Georges Rodenbach

Georges Raymond Constantin Rodenbach

Georges Raymond Constantin Rodenbach (Tournai, 16 luglio 1855Parigi, 25 dicembre 1898) è stato un poeta, giornalista e romanziere belga appartenente alla corrente simbolista.

Nacque a Tournai e studiò a Gand, dove si fece amico del poeta Émile Verhaeren. Rodenbach esercitò le professioni di avvocato e giornalista. Trascorse gli ultimi dieci anni della sua vita a Parigi come corrispondente del "Journal de Bruxelles" ed era amico intimo di Edmond de Goncourt e del pittore simbolista Lucien Lévy-Dhurmer. Pubblicò otto raccolte di poesie e quattro romanzi, oltre a racconti, opere teatrali e opere di critica. Produsse alcune opere parigine puramente imitative; ma una parte rilevante della sua produzione è l'espressione di un appassionato idealismo dei tranquilli borghi fiamminghi, nei quali aveva passato la sua infanzia e la sua prima giovinezza. Nella sua più celebre opera, Bruges-la-Morte (1892), lo scrittore spiega che il suo obiettivo è quello di evocare la città come un essere vivente, associato agli umori dello spirito, che consiglia, che dissuade, che incita all'azione.

È sepolto nel cimitero di Père-Lachaise.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Le Foyer et les Champs (1877)
  • Les Tristesses (1879)
  • La Belgique 1830-1880 (1880)
  • La Mer élégante (1881)
  • L'Hiver mondain (1884)
  • Vers d'amour (1884)
  • La Jeunesse blanche (1886)
  • Du Silence (1888)
  • L'Art en exil (1889)
  • Bruges-la-Morte (1892)
  • Le Voyage dans les yeux (1893)
  • Le Voile, drama
  • L'Agonie du soleil (1894)
  • Musée de béguines (1894)
  • Le Tombeau de Baudelaire (1894)
  • La Vocation (1895)
  • A propos de "Manette Salomon". L'Œuvre des Goncourt (1896)
  • Les Tombeaux (1896)
  • Les Vierges (1896)
  • Les Vies encloses (1896)
  • Le Carillonneur (1897)
  • Agonies de villes (1897)
  • Le Miroir du ciel natal (1898)
  • Le Mirage (1900)

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN76322185 · ISNI (EN0000 0001 1029 6843 · SBN DDSV216589 · BAV 495/106004 · CERL cnp01418782 · ULAN (EN500234264 · LCCN (ENn81103542 · GND (DE118790854 · BNE (ESXX821403 (data) · BNF (FRcb119223446 (data) · J9U (ENHE987007267265905171 · NSK (HR000064715 · NDL (ENJA00473924 · CONOR.SI (SL25965923 · WorldCat Identities (ENlccn-n81103542