Gerónimo Barbadillo

Gerónimo Barbadillo
Barbadillo all'Avellino nel 1984
Nazionalità Bandiera del Perù Perù
Altezza 179 cm
Peso 72 kg
Calcio
Ruolo Ala
Termine carriera 1988
Carriera
Squadre di club1
1972-1973Sport Boys? (?)
1974-1975Defensor Lima? (?)
1975-1982Tigres UANL188 (61)
1982-1985Avellino81 (10)
1985-1987Udinese22 (2)
1987-1988Sanvitese? (?)
1991-1992 Milland? (?)
Nazionale
1973-1986Bandiera del Perù Perù20 (3)
Palmarès
 Copa América
Oro Copa América 1975
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 30 luglio 2008

Gerónimo Barbadillo González (Lima, 24 settembre 1954) è un ex calciatore peruviano, che ha giocato nel ruolo di ala in Perù, Messico e Italia.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio dell'ex calciatore della nazionale Guillermo Barbadillo[1], in seguito al suo ritiro dall'attività agonistica si è stabilito in Italia, è divenuto direttore tecnico delle giovanili dell'Udinese e partecipa a partite di beneficenza.

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Ala destra, i cui principali punti di forza erano la velocità e il dribbling[2].

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Barbadillo in azione con la maglia degli irpini

Cresciuto calcisticamente in Perù, con il Club Defensor Lima conquistò la Copa Simón Bolívar[2]. Nel 1975 si trasferì a giocare in Messico, nel Tigres de la UANL guidato dal connazionale Claudio Lostaunau. Alla sua prima stagione, Barbadillo si mise in evidenza, partecipando alla vittoriosa campagna in Coppa del Messico con un'azione che propiziò il gol decisivo nella finale di ritorno[2]. A Lostanau succedettero prima Pérez e in seguito Fekete, e Barbadillo mantenne il suo posto da titolare: affiancando in attacco l'uruguaiano Walter Mantegazza e il messicano Tomás Boy, il peruviano si impose come uno dei calciatori di maggior spicco del Tigres[2].

Negli anni seguenti Patrulla (soprannome dovuto alla sua capigliatura afro, che ricordava quella di Clarence Williams III in Mod Squad, i ragazzi di Greer, nota in spagnolo come Patrulla Juvenil[3]) come era soprannominato, continuò a segnalarsi tra gli elementi più importanti in Messico[2], e a momento di lasciare il paese centroamericano aveva all'attivo più di sessanta gol. In seguito, il club della Universidad Autónoma de Nuevo León ha ritirato la maglietta numero sette in suo onore[2].

Nell'estate 1982 viene ingaggiato dall'Avellino ed esordisce in Serie A il successivo 12 settembre, in Torino-Avellino 4-1[4]. Con gli irpini gioca per 3 stagioni segnando 10 reti in 81 gare, delle quali 6 nella prima stagione. Diventa famoso anche per la sua bizzarra capigliatura che gli fa acquistare l'affettuoso soprannome di Tartufòn.

Barbadillo (accosciato, secondo da destra) all'Udinese nella stagione 1986-1987

Nel 1985 va all'Udinese, dove segna 2 reti in 22 incontri. Dopo aver trascorso la seconda stagione in Friuli fuori rosa, terminato il contratto con i bianconeri si accasa nell'autunno 1987 ai dilettanti della Sanvitese[5]. Nel 1991-1992 è segnalato il suo tesseramento per il Milland, squadra dilettantistica di Bressanone[6].

Terminata l'avventura con il calcio giocato, durante la stagione 1995/96 è vice-allenatore dell'Avellino.[7]


Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Barbadillo debutta con la nazionale peruviana il 3 maggio 1972. Con la selezione peruviana partecipa alla Copa América 1975, poi vinta, giocando da titolare in due dei tre incontri finali contro la Colombia, più precisamente in quelli del 16 e 22 ottobre di Bogotà e Lima[8].

In seguito, viene convocato dal CT brasiliano Tim per il campionato del mondo 1982. In tale competizione Barbadillo non parte titolare, e nella partita contro il Camerun gli viene preferito Germán Leguía: nell'incontro seguente, però, parte dall'inizio contro la nazionale italiana, venendo poi sostituito da Leguía al 51'[9]. Nell'ultima gara, con la Polonia, Barbadillo subentra al 50' a Oblitas[9].

L'ultima presenza con la selezione la ottiene il 3 novembre 1985[10].

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Defensor Lima: 1975
Tigres UANL: 1976
Tigres UANL: 1977-1978, 1981-1982

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

1975

Individuale[modifica | modifica wikitesto]

1981-1982

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gerónimo, ‘Patrulla’ Barbadillo, su diariouno.pe, 11 novembre 2018. URL consultato l'11 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2018).
  2. ^ a b c d e f (ES) Gerónimo Barbadillo: Tigre inmortal, su dechalaca.com. URL consultato il 19 febbraio 2011.
  3. ^ [1]
  4. ^ Panini, p. 24.
  5. ^ 'Chiamatemi dilettante', in la Repubblica, 17 ottobre 1987.
  6. ^ Filippo Rosace, FCS. Fantastica avventura, Città del Sole, Reggio Calabria, 2020, pp. 48-51. ISBN 978-88-8238-203-2
  7. ^ (EN) Geronimo Barbadillo - Manager profile, su www.transfermarkt.com. URL consultato il 12 settembre 2023.
  8. ^ (EN) Copa América 1975, su rsssf.com. URL consultato il 29 settembre 2017.
  9. ^ a b (EN) World Cup 1982 finals, su rsssf.com. URL consultato il 29 settembre 2017.
  10. ^ (EN) Peru - Record International Players, su rsssf.com. URL consultato il 29 settembre 2017.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Almanacco illustrato del calcio 1984, Modena, Edizioni Panini.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]