Gastone Boni

Gastone Boni
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 174 cm
Peso 73 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex attaccante)
Termine carriera 1946 - giocatore
1954 - allenatore
Carriera
Squadre di club1
1932-1934Padova4 (0)
1934-1937Catanzarese20+ (7+)
193?-1940Carpi? (?)
1940-1942Sangiovannese? (?)
194?-1946Rimini? (?)
Carriera da allenatore
1939-1940Carpi
1940-1942Sangiovannese
1942-1943Virtus Spoleto[1]
1951-1952Rosignano Solvay[2]
1953-1954Chieti
1958-195?Libertas Correggio[3]
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Gastone Boni (Padova, 25 marzo 1914Cesena, 16 aprile 2004) è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo attaccante.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1932 a 1934 gioca 4 partite in Serie A con il Padova.

Nella stagione 1936-1937 veste invece la maglia della Catanzarese.

In seguito gioca con Carpi[4], San Giovanni Valdarno[5][6] e Rimini[7].

Da allenatore guida il Chieti dove sostituisce Elpidio Coppa prima dell'inizio del campionato di IV Serie 1953-1954.[8]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Catanzarese: 1935-1936

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ I giocatori della serie C e le loro nuove destinazioni, su dlib.coninet.it, Il Littoriale, n. 206, 28 agosto 1942, p. 2.
  2. ^ Almanacco illustrato del Calcio, Rizzoli edizioni, 1952, p. 194.
  3. ^ «La Gazzetta dello Sport», 3 gennaio 1959.
  4. ^ Le liste di trasferimento dei giocatori, Il Littoriale, 3 ottobre 1940, p. 2
  5. ^ I giocatori di calcio autorizzati a cambiare società nella stagione 1941-42 Archiviato il 27 settembre 2013 in Internet Archive., Il Littoriale, 10 settembre 1941, p. 5
  6. ^ Giocatori di calcio autorizzati a cambiare società nella stagione 1942(XX)-1943(XXI) Il Littoriale, 26 agosto 1942, pp. 2-3
  7. ^ Giocatori autorizzati a cambiare società Archiviato il 31 maggio 2014 in Internet Archive., Corriere dello Sport, 4 settembre 1946, p. 2
  8. ^ Informazioni su tifochieti.com[collegamento interrotto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]