Giacomo Nizzolo

Giacomo Nizzolo
Giacomo Nizzolo al Tour of Britain 2016
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 184 cm
Peso 72 kg
Ciclismo
Specialità Strada
Squadra Q36.5
Carriera
Giovanili
G.S. Giovani Giussanesi
Squadre di club
2008Filmop-Ramonda-Bottoli-Parolin
2009Bottoli-Nordelettrica-Ramonda
2010Trevigiani
2011Leopard-Trek
2012-2013RadioShack
2014-2018Trek
2019Dimension Data
2020NTT
2021Qhubeka
2022-2023Israel
2024-Q36.5
Nazionale
2012-Bandiera dell'Italia Italia
Palmarès
 Europei su strada
Oro Plouay 2020 In linea
Statistiche aggiornate al 1° gennaio 2024

Giacomo Nizzolo (Milano, 30 gennaio 1989) è un ciclista su strada italiano che corre per la Q36.5 Pro Cycling Team. Velocista, professionista dal 2011, ha vinto due volte il titolo nazionale in linea (2016 e 2020), per due volte la classifica a punti al Giro d'Italia (2015 e 2016) e nel 2020 il titolo europeo in linea[1].

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Gli esordi[modifica | modifica wikitesto]

Nizzolo si appassiona alla bicicletta fin da bambino tanto che come regalo per il settimo compleanno i genitori lo iscrivono ad una società ciclistica dove inizia a gareggiare[2]. Nella sua carriera giovanile viene seguito e aiutato dai genitori che però non gli impongono nessuna pressione[3]. Vincente già da ragazzino[4], si trova spontaneamente a suo agio nelle volate, specialità che cura e migliora negli anni supportato anche da una adeguata struttura fisica[2]. Pratica anche l'attività su pista conquistando medaglie ai Campionati italiani e mondiali[4].

Gareggia per tre stagioni nella categoria under-23 vestendo nel 2008 e 2009 la maglia della Bottoli e nel 2010 quella della Trevigiani, una delle migliori squadre dilettantistiche italiane[4]. La prima stagione viene condizionata dalle conseguenze di una grave caduta mentre disputa una volata[5] che gli impediscono di gareggiare per molti mesi[6], anche se in ottobre riesce a vincere tre corse. Centra undici successi nel 2009, risultando l'under-23 italiano più vittorioso della stagione[7], e dodici nel 2010 mettendosi in mostra come forte velocista e dimostrandosi uno dei migliori giovani corridori italiani[4].

2011-2013: i primi anni tra i professionisti[modifica | modifica wikitesto]

Giacomo Nizzolo con la maglia della Trek nel 2011, primo anno tra i professionisti.

Dopo tre anni e ventisei vittorie negli under-23 Giacomo Nizzolo nel 2011 diventa professionista con il Team Leopard-Trek ed è uno dei pochissimi giovani italiani a debuttare subito in una squadra World Tour, la massima serie del ciclismo[8]. Inizia la stagione con il proposito di fare esperienza e con la volontà di impegnarsi al massimo, senza ricevere pressioni dalla squadra[3]. Partecipa per la prima volta al Giro delle Fiandre e alla Parigi-Roubaix ritirandosi in entrambe le occasioni. Nella quinta tappa del Bayern Rundfahrt, nel mese di maggio, batte in volata John Degenkolb ed Edvald Boasson Hagen centrando la sua prima vittoria tra i professionisti[9]. Nizzolo dedica la vittoria a Wouter Weylandt, suo compagno di squadra e a volte anche di camera, deceduto drammaticamente poche settimane prima al Giro d'Italia[9].

Per la stagione 2012 il Team Leopard-Trek diventa per motivi di sponsorizzazione RadioShack-Nissan confermando Giacomo Nizzolo tra i suoi corridori. In primavera Giacomo prende il via della Gand-Wevelgem e della Parigi-Roubaix ma si ritira. Partecipa per la prima volta al Giro d'Italia piazzandosi al terzo posto nella nona tappa con arrivo a Frosinone e riuscendo terminare le tre settimane di gara. Tra luglio e agosto centra quattro successi e sale per la prima volta sul podio di una classica grazie al terzo posto nella Vattenfall Cyclassics. In occasione dei mondiali nel Limburgo, viene convocato come riserva da Paolo Bettini, Commissario Tecnico della nazionale.

Nizzolo supera in volata Boonen, Ventoso e Farrar al Tour de San Luis nel 2014.

Nizzolo rimane con la squadra lussemburghese, che cambia nuovamente denominazione diventando RadioShack-Leopard, anche per il 2013. Per la prima volta partecipa alla Milano-Sanremo, la sua corsa dei sogni[4], ma non riesce a concluderla così come la Gand-Wevelgem. Porta a termine invece il Giro d'Italia sfiorando la vittoria nella tredicesima tappa dove viene superato in volata solo da Mark Cavendish. Dopo le due vittorie di tappa al Tour de Luxembourg ottiene il migliore piazzamento della stagione in una prova del World Tour con il secondo posto nel Grand Prix de Ouest-France vinto da Filippo Pozzato.

2014-2018: le stagioni alla Trek[modifica | modifica wikitesto]

Dalla stagione 2014 la Trek, una delle maggiori aziende statunitensi produttrici di biciclette, costituisce la Trek Factory Racing squadra con licenza UCI World Tour rilevando parzialmente struttura e organico della dismessa RadioShack-Leopard, confermando tra gli altri Giacomo Nizzolo, Fabian Cancellara e il Direttore Sportivo Luca Guercilena. Il brianzolo inizia la stagione nel migliore dei modi vincendo in gennaio la terza tappa del Tour de San Luis dove regola in volata Francisco Ventoso e Tom Boonen[10], il corridore a cui Giacomo si ispirava da dilettante[4]. In febbraio, in seguito ad una caduta in allenamento si procura la frattura della clavicola[11] non potendo gareggiare per più di un mese[12]. Non partecipa alla Milano-Sanremo e alle classiche del pavé, dove la squadra si affida al più esperto Cancellara[2], preferendo disputare brevi corse a tappe. Al Giro d'Italia parte come uno dei favoriti per le volate e la maglia rossa,[13] ma in gara viene sempre battuto, dovendosi accontentare di quattro secondi ed un terzo posto e la piazza d'onore nella classifica a punti. In luglio rinnova il contratto con la Trek fino al 2016.[14]

Giacomo Nizzolo in maglia tricolore di campione italiano nel 2016.

Nel 2015 riesce a vincere la maglia rossa della classifica a punti al Giro d'Italia, pur senza conquistare tappe (è due volte secondo e tre volte quinto).[15] Nel giugno 2015 prende parte alla prova su strada alle prime Olimpiadi Europee di Baku, chiudendo in quinta posizione regolando il gruppo in volata. Torna protagonista nel finale di stagione: dopo il quarto posto alla Coppa Agostoni, una Tre Valli Varesine corsa da protagonista, e conclusa al terzo posto, lo lancia verso i campionati del mondo di Richmond, dove viene scelto fra i nove titolari del CT Davide Cassani. Al suo debutto al Mondiale fra i professionisti, il 27 settembre 2015, Nizzolo è il migliore degli italiani, classificandosi al 18º posto. Nell'ultima settimana della stagione coglie ancora un terzo posto alla Paris-Bourges, mentre una caduta in avvio lo priva della possibilità di chiudere la stagione in bellezza alla Parigi-Tours.

Il 2016 vede Nizzolo ancora protagonista al Giro d'Italia, dove vince per la seconda volta la classifica a punti, dopo aver ottenuto due secondi e due terzi posti e numerosi piazzamenti di tappa. Il 26 giugno si laurea quindi campione italiano su strada a Darfo Boario Terme davanti a Gianluca Brambilla e Filippo Pozzato. Tra settembre e ottobre si aggiudica anche la Coppa Bernocchi e la Gran Piemonte, e una tappa all'Abu Dhabi Tour, e conclude al quinto posto in volata i campionati del mondo di Doha, ancora una volta miglior azzurro.

A inizio 2017 è costretto a rallentare la preparazione, e conseguentemente il debutto in gara, a causa di una tendinite[16] che lo costringe a posporre il rientro in gara fino al 18 aprile in occasione del Giro di Croazia.[17] Dopo il quinto posto nella prima tappa si piazza secondo, alle spalle di Nicola Ruffoni, alla terza frazione.[18] Partecipa poi al Giro d'Italia nonostante non sia al massimo della forma. Nel finale della terza tappa riesce a resistere all'attacco finale degli Etixx-Quick Step e si piazza terzo nella volata ristretta alle spalle di Fernando Gaviria e Rüdiger Selig.[19] Non prende il via dell'undicesima tappa.

Torna al successo a fine gennaio 2018 imponendosi, in una volata di gruppo, nella settima tappa della Vuelta a San Juan in Argentina.[20] Nel prosieguo di stagione ottiene piazzamenti a podio alla Tirreno-Adriatico, al Giro di Croazia, all'Adriatica Ionica Race, alla RideLondon-Surrey Classic (in cui conclude terzo), al Tour de Pologne e alla Vuelta a España (con un secondo e due terzi posti di tappa), ma non ottiene altre vittorie.

2019-2021: le stagioni alla Dimension Data/NNT/Qhubeka Assos/Qhubeka NextHash[modifica | modifica wikitesto]

Dopo 4 stagioni in maglia Trek, si trasferisce nella compagine sudafricana Dimension Data: coglie la prima vittoria con la nuova maglia, in febbraio, vincendo l'ultima tappa del Tour of Oman. In maggio è al via del Giro d'Italia: dopo qualche piazzamento in volata, non riparte durante la 13ª frazione. Il mese successivo al Tour of Slovenia si impone nella tappa conclusiva. Partecipa anche al Tour de France, dove ottiene il quarto posto nella prima tappa di Bruxelles: si ritira durante la 12ª tappa. In agosto partecipa alla Vuelta a Burgos, dove vince la prima tappa e si piazza secondo il giorno successivo. Dopo il terzo posto all'EuroEyes Cyclassics, il finale di stagione non è ricco di soddisfazioni.

Il 2020 parte bene: partecipa al Tour Down Under, dove trova il successo di tappa durante la quinta frazione.[21] Vince anche la seconda tappa della Parigi-Nizza. Il 23 agosto, sul traguardo di Cittadella, coglie il successo ai campionati italiani (suo secondo in carriera dopo il titolo del 2016) battendo in volata Davide Ballerini e Sonny Colbrelli. Convocato per i Campionati Europei di ciclismo a Plouay, il 26 agosto conquista il titolo europeo in linea battendo in volata Arnaud Démare e Pascal Ackermann e succedendo così al connazionale Elia Viviani come campione europeo.[1]

Il 21 maggio 2021 arriva la prima vittoria al Giro d'Italia in volata nella tappa Ravenna > Verona.[22]

Al termine della stagione Nizzolo è numero 21 del Ranking UCI.

2022-2023: Il passaggio alla Israel[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2022, con la nuova maglia della Israel-Premier Tech, torna alla vittoria in volata vincendo la prima tappa della Vuelta a Castilla y León imponendosi di forza sul traguardo di Morales del Vino ed indossando il maillot di leader. L'anno seguente trionfa alla Tro-Bro Léon.

2024: la firma con la Q36.5[modifica | modifica wikitesto]

Nel corso della stagione 2023 annuncia di aver firmato con la squadra svizzera Q36.5, alla quale si unirà a partire dalla stagione 2024.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

  • 2008 (Filmop-Ramonda-Bottoli under 23, tre vittorie)
Trofeo SC Marcallo con Casone - Trofeo Casonese
Memorial Andrea Crescenzio e Luciano Bottaro - Pozzonovo
Trofeo Sportivi Magnaghesi
  • 2009 (Bottoli-Nordelettrica-Ramonda under 23, undici vittorie)
Gran Premio dell'Industria di Civitanova Marche
Coppa San Bernardino
Coppa Città di Melzo
Coppa Caduti Buscatesi
Circuito del Termen - Cimetta di Codogné
Trofeo Papà Cervi
Gran Premio Sportivi di San Vigilio di Concesio - Memorial Amerio Armanasco
Medaglia d'Oro Nino Ronco a.m. - Ornago
Targa Libero Ferrario
Circuito Alzanese - Alzano Scrivia
Circuito Mezzanese - Mezzana Bigli
  • 2010 (Trevigiani-Dynamon-Bottoli under 23, dodici vittorie)
Gran Premio Ceda - Mareno di Piave
Memorial Fratelli Gandolfi - Basilicagoiano
Circuito di Sant'Urbano - Pianzano
Gran Premio Fiera della Possenta - Ceresara
Gran Premio Rinascita - Roncadelle di Ormelle
Trofeo Artigiani e Commercianti - Notturna Piombino Dese
Coppa Franco Quagliotti
Medaglia d'Oro Nino Ronco a.m. - Ornago
Circuito Città di San Donà
Circuito dell'Assunta - Vittorio Veneto
Medaglia d'Oro Città di Villanova di Camposampiero
1ª prova Coppa Mobilio Ponsacco
  • 2011 (Team Leopard-Trek, una vittoria)
5ª tappa Bayern-Rundfahrt (Friedberg > Moosburg an der Isar)
  • 2012 (Radioshack-Nissan, quattro vittorie)
3ª tappa Tour de Wallonie (Marche-en-Famenne > Beaufays)
Classifica generale Tour de Wallonie
5ª tappa Eneco Tour (Hoogerheide > Aalter)
3ª tappa Tour du Poitou-Charentes (Pleumartin > La Roche-Posay)
  • 2013 (Radioshack-Leopard, due vittorie)
2ª tappa Tour de Luxembourg (Schifflange > Walferdange)
3ª tappa Tour de Luxembourg (Eschweiler > Diekirch)
  • 2014 (Trek Factory Racing, due vittorie)
3ª tappa Tour de San Luis (Tilisarao > Juana Koslay)
2ª tappa Tour de Wallonie (Péronnes-lez-Antoing > Perwez)
  • 2015 (Trek Factory Racing, una vittoria)
Gran Premio Nobili Rubinetterie
  • 2016 (Trek-Segafredo, sette vittorie)
1ª tappa Giro di Croazia (Osijek > Varaždin)
3ª tappa Giro di Croazia (Macarsca > Sebenico)
Gran Premio del Canton Argovia
Campionati italiani, Prova in linea
Coppa Bernocchi
Gran Piemonte
1ª tappa Abu Dhabi Tour (Madinat Zayed > Madinat Zayed)
  • 2018 (Trek-Segafredo, una vittoria)
7ª tappa Vuelta a San Juan (San Juan > San Juan)
  • 2019 (Team Dimension Data, tre vittorie)
6ª tappa Tour of Oman (Al Mouj Muscat > Matrah Corniche)
5ª tappa Tour of Slovenia (Trebnje > Novo Mesto)
1ª tappa Vuelta a Burgos (Burgos > Burgos)
  • 2020 (NTT, quattro vittorie)
5ª tappa Tour Down Under (Glenelg > Victor Harbor)
2ª tappa Parigi-Nizza (Chevreuse > Châlette-sur-Loing)
Campionati italiani, Prova in linea
Campionati europei, Prova in linea
  • 2021 (Team Qhubeka Assos, tre vittorie)
Clásica de Almería
13ª tappa Giro d'Italia (Ravenna > Verona)
Circuito de Getxo
  • 2022 (Israel-Premier Tech, una vittoria)
1ª tappa Vuelta a Castilla y León (Benavente > Morales del Vino)
  • 2023 (Israel-Premier Tech, una vittoria)
Tro-Bro Léon

Altri successi[modifica | modifica wikitesto]

  • 2009 (Bottoli-Nordelettrica-Ramonda)
2ª tappa Vuelta a Tenerife (La Laguna, cronosquadre)
  • 2012 (Radioshack-Nissan)
Classifica giovani Tour de Wallonie
Classifica a punti Eneco Tour
  • 2013 (Radioshack-Leopard)
Classifica a punti Volta ao Algarve
Classifica squadre Volta ao Algarve
Classifica a punti Tour de Luxembourg
  • 2015 (Trek Factory Racing)
Classifica a punti Giro d'Italia
  • 2016 (Trek-Segafredo)
Classifica a punti Giro di Croazia
Classifica a punti Giro d'Italia
  • 2017 (Trek-Segafredo)
2ª tappa Hammer Sportzone Limburg (Sittard-Geleen, cronosquadre)
  • 2022 (Israel-Premier Tech)
Classifica a punti Vuelta a Castilla y León

Piazzamenti[modifica | modifica wikitesto]

Grandi Giri[modifica | modifica wikitesto]

2012: 130º
2013: 130º
2014: 141º
2015: 137º
2016: 110º
2017: non partito (11ª tappa)
2019: non partito (13ª tappa)
2021: non partito (15ª tappa)
2022: non partito (14ª tappa)
2019: ritirato (12ª tappa)
2020: ritirato (8ª tappa)

Classiche monumento[modifica | modifica wikitesto]

2013: ritirato
2015: 84º
2016: 42º
2019: 20º
2020: 5º
2021: 18º
2022: 18º
2011: ritirato
2021: ritirato
2011: ritirato
2012: ritirato
2021: ritirato
2015: ritirato

Competizioni mondiali[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni europee[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Giacomo Nizzolo è campione d'Europa, su eurosport.it, 26 agosto 2020.
  2. ^ a b c Roberto Sardelli, Giacomo Nizzolo: il pavé può attendere, in Velobike.it, 13 febbraio 2014. URL consultato il 22 aprile 2014.
  3. ^ a b Andrea Mazzucchi, I Volti Nuovi del Gruppo: Giacomo Nizzolo, in Spaziociclismo.it, 17 gennaio 2011. URL consultato il 22 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 27 aprile 2014).
  4. ^ a b c d e f Andrea Mazzucchi, Conosciamo meglio...Giacomo Nizzolo, in Spaziociclismo.it, 24 maggio 2010. URL consultato il 22 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 27 aprile 2014).
  5. ^ Giacomo Nizzolo dovrà essere operato, in Ciclismoweb.net. URL consultato il 28 aprile 2014.
  6. ^ Bottoli, la partenza è lanciata, in Gazzettadimantova.i, 4 marzo 2009. URL consultato il 28 aprile 2014.
  7. ^ Vito Bernardi, CICLISMO: PREMIATI GLI ATLETI DELLA PROVINCIA MONZA E BRIANZA, in Legnanonews.com, 19 novembre 2009. URL consultato il 28 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 29 aprile 2014).
  8. ^ Paolo Broggi, Neopro, 23 volti nuovi in gruppo, in Tuttobiciweb.it. URL consultato il 30 aprile 2014.
  9. ^ a b Nizzolo, la mia vittoria ci voleva per tante cose, in Solociclismo.it. URL consultato il 30 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2011).
  10. ^ Giuseppe De Maria, Terza tappa Tour San Luis: un lampo azzurro sul traguardo di Juana Koslay, in Velobike.it, 22 gennaio 2014. URL consultato il 28 aprile 2014.
  11. ^ Ciro Scognamiglio, Nizzolo si rompe la clavicola in allenamento, in Gazzetta.it, 14 febbraio 2014. URL consultato il 26 aprile 2014.
  12. ^ Ciro Scognamiglio, Nizzolo rientra il 20 marzo ad Arona, in Gazzetta.it, 6 marzo 2014. URL consultato il 26 aprile 2014.
  13. ^ Favoriti Giro d'Italia 2014, Maglia Rossa: Kittel pronto a prendersi lo scettro, in Spaziociclismo.it, 9 maggio 2014. URL consultato il 2 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 5 giugno 2014).
  14. ^ Mattia De Pasquale, Trek, prolunga anche Nizzolo, in Spaziociclismo.it, 15 luglio 2014. URL consultato il 15 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2014).
  15. ^ Classifica generale maglia rossa Giro 2015 gazzetta.it
  16. ^ cyclingnews.com, http://www.cyclingnews.com/news/no-return-date-yet-for-nizzolo-after-knee-issues-news-shorts.
  17. ^ Fine del calvario per Nizzolo: il campione italiano torna in gara in Croazia, su cicloweb.it. URL consultato il 4 agosto 2017.
  18. ^ Tour of Croatia: Ruffoni sprints to stage 3 victory, su cyclingnews.com. URL consultato il 4 agosto 2017.
  19. ^ Giro d'Italia: Gaviria rides into pink after crosswinds blow peloton to pieces on stage 3, su cyclingnews.com. URL consultato il 4 agosto 2017.
  20. ^ Gonzalo Najar wins Vuelta a San Juan. Nizzolo wins final stage ahead of Richeze, su cyclingnews.com. URL consultato il 29 gennaio 2018.
  21. ^ NIZZOLO. «CHE FELICITA', VINCERE CON LA NUOVA MAGLIA», su tuttobiciweb.it. URL consultato il 25 gennaio 2020.
  22. ^ La prima di Nizzolo, volata show a Verona! Fine di una maledizione, su La Gazzetta dello Sport. URL consultato il 18 agosto 2021.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]