, è scelta la 76ª compagnia, della quale fa parte anche Zucchi. Il piano prevede che il grosso della compagnia attaccante sia preceduto da piccoli nuclei di arditi. Il giovanissimo soldato Zucchi si offre volontariamente di essere tra questi.

Nel pomeriggio del 14 gennaio, dopo una lunga preparazione d'artiglieria, la 76ª compagnia, preceduta dai nuclei di arditi, irrompe, per la prima volta, nelle trincee austriache. Gli austro-ungarici, tuttavia, non cedono e, dopo un furibondo combattimento, costringono gli Alpini a ritirarsi.

Nell'eseguire l'ordine di ripiegamento, Zucchi si accorge che il suo ufficiale è stato catturato e, perciò, incitando i suoi commilitoni, decide di far ritorno verso le trincee nemiche. Qui giunto, dopo un violento corpo a corpo, rimane colpito a morte da una baionettata, mentre tenta di difendere il suo comandante.

Alla sua memoria viene conferita la Medaglia d’Oro al Valor Militare.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Volontario di guerra diciassettenne, si offrì di far parte di un gruppo d'arditi che doveva eseguire una incursione nelle linee nemiche. Primo si slanciò all'assalto e combattendo con la baionetta e con bombe a mano fu di esempio ai compagni, che alla fine, sopraffatti, dovettero ritirarsi. Accortosi che l'ufficiale comandante era rimasto in mano nemica, invitò i compagni a seguirlo e slanciatosi di nuovo sui nemici impegnava una lotto corpo a corpo. Riuscito ad avvicinarsi al proprio ufficiale mentre un soldato austriaco stava per vibrargli un colpo di baionetta, prontamente slanciavasi e, facendo scudo del proprio corpo al suo superiore, riceveva, in pieno, il colpo a lui diretto. Ferito a morte, sul punto di esalare l'anima generosa, trovava ancora la forza di gridare: “Viva l'Italia”. Monte Valderoa, Monte Grappa, 14 gennaio 1918.[1]»

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Alla memoria di Gian Luigi Zucchi sono stati tributati numerosi riconoscimenti. In particolare, Tradate, la sua città natale, gli ha dedicato:

  • una via, attuale Via Gian Luigi Zucchi;
  • un monumento commemorativo.
  • una via a Varese

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Motivazione della M.O.V.M. dal sito www.quirinale.it, su quirinale.it. URL consultato il 10 ottobre 2014.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Albo d'Oro dei Decorati della provincia di Varese, a cura dell'Istituto Nazionale del Nastro Azzurro - Federazione di Varese.
  • le Medaglie d'Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d'Oro al valor militare d'Italia, Roma 1965.
  • Riassunti storici dei corpi e comandi nella guerra 1915-1918 – Alpini – Reggimenti, Battaglioni, Edizioni Ufficio Storico, Comando del Corpo di Stato Maggiore, Roma, 1928.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]